mercoledì 30 gennaio 2013

ARTEFIERA BOLOGNA 2013 (prima parte)



 La trentasettesima edizione di Arte Fiera a Bologna dal 25 al 27 gennaio 2013.
Arte Fiera si conferma come la più importante e completa manifestazione per il sistema italiano dell’arte.  Sono presenti 135 gallerie,  sono tante, nonostante la crisi.  
Bologna  diventa  città d'arte  per pochi giorni con  eventi collaterali e la preparazione di una notte bianca.   
La direzione artistica di Arte Fiera 2013 quest'anno  è affidata a due direttori artistici Giorgio Verzotti per l’arte contemporanea e Claudio Spadoni per l’arte moderna.
Così i curatori Giorgio Verzotti e Claudio Spadoni hanno commentato questa edizione: “Possiamo pensare a Bologna come alla Fiera dedicata al “genio italiano” inteso come un insieme di valori ampiamente riconosciuto e che va difeso con decisione, soprattutto in epoche di crisi come l’attuale. Nel mondo, l’arte italiana dal Novecento ad oggi continua a riscuotere la massima attenzione, come dimostrano, ormai da diversi anni, i risultati delle aste internazionali relativamente a maestri contemporanei. Ma è soprattutto dall’attività espositiva di gallerie e musei che misuriamo il riconoscimento dell’arte italiana da parte di importanti istituzioni. Arte Fiera 2013 riflette queste eccellenze: le nostre avanguardie storiche sono sempre state un suo punto di forza e ne fanno ancor oggi l’appuntamento più importante nel novero delle fiere italiane; ai loro protagonisti le gallerie partecipanti aggiungono i maestri che li hanno seguiti, da Fontana e Manzoni fino alle conferme dell’Arte Povera (in testa il bolognese Calzolari) e della Transavanguardia, vale a dire i due “gruppi” o movimenti che più di altri hanno raggiunto grande successo in patria e fuori”.
I Direttori di Arte Fiera hanno anche messo a punto un programma qualificato di sette Conversations tutte di grande rilievo che hanno come filo conduttore il tema “Guardare al futuro.”   
  

Un'altra novità  è Art City Bologna, che rende fruibile in modo gratuito l’accesso ai musei della città.
Questo  preambolo per farvi partecipi dell’ottimo programma della Fiera, il mio non sarà un  panegirico ma un diario sulla mia visita e sulle sensazioni ricevute, mi sono tolta i convenevoli di  mezzo ed ora vado avanti di “pancia”.
Non ero mai andata ad Arte Fiera a Bologna, alla Biennale di Venezia, tante volte sono andata, a Bologna mai, per un motivo o per un altro mai.
Ora mi sento  assuefatta di mostre, dopo averne viste tante, sono tutte uguali, novità ben poche quasi nulle, i Grandi sono sempre quelli : De Chirico, Manzoni, Guttuso, Fontana, Galliani, sempre loro sempre identici a se stessi li riconosci da lontano e quindi di andare a Bologna, proprio non ci pensavo, ma ho ricevuto la card/vip, mi sono sentita in dovere di andare, non si  sprecano biglietti gratuiti in tempo di crisi e non si deve essere maleducati con chi è stato tanto gentile con te…card/vip  non so se mi spiego.



