mercoledì 19 gennaio 2011

INTERMEZZO SPECIALE

  




































 
MAPPE SURREALI DI RAVENNA

Gaetano Barbella mi ha inviato le mappe surreali di Ravenna. Le mappe sono rilievi morfologici delle carte geografiche di città, in cui compaiono disegni con forme di animali o di persone. Entusiasta del dono che ho ricevuto, mi appresto a leggerle col rammarico di conoscere poco sulla mia città, ma mi guiderà l' amore che ho per essa. La mappa che subitamente mi ha colpita è quella che presenta la corona. Subito il pensiero è andato alla Tiche, erma di cui è rimasta solo la testa turrita, rappresenta la città di Ravenna e si trova custodita al Museo Nazionale.
Tiche è anche la personificazione della Fortuna, rappresentata con la ruota e la cornucopia. In alcune rappresentazioni è figlia di Oceano e Teti ( Ravenna per lungo tempo è stata dominata dalle acque che la circondavano) in altre di Ermes e Afrodite.
Individuata la corona mi è così facile individuare nell'altra mappa, nella grande figura femminile turrita la rappresentazione della Chiesa ravennate, evidente è la croce sul polsino della veste, inoltre si erge nella zona del Duomo. 
 La mano della Chiesa di Ravenna è stata molto importante, nei secoli, ed ancora oggi è mediazione importante fra la chiesa orientale e quella occidentale. Nella dea Fortuna ,vi era l' idea che il mondo rispondesse ad una legge di armonia, per cui il bene debba essere compensato dal male e viceversa,la raffigurazione ipotetica della chiesa nella mappa, tiene saldamente in mano la testa del maialino e con l' altra mano lo uccide con la saracca ( stiletto romagnolo),come un equilibrio fra bene e male ,di qualcuno consapevole che la bilancia debba stare in equilibrio; e qui il pensiero va all'indole dei ravennati , dei molti pavidi e voltagabbana che vi sono stati, sempre nei tempi, ma anche dei testardi rivoluzionari se non terroristi ( la setta degli accoltellatori negli anni 1860 circa). 
 Il maialino occupa tutta la parte ove vi è il complesso monumentale di San Vitale, in effetti la zona patrimonio dell' Umanità, anche se è famosa per i mosaici del corteo di Teodora e Giustiniano, i due imperatori non sono mai venuti a Ravenna, i lavori furono seguiti dal vescovo Massimiano. 
Il braccio di Ermes o di Mercurio ( una piccola parentesi perché Mercurio era anche il nome di chi uccise l'imperatore Giuliano e che divenne un santo per i copti, mi preme far risaltare che la figura femminile ha solo un occhio e che ciò potrebbe proprio riferirsi al monofisismo copto) si erge nella zona del Mausoleo di Teoderico e alla zona cimiteriale dei Goti. 
 Teoderico inizialmente un sovrano giusto, equilibrato, i due popoli goti/romagnoli e ariani/cristiani vissero in pace per poi alla morte di Teoderico esplodere con la guerra gotica.
Il braccio ha uno specchio in mano su cui si riflette un'oca ( forse rappresenta Afrodite) e dunque forse solo riflettendo, come in uno specchio, l'equilibrio tollerante di Teoderico, si otterrà un nuovo ordine ( almeno nel territorio di Ravenna) ed il rapporto oggi burrascoso fra i sessi raggiungerà l' equilibrio, Ermes ed Afrodite ripartoriranno la Tiche.
Dalla rinascita della famiglia, partirà la prima cellula per una città migliore. ( sarà un po' difficile perché in Romagna ci facciamo più caso se un matrimonio dura piuttosto che si sfasci) 
E poi c' è la figura maschile con l'occhio chiuso, chi potrebbe essere, chi? 
Arriva dall'esterno, da fuori alle mura, dalla zona che porta a Forlì, a Rimini e a Lugo, alla Romagna quindi, avevo pensato a Raul Gardini, ma questa non è la sua zona, poi ho capito è l' alone di morte che aleggia su Ravenna,dei tanti forestieri, anche eccellenti che qui sono morti. 
Forse che a Ravenna è dolce morire? 
  Così sembra dire quel volto con gli occhi chiusi, ma forse non è vero. 
Da quella parte arrivò baldanzoso e forte dei suoi vent'anni Gastone de Foix, nipote e pretendente al trono di Francia e cugino dei reali di Spagna, qui ucciso e con lui uccise le speranze di una nuova pace.
La morte di Gastone fu ben strana, egli fu ucciso nonostante urlasse agli spagnoli che era cugino dei reali di Spagna, inoltre la sua armatura doveva qualificarlo se non come comandante almeno come un grande condottiero e quindi una preda di guerra molto ambita per il sicuro e alto riscatto da chiedere...e allora perché fu ucciso? 
Un intrigo della storia? 
Le sorti future non sarebbero certo state le stesse se Gastone non fosse morto, forse non ci sarebbero state le guerre di Successione. 
La fine di Gastone,cantata anche da Ludovico Ariosto, il quale ha parole di fuoco contro le nuove e terribili armi (l'archibugio), sancisce anche la fine della cavalleria medievale. 
Al Museo di Ravenna è conservata solo la sua testa di marmo,forse sua maschera funebre, essa sta accanto alla Tiche. 
 