domenica 27 gennaio 2013

DIARIO DI NAVIGAZIONE 4

E' sera, le venti e trenta di una domenica di lavoro pomeridiano.
Alle diciannove sono  tornata a casa dal lavoro, il marito era già andato via con la sua Mini Minor bianca e nera, una Mini juventina e pensare che fra tutte le squadre di calcio quella che proprio non sopporta è la Juve.
Lui è milanista.
Viviamo separati ma mi viene a trovare tutti i giorni, è diventato il mio migliore amico,  l'amico/tesoro, che ho sempre sognato e mai trovato.
Non ho cenato perchè sono andata sulla bilancia e il mio peso è risultato aumentato di due chili, e non è ancora arrivato il pranzone di Natale e il cenone del trentuno dicembre.
Dalle diciannove  alle venti sono  rimasta incollata su Skype per restare, almeno virtualmente, un poco con mio figlio, che vive in Canada.
Ho un po' freddo, tengo il riscaldamento basso, perchè anno scorso ho avuto un vero salasso, bollette spaventosamente alte, fra accise ed iva , sono più le tasse che il reale consumo.
Dopo aver fatto gli auguri ai blog amici, non sapevo che fare, ho così deciso di scrivere un poco sul mio diario di navigazione.
E che vi dico, vi parlerò del mio Natale.
Il giorno di  Natale metterò un vestito nuovo di seta a stampa del tipo anni '70  a colori acidi (viola, arancio, giallino) sulle spalle una micro/maglia nera,  scarpe nere col tacco e calze nere, capelli gonfi e sparati, di rosso metterò il rossetto.
Il pranzo prevede: crostoni con misto funghi e formaggio gratinati, cappelletti in brodo, lesso misto con verdure crude e verdure cotte, polpettone, tiramisù al cioccolato, panettone e frutta, il tutto  innaffiato da spumante dolce e spumante secco.
Avevo quindici anni, una voce risuonò allegra e pimpante alle mie spalle:
"Ma lo sai che fra venti giorni è Natale, pensa che bellezza!"
In quella voce sconosciuta, riconobbi la gioia pura e la associai al Natale.
Da allora, da quella voce in poi,  ho cercato di  rendere belli tutti i  miei Natale, mi sono prodigata al massimo, in tanti modi e maniere diverse...ma non ho mai avuto un Natale speciale.
Qualche volta brutti, qualche volta scarsi, qualche volta passabili.

immagine di Teoderica    

giovedì 24 gennaio 2013

DIARIO DI NAVIGAZIONE 3

Questa mattina ho dormito tanto, è domenica e lavorerò solo  di pomeriggio.
Come al solito ho fatto colazione al bar, dove lavoro assieme a mia sorella, ed ho letto come sempre tre quotidiani.
Ritornata a casa ho preparato i cappelletti per il giorno di Natale, non sono venuti troppo bene, l'impasto era troppo duro e quindi difficile da tirare a sfoglia, mentre il ripieno è  risultato troppo morbido, qualcuno mi ha detto che dovevo comprarli già fatti, questo qualcuno non conosce il Piccolo Principe e non sa che è il tempo che tu metti l'ingrediente prezioso per far sì che i cappelletti siano preziosi, aldilà del risultato ottenuto.
Comunque mentre facevo i cappelletti mi  sono ricordata del mio primo incontro con gli egiziani e il loro mondo.
Ero una bimbetta che viveva  in campagna e non riuscivo a capire come un faraone, io pensavo alle galline faraone, potesse essere considerato un dio.
Siccome questi egiziani avevano come loro dei, coccodrilli, gatti, cani, sciacalli ecc., ci stava pure che avessero come capo un faraone, ma non mi convinceva del tutto.
Mi feci forza e chiesi alla maestra se il faraone era veramente un faraone come quelli che sono nel cortile.
Forse la maestra era una cittadina e non conosceva le galline faraone, mi disse che sì era un faraone che si ispirava agli animali, e che il loro phanteon era di animali/dei, che la loro religione faceva credere ciò.
Questa cosa mi scombussolò assai, più grande  capii il perchè.
Io credevo veramente in Gesù Bambino, a Messa non comprendevo San Tommaso che aveva bisogno di toccare per credere, io avevo Fede.
Questa fede fu rovinata irremediabilmente dagli egiziani, come potevo credere a degli animali dei?
Eppure gli egiziani ci credevano, come io credevo alla mia religione.
Come potevo più credere alla mia religione quando non riuscivo a comprendere quella degli altri?
Ecco da allora, io mi considero cattolica ma con scetticismo, anche se amo il rito e i suoi simboli  perchè mi ricorda il tempo in cui avevo certezze.

immagine di Teoderica

lunedì 21 gennaio 2013

DIARIO DI NAVIGAZIONE 2

Oggi, mi è arrivato per posta  "normale", cioè  recapitata dal portalettere un libro, una serie di racconti di varie autrici, solo donne, la cui tematica era, "la prima volta".
Un concorso ideato dal comune di Ravenna per dare voce alle donne.
Una bella iniziativa a cui partecipo pure io,  la tematica per il  2013 sarà, "dare una svolta".
Questo preambolo per parlarvi delle svolte della vita.
Io personalmente non riesco mai a svoltare, solo se vi sono costretta, faticosamente cambio, inoltre la vita ha fatto sì, che i miei cambiamenti non fossero mai radicali, come se l'insegnamento o il fine della mia vita, sia il non dimenticare, come se nella vita precedente abbia  svoltato troppo spesso.
La mia indole è per il cambiamento, per la sorpresa, per l'ignoto, la curiosità mi divora, ma poi non riesco ad andare avanti, gli affetti, la famiglia mi bloccano.
La mia analista mi dice che penso prima agli altri che a me stessa, eppure a me sembra di essere tanto egoista.
Sono intrisa di paura della morte e del nulla, nonostante ciò una piccola luce, mi dice che c'è qualcosa oltre la morte.
Noi siamo natura e la natura ha un ciclo di morte e rinascita,  certo non sappiamo se  ad esempio i cani rinascono o se dal seme di un fiore rinasca il medesimo fiore, però in questo mistero c'è un qualcosa di matematico, di certo che ci sfugge, ma qualcosa c'è.
L'altro giorno raccontavo alla psicologa , di me bambina, a cui mancava sempre un tassello per raggiungere l'armonia, il perfetto.
Ecco col mio cercare il senso della vita o della morte, a volte  arrivo vicina alla soluzione, ma mi manca sempre qualcosa.
Come quella bambina che ero, entusiasta di creare un disegno a mosaico coi pezzetti di carta colorata, trovò le forbici, la carta, il foglio e  gli mancò la colla.
La bambina non sapeva che con acqua e farina poteva creare da sè il collante.
La vera povertà è il non sapere.


immagine di Teoderica

venerdì 18 gennaio 2013

DIARIO DI NAVIGAZIONE 1


In un altro blog, un blog dove vado spesso a commentare, per l’esattezza il primo blog che ho incontrato nella mia avventura in rete,c’è una sorpresa, questo blogger ha iniziato a scrivere post, pillole autobiografiche come le chiama lui, i miei neuroni a specchio, sono neuroni scientificamente dimostrati, si sono attivati subito, ed ecco che anch’io vi tedierò con una specie di diario, mai scritto il diario in gioventù, lo ritenevo sciocco, evidentemente oggi arrivata ai cinquant’anni sono un po’ rincretinita.
Il mio medico, una volta mi ha detto, che dai cinquantacinque ai sessantacinque anni, si regredisce, si recuperano atteggiamenti adolescenziali,si cerca di rinverdire l’albero che si sta seccando, è come se tutta la linfa corresse alla cima per tenerla ancora un poco verde…in questo rinverdire rientrerebbero i sessantenni che si separano dalla moglie per un nuovo amore o la sessantenne che si tinge i capelli di biondo, si tira a balestra,(questo termine si usa in Romagna per dire di una persona che si cura molto anche nei minimi dettagli)e invece di accudire ai nipotini va a ballare… e come balla ancora.

Dovete sapere che nelle sale da ballo comunali (esclusivamente per pensionati ed anziani)c’è una maggioranza di donne su un numero esiguo di uomini, vivono più a lungo le donne degli uomini, insomma sono più le vedove che i vedovi.
Quindi gli uomini sono molto corteggiati, se poi è un provetto ballerino, è addirittura inseguito da un gruppetto di spasimanti.
Io conosco uno di questi uomini,mi ha detto che mai in gioventù ha avuto così tanti amori, lui le ama tutte, balla con tutte, porta a loro dolci e poesie, unico neo in tutto ciò, è che le “spasimanti” si menano fra di loro, gli telefonano di notte per controllarlo e pure lo pedinano, sono gelosissime di lui, credono che ogni donna non possa resistergli.
Se credevate che il più amato fosse Brad Pitt, vi sbagliate il più amato è un settantenne di Ravenna.
Per ora termino la riflessione, domani si vedrà se continuerò il diario.  



immagine di Teoderica            

martedì 15 gennaio 2013

SAGGIO DI GAETANO BARBELLA

                                                                               
                                              Astro-geometria solare
                                      IL CAV. BERLUSCONI
                             NEL SEGNO DELL' AUSTERITY
                                        Di Gaetano Barbella
                                          

                 CURIOSI INFLUSSI DEL PALAZZO GRAZIOLI



Nell'intraprendere lo studio dell'astro-geometria solare del tema natale dell'on. Silvio Berlusconi,
scopo di questo saggio, mi sono incuriosito sulla sua residenza romana, il Palazzo Grazioli, sede di
continui incontri di lavoro con il suo staff politico sin dal momento del suo assurgere alla carica di
premier del governo. Qui egli fu aspramente contestato pubblicamente il 12 nov. 2011 quando si
dimise da premier. Si tratta, dunque, di una peculiare “casa”, non tanto diversa da quelle
astrologiche esaminate dall'astrologo per redigere – mettiamo – l'oroscopo, magari natale simile a
questo che eseguirò col mio metodo di astro-geometria solare.
Perché  mi è parso così  interessante questo palazzo rispetto a diversi altri del Cavaliere? Lo è,
secondo me, per la sua storia perché il nome Grazioli è legato ad uno dei proprietari che
subentrarono al suo possesso.  Si tratta del commendatore Vincenzo Grazioli, poi barone di
Castelporziano e duca di Santa Croce di Magliano, che nel 1863 ne affidò il restauro ad Antonio
Sarti. Questi durante lunghi lavori che finirono nel 1874, aggiunse il corpo che affaccia su Piazza
Grazioli. Di qui mi è sorta l'idea di un'affinità alla figura di Silvio Berlusconi che, strada facendo
nella vita diventa un personaggio di spicco dell'imprenditoria italiana al punto di essere insignito
con la nomina a Cavaliere del Lavoro nel 1977.
Al momento dell'acquisto del palazzo, la nobiltà dei Grazioli era di recente concessione. Il
capostipite commendatore Vincenzo Grazioli era un tipico rappresentante del “generone” della
Roma papalina, quel ceto di grandi affittuari dei latifondi (che a loro volta subappaltavano), che fin
dal   XVI   secolo   garantiva   la   liquidità   delle   classi   dominanti   cittadine   e   la   tutela   degli
approvvigionamenti alimentari, e riusciva in alcuni casi - come avvenne per i Torlonia - ad
integrarsi nella nobiltà storica per via di matrimoni.
Ma il prezzo dell'acquisita nobiltà, nel corso dei discendenti di questa famiglia romana, si palesa nel
1977 con il “sacrificio” di un discendente, Massimiliano Grazioli Lante della Rovere. Egli fu
vittima, come si sa dalla cronaca di quell'anno, di un sequestro finito male da parte della Banda
della Magliana. Guarda caso lo stesso anno della nomina a Cavaliere di Berlusconi! E non basta,
perché i Grazioli pagarono anche il prezzo del sangue dovuto alla Patria con la vita del sottotenente
di vascello Riccardo Grazioli Lante della Rovere, medaglia d'oro al valor militare, caduto ad Homs
(oggi Al Khums), in Libia, il 28 ottobre del 1911 durante la guerra italo-turca. Sul prospetto di
Palazzo Grazioli fu apposta una targa in sua memoria.
Diventare nobili esige un alto prezzo, e questo fa sorgere la domanda fatidica sul conto del Cavalier
Berlusconi sulla corsa del “nobilitato” politico, considerato nel 2012 il sesto uomo più ricco d'Italia
e il 169º più ricco del mondo.
Eletto alla Camera dei Deputati nel marzo 1994, viene confermato nelle successive legislature. Ha
ottenuto quattro incarichi da presidente del Consiglio: il primo nella XII legislatura (1994), due
consecutivi nella XIV (2001-2005 e 2005-2006); ed infine nella XVI (2008-2011). Con 3340 giorni
nella carica di presidente del Consiglio, è il terzo politico italiano per durata complessiva al
governo, il primo dell'Italia repubblicana ed inoltre ha presieduto i due governi più duraturi dalla
proclamazione della Repubblica.
E non mancano i “bastian contrari”, perché Silvio Berlusconi è stato imputato in oltre venti
procedimenti giudiziari, nessuno dei quali al momento si è concluso con una sentenza di condanna
passata in giudicato.  Ma sul piano familiare,  non mancano  altrettanti  inciampi da parte di
Berlusconi.
Nel 1964 conobbe Carla Elvira Lucia Dall'Oglio (La Spezia, 1940), che sposò il 6 marzo 1965 e
dalla quale ebbe in seguito i figli: Maria Elvira detta Marina (Milano, 10 agosto 1966[10]) e Pier
Silvio (Milano, 28 aprile 1969). Nel 1980, al Teatro Manzoni di Milano conobbe l'attrice Veronica
Lario, nome d'arte di Miriam Bartolini (Bologna, 1956), intraprendendo subito con lei una relazione
extraconiugale, facendola trasferire a vivere insieme alla madre di lei nella sede operativa della
Fininvest, presso villa Borletti di via Rovani a Milano. Nel 1985 Berlusconi divorziò da Carla
Dall'Oglio e ufficializzò la relazione con Veronica, che sposò con rito civile nel 1990, dopo la
nascita dei figli: Barbara (1984), Eleonora (1986) e Luigi (1988). Il 2 maggio 2009 Veronica Lario
annuncia di voler chiedere la separazione. Nel dicembre 2012 la sentenza di separazione non
consensuale depositata al tribunale di Milano pone fine al matrimonio con la Lario e fissa a 36
milioni di euro annui l'assegno di mantenimento che Berlusconi dovrà versarle.
Sempre nel 2012 si è fidanzato con Francesca Pascale, showgirl napoletana di 28 anni tra le
fondatrici del club “Silvio ci manchi” e candidata alle elezioni provinciali del 2009 (anche se sin dal
2010 aveva dichiarato di avere una nuova compagna, pur non rivelandone l'identità)
Saranno in questa sede due presumibli “bastian contrario”, Maria Elvira e poi Veronica Lario, mi
son detto? Tutto da vedere! Vedremo, infatti che l'indagine astro-geometrica solare in corso non
deluderà quest'attesa confermando il segno dell'austerità coniugale di Veronica Lario nella coppia
Venere-Luna tutt'altro che disponibile a trasgressioni extraconiugali
.
                                                       LA DEA GATTO BASTET
                                                            Il gatto, lo spirito di Iside

Se è fondata l'ipotesi appena fatta, non meraviglia scoprire la presenza simbolica della donna, sposa
e madre – mettiamo – al palazzo romano, Grazioli. Un simbolo sembra designarla sullo spigolo del
palazzo che affaccia su via della Gatta. Qui è possibile individuare su di un cornicione una gatta
marmorea, in grandezza naturale, proveniente dal Tempio di Iside in Campo Marzio che, aggiunto
in questo restauro, dà il nome alla via.
Il gatto era l'animale più diffuso fin dall'antichità e la sua fama crebbe nel tempo facendolo passare
da animale sacro a vera e propria divinità, il suo culto, che si riferisce alla dea Bastet, si estese ben
oltre i confini dell'antico Egitto.
L'esistenza del culto di questa dea, è ricordato in documenti che risalgono al 3000 a.C, questo felino
fu anche chiamato Bast, Pakhet, Ubastet, Ubasti e nei Testi delle Piramidi è noto come Mafdet,
divinità rappresentata mentre uccide un serpente con i suoi artigli.
I testi più antichi descrivono Bastet come la figlia del Dio del sole Ra, creata insieme alla sua
gemella malvagia la dea Sekhmet, tali documenti raccontano che fu proprio per l'intervento di Ra
che la forza distruttrice di Sekhmet si placò divenendo, insieme a Bastet, l'equilibrio delle forze
della natura.
Seguendo l'influenza greca, Bastet fu paragonava ad Artemide, avendone caratteristiche simili come
la protezione per la famiglia, fu così trasformata da divinità solare a lunare, identificandola come
figlia di Iside ed Osiride. Venne rappresentata con il corpo di donna e la testa di gatto e nella sua
mano sinistra veniva raffigurato spesso un amuleto a forma di occhio detto l'Udjat “occhio di Ra”
avente forti poteri magici, questo talismano veniva riprodotto anche nelle decorazioni all'interno dei
templi e delle case come protezione da malattie, rapine ed infortuni. Tutt'ora se viene portato al
collo si dice che protegga i viaggiatori.
Fu amata così tanto da divenire per gli egiziani la dea protettrice della famiglia, dei bambini, delle
donne, della danza, del sorgere del sole e divinità che forniva la protezione contro le forze maligne e
le malattie.
Testimonianze di templi dedicati al culto della dea gatto si trovano in tutto l'Egitto, ma la città sacra
di Bastet è Bubastis, località vicino all'attuale città di Zagazig, dove il 31 ottobre di ogni anno si
svolgeva un'importante festa in suo onore del quale si trova traccia nel testo dello storico greco
Erodoto (Storie – libro II cap. 60).
 http://it.wikipedia.org/wiki/Silvio_Berlusconi

                                        L'ASTRO-GEOMETRIA SOLARE

L'astro-geometria solare,  proposta  in questo saggio, riguarda il nostro sistema planetario e si
affianca all'astrologia tenendo per buone le stesse correlazioni polari dei pianeti e Sole rispetto alla
Terra, ossia secondo il sistema  geocentrico. In più vengono rese attive le distanze dei pianeti
proiettate sul piano equatoriale in modo da concepire possibili geometrie che potranno essere
interpretate al pari degli aspetti e direzioni valutate astrologicamente.
L'astronomia si può considerare in qualche modo figlia dell'astrologia, dato che storicamente le
prime osservazioni del cielo non erano fini a se stesse, fatte per il puro piacere della conoscenza,
com'è appunto tipico dell'osservazione astronomica, ma dedicate invece a cogliere nei moti celesti il
segno di quanto sarebbe potuto accadere in terra e indicazioni sul modo migliore per affrontare gli
eventi.
I primi osservatori del cielo erano dunque astrologi, gente concreta che guardava in alto per cercare
nel cielo uno strumento atto a migliorare, e in certi casi forse anche salvare, la propria vita quaggiù.
Gli astronomi, puri osservatori di un cielo supposto privo di influenze dirette sulla vita delle
persone, studiosi dei moti celesti per puro piacere intellettuale, sarebbero venuti molto tempo dopo,
facendo peraltro tesoro dell'immenso patrimonio di conoscenze accumulato dai loro progenitori
astrologi, che avevano così a lungo studiato e approfondito le geometrie celesti.
Occorre subito precisare un paio di questioni che uniscono e dividono l'astrologia dall'astronomia:
prima di tutto, è opportuno segnalare che quando l'astrologo parla di pianeti include tra questi anche
il Sole e la Luna, che per l'astronomo non sarebbero ovviamente pianeti ma rispettivamente una
stella e un satellite: una semplice questione di terminologia che non cambia in nulla la sostanza
delle cose. Lo stesso vale naturalmente anche per Plutone, recentemente declassato dagli astronomi,
che in Astrologia rimane comunque un pianeta.
Per quanto riguarda la posizione dei pianeti nella sfera celeste: per l'astrologo ciascuno degli astri
occupa in ogni istante una precisa posizione nel cielo in un determinato segno zodiacale, mentre un
astronomo non userebbe i segni zodiacali per indicare la posizione di un pianeta ma più asettiche
coordinate astronomiche. I dodici segni zodiacali basati sulla linea d'Ariete costituiscono comunque
un sistema di coordinate valido come qualsiasi altro, per cui anche in questo caso si tratta
semplicemente di un modo diverso, rispetto alla terminologia astronomica, di denominare la stessa
cosa, ossia la posizione occupata in cielo dai diversi corpi astrali in un istante dato.
Peculiarmente la geometria astrologica considera lo spazio astrologico bidimensionale in quanto
proiettato sull'eclittica, e Geocentrico in quanto l'origine è posta nel pianeta Terra. Le posizioni
degli astri sono individuate da coordinate polari, in cui però il modulo (ossia la distanza dalla Terra)
non ha interesse astrologico e può essere considerato unitario, così che lo spazio si riduce di fatto a
una circonferenza (il cerchio zodiacale), dove la posizione del singolo pianeta è individuata
dall'angolo formato tra la linea che lo unisce alla Terra e la linea d'Ariete.
In modo astronomico, cui si riferisce il mio metodo dell'astro-geometria solare, l'angolo è misurato in ascensione retta (A.R.) in termini di ore, minuti e secondi al posto di gradi sessagesimali di 30 in 30 conforme le 12 costellazioni dell'eclittica.  Il piano geometrico operativo comporta la proiezione delle posizioni planetarie risultanti dalle effemeridi geocentriche.
http://www.aton-ra.com/egitto/religione-antico-egitto/37-religione-dei-egitto/163-gatto-egiziano.html 3 http://www.tuttoxme.com/astrologia
                                                
                                                EFFEMERIDI DEL TEMA NATALE
                                                  DELL'ON SILVIO BERLUSCONI

                                  Tratto sul web da: “Solar System Live by John Walker ”


                                      Solar System: Tue 1936 Sep 29 5:30

 
4 http://www.fourmilab.ch/solar/solar.html  
   http://www.fourmilab.ch/cgi-bin/Solar/action?sys=-Sf
                                                                                   6

 
                                                                       

                                    ASTRO-GEOMETRIA SOLARE DEI PIANETI LENTI



                                   Illustrazione 2: Astro-geometria solare dei pianeti lenti.
Ecco che si ha la prova astro-geometrica solare di una configurazione dei pianeti lenti davvero
straordinaria  che   sembrano   dimostrare   tangibilmente   la   fonte   del   successo   del   Cav.   Silvio
Berlusconi. I pianeti lenti infatti  risultano  disposti lungo un ellisse, quello segnato in rosso
nell'illustr. 1. Ma c'è di più perché questo ellisse è speciale giusto per prefigurare,  il quadrato
UVZK, circoscritto al cerchio (in verde) di raggio uguale al semiasse inferiore OG (od OH). Questo
quadrato, con gran meraviglia, risulta la giusta quadratura del cerchio (in verde) di raggio uguale al
semiasse maggiore AO (od OB). Non si limita a tanto la magnifica quadratura della circonferenza
planetaria, presentandosi di conseguenza una successiva quadratura, questa volta relativa al pianeta
Terra. Si tratta del secondo ellisse (in rosso) il cui asse maggiore EF è uguale al lato del quadrato
UVZK. Questo ellisse è simile al quello esterno e risulta passante appunto per il pianeta Terra: di
qui si delinea conseguentemente il quadrato QRST raffigurato in giallo, che è la quadratura della
circonferenza di raggio uguale al semiasse NO (od OP).
 Il grafico riporta le due direttrici del Sole e della Luna: quella del Sole è in grado di dar forza alla
quadratura della circonferenza del pianeta Terra, attraverso il punto P passante per il punto mediano
del lato del quadrato QRST (coincidente con l'estremo dell'ellisse in tangenza); per contro la stessa
quadratura risulta contrastata dalla direttrice di opposizione della Luna nel punto P'. Questo punto è
assai prossimo al punto nodale d'incontro dell'ellisse  maggiore col relativo quadrato UVZK.
Vedremo fra poco quanto sia delicata questa sorta di braccio di ferro fra l'influenza del Sole e quello
della Luna, attraverso il prossimo grafico astro-geometrico solare dei pianeti veloci.

                                   ASTRO-GEOMETRIA DEI PIANETI VELOCI

A differenza di diversi casi di astro-geometria solare da me affrontati per l'indagine sui pianeti
veloci (allo stesso modo dei pianeti lenti appena risolta), questa volta mi cimento nello sperimentare
come griglia di esame, una peculiare geometria di una curva di mia concezione, l'«ovoide a
cipolla». Dapprima ero scettico sul reale potere di questa curva per applicarla alla configurazione
dei pianeti veloci, relativi alle effemeridi dell'on. Silvio Berlusconi, ma poi, avendo trovato il modo
per utilizzarla proficuamente, mi si è aperto l'orizzonte per scoprire la meccanica operativa del
sistema planetario. Insomma, con mia meraviglia – risultati alla mano –, mi sono reso conto che si
trattava di una sorta di macchina cibernetica astrale in cui il timone di regolazione e comando
poteva essere considerato  quello  nelle mani della coppia Venere-Luna. Altro non dico perché
occorre avere presente il grafico per capire bene ogni cosa. Intanto presento di seguito la
descrizione della geometria dell'«ovoide a cipolla» che ho chiamato «Ovoide Barbella».

                                                 L'OVOIDE BARBELLA
L'ovoide Barbella è una curva che ho ideato in seguito alla necessità di trovare l'equazione che
risolve il seguente problema scolastico di geometria proposto dalla professoressa Annarita Ruberto,
amica da tempo, sul suo blog Mate@ticamente e pubblicato sul mio sito ed un altro.
Un campo ha la forma di un cerchio di raggio lungo 100 metri, delimitato da un recinto circolare.
Una capra è legata da una corda ad un paletto, in un punto fisso del recinto. Per impedire alla
capra di diventare troppo grassa, l’agricoltore vuole fare in modo che essa possa raggiungere
soltanto la metà dell’erba del campo. Quanto deve essere lunga la corda?
http://www.webalice.it/gbarbella/geometria_di_una_curva.html
http://lanostramatematica.splinder.com/post/20563490/il-puzzle-della-capra-nel-recinto
http://www.matematicamente.it/il_magazine/numero_11%3A_dicembre_2009/127._l
%11ovoide_a_cipolla_201002106908/
http://www.facebook.com/note.php?note_id=146286749545
                                                                              9

 http://wxmaxima.sourceforge.net/, http://wxmaxima.sourceforge.net.
Non resta ora che servirsi della geometria della curva suddetta per approfondire la supposta relazione con la cipolla. Si potrebbe aggiungere, a prova di questo accostamento, che, dal lato geometrico, la curva deriva dal "progressivo" crescere del bi-segmento circolare all'interno del relativo cerchio, e dall'altro, quello della cipolla, da un corrispondente "crescere" per strati all'interno di essa, come si osserva nell'illustr. 5.
                                                                          
                              IL REGOLO DELL'OVOIDE BARBELLA ALL'OPERA 


                                              L'aspetto Venere-Luna, il segno dell'austerity
La prima cosa che si presenta nell'approccio con la geometria dell'ovoide, per inserirvi il sistema
planetario dei pianeti veloci in questione, è come orientarlo. Si va per tentativi tenendo per base la
giusta collocazione dei due vettori delle distanze planetarie di Venere e Marte. Ma prima occorre
spiegare cosa indica il cerchio, con i diversi bi-segmenti circolari relativi ad aree,  in particolare
quella segnata in verde, ossia quella limitata dall'arco ML. Mi sono convinto che l'area del cerchio
(verde), sulla scorta della parabola del  «Puzzle   della  capra  nel   recinto»  che l'ha suggerita, può
essere assimilata al Parlamento del quale l'on. Silvio Berlusconi è stato per tre volte il Premier di
governo dell'Italia. Egli,  nei due ultimi governi,  con il suo partito PDL in coalizione con quello
della Lega, aveva la maggioranza per governare, giusto la stessa cosa attraverso la posizione del
Sole   risultante  dall'illustr.  6.  Ma  si  sa  dall'astrologia   che  il   Sole  rappresenta  l'io  operativo  del
soggetto  indagato dall'astrologo. E Mercurio, che non si discosta mai molto dal Sole, è la sua
intelligenza capace di proiettarsi in avanti fino ad assumere un valore elevato in R' della curva dei
valori di qualsiasi area di bi-segmento circolare nel caso in esame.
Come si vede, la giusta disposizione di Venere, dalla quale dipende la natura, che è rappresentata
dal cerchio in verde di diametro OT, risulta delimitata dalla corda TV. Ma anche Marte ha la sua
funzione  –  diremo   cibernetica  –  che   riguarda   il   potere   espresso   appunto   con   vettore   forza   di
Illustrazione 1: Astro-geometria solare dei pianeti veloci, col metodo dell'ovoide Barbella.
intensità pari ad un bi-segmento circolare relativo al punto Q' dell'ovoide. Si è capito che ogni
vettore planetario deve essere proporzionale alle rispettive distanze planetarie. Per fare questo,
considerando la geometria dell'ovoide in questione come un vero “regolo”, si opera una rotazione
dell'insieme planetario nel modo adeguato. Nel nostro caso, la condizione ideale ha fatto risultare
gli assi orari dell'Ascensione Retta (AR), molto prossimi all'asse longitudinale dell'Ovoide Barbella.
E questo è già un'ottima situazione oroscopica di cui