foto: carta di Ravenna 
foto: mappe surreali di Gaetano Barbella 
foto: Gastone de Foix 
foto: Tiche

5 commenti:

Gaetano Barbella ha detto...

Porte per altri universi

E se provassimo a spiegare le mie carte della surrealtà, che ho tratto dalle mappe di centri urbani, allo stesso modo delle ipotesi dei multiuniversi della fisica quantistica? Se così facessimo potremmo considerare - mettiamo - uno dei piccoli dettagli della mappa surreale di Ravenna come "fotone ombra" e "fotone solido" della corrispondente mappa geografica.

Dal libro di Colin Wilson "Dei dell'altro universo" di (titolo originale Alien Down, 1988; traduzione italiana Casale Monferrato, Piemme, 1999, pp. 58-360):

"Esiste un esperimento particolarmente sconcertante, che sottolinea i paradossi da Alice nel paese delle Meraviglie della fisica quantistica. Se proietto un fascio di luce attraverso una fessura, con uno schermo posto dall'altra parte, esso formerà una sottile linea luminosa su quest'ultimo, corrispondente all'apertura attraverso cui è passato; se pratico un'altra fessura vicino e parallela alla prima, i bordi delle due linee luminose si sovrapporranno sullo schermo. Appariranno tuttavia alcune linee nere nella parte sovrapposta, dovute a interferenza: la cresta di un'onda cancella il solco dell'altra.

"Supponiamo che solo un fotone per volta passi attraverso le due fessure (ridotte ora a fori di spillo) e che, anziché uno schermo, ci sia una lastra fotografica: dopo un lungo periodo vi aspettereste che apparissero due infinitesimali punti luminosi, ma senza alcuna interferenza, perché un fotone non può interferire con se stesso. Eppure, in quest'esperimento appaiono ugualmente linee dovute a interferenza,

"Ma c'è qualcosa di ancora più strano. Se un contatore di particelle viene collocato sui due fori di spillo, per scoprire attraverso quale buco passa ciascun fotone, l'effetto interferenza cessa immediatamente, come se il fatto di osservarli influenzasse il comportamento dei fotoni. Come mai? Il fotone si scinde in due? O l'onda si divide e passa attraverso entrambi i fori di spillo? Se è così, perché colpisce lo schermo in un punto ben preciso? E perché se non è osservata si comporta come un'onda, e se osservata come una particella?

"Negli anni Cinquanta, Hugh Everett, allievo del fisico John Wheeler, propose una stupefacente interpretazione. Il fatto che il fotone diventi solido solo quando viene 'osservato' suggerisce che, quando non è osservato, assume ancora la forma di 'onda di probabilità' di Bohr, e può perciò attraversare entrambi i fori di spillo contemporaneamente. E le due 'onde di probabilità' interferiscono reciprocamente. È come se il gatto di Schrödinger esistesse contemporaneamente in due universi, morto in uno e vivo nell'altro. Una volta aperta la scatola, le due probabilità si coagulano nel nostro universo materiale, e possiamo trovare il gatto sia morto che vivo.

"Ma perché due universi? Quando un fotone 'fa una scelta' tra onda e particella, in realtà, secondo Everett, non fa una vera scelta: sta infatti scegliendo in entrambi gli universi paralleli. E dato che un'onda elettronica diventa corpuscolare ogni volta che colpisce una lastra fotografica o un altro elettrone, ciò implica ogni volta un nuovo universo parallelo. Migliaia, milioni, miliardi di universi paralleli. Quest'idea pare uno scherzo. Eppure molti scienziati la prendono sul serio. Ad esempio, un giovane esponente del mondo della fisica quantistica, David Deutsch, nel suo The Fabric of Reality, dedica un capitolo alla spiegazione dell'esperimento della doppia distorsione e parla di fotoni solidi e di fotoni 'ombra': i primi esistenti nel nostro universo, i secondi in universi paralleli.

Continua

Gaetano

Paola Tassinari ha detto...

(continuazione)
"Aristotele aveva elaborato il concetto di 'potentia', una sorta di dimensione intermedia tra possibilità e realtà. Pare che gli elettroni si trovino perfettamente a loro agio in questa bizzarra dimensione.

"Lo scopo di questa digressione sugli enigmi e i paradossi della fisica quantistica mira a sottolineare una questione molto importante e cioè che, ci piaccia o no, dobbiamo imparare a guardare alla realtà in modo radicalmente diverso. Come il nostro senso estetico, o quello dell'umorismo, come le nostre preferenze sessuali, la realtà consiste essenzialmente nel modo in cui uno la considera. Potremmo dire, come già altri prima di noi, che il mondo esiste in quanto qualcuno ha coscienza di esso. Il fisico John Wheeler si è spinto ancor più lontano, dilatando il concetto di 'principio antropico' e suggerendo che noi stessi creiamo il mondo con l'atto di percepirlo."

Dovremmo, dunque, imparare a guardare alla realtà in modo radicalmente diverso.

I saggi indù e buddhisti e alcuni santi e mistici cristiani lo hanno già fatto, da centinaia o migliaia di anni; i fisici incominciano a farlo solo ora.

Ma è proprio nel cuore del pensiero matematico, contrariamente a quello che la Vulgata scientista oggi di gran moda vorrebbe farci credere, che si possono trovare alcuni strumenti di pensiero fondamentali per accostarsi alla realtà con questo sguardo nuovo, con questa inedita consapevolezza.

Come se scoprissimo il cielo, per la prima volta, alto sopra di noi: magnifico, sorprendente, indescrivibile.[1]

Quello che dunque esiste, indipendentemente, dall’osservazione, e quindi esiste oggettivamente (o realmente), prescindendo dalla presenza di un qualsivoglia osservatore o apparato strumentale, è una miscela di potenzialità tutte ugualmente probabili e l’atto di misurazione realizza solo un certo tipo di realtà, eliminando le altre o, per dirla in altri termini, realizza solo uno dei due universi possibili. Vorrei chiudere questo articolo con una frase di uno scrittore di fantascienza, Greg Egan, che nel suo “La Terra moltiplicata”, fa dire al protagonista: “essere umani vuol dire eliminare le persone che avremmo potuto essere”. Forse se il fotone della doppia fenditura potesse parlare direbbe qualcosa del genere: “essere fotone A vuol dire eliminare il fotone che avrei potuto essere”. [2]

Fonte:

[1] http://www.nwo.it/paradossi_matematici.html

[2] http://www.arrigoamadori.com/lezioni/FisicaOEMetafisica/FisicaOEMetafisica.htm

Gaetano

Paola Tassinari ha detto...

Gaetano è come un testo di alchimia,lo può comprendere solo un iniziato, i testi di alchimia sono ostici perchè è giusto che il sapere giunga là dove può essere compreso.
Io me ne sto sulla linea di confine, percependo ed intuendo che c'è la possibilità di mondi paralleli, ma non essendo abbastanza erudita, mi accontento di arte parallela (arte parallela per portare sollievo ai giorni tristi ...è una delle poche cose che è rimasta dal vecchio blog).
Questi mondi paralleli, mi attraggono e mio figlio ha tentato di spiegarmeli con questa metafora: ...in una torta tu metti farina, zucchero, burro, uova e lievito, la cuoci ed hai una torta, ma gli elementi ( farina, burro, uova ecc) sono ancora lì, non li vedi ma sono lì, hanno un altro stato ma sono sempre loro... ecco Gaetano i mondi paralleli li ho capiti così...li intuisco ma se voglio afferrarli mi sfuggono.
Grazie per il tuo commento che sarà certamente apprezzato, io intanto credo di aver capito un po' di più la realizzazione delle tue mappe.

kicca ha detto...

semplicemente non avevo nulla di speciale da dire...... nessuna metafora o altro ....piove davvero ! :)

Buona domenica teo e grazie, mi fa picere che ti piaccia il blog !
buon week end
baci

Paola Tassinari ha detto...

Ciao Kikka, buona domenica anche a te...sai io sono un po' paranoica , devo sempre cercare un qualcosa.
:)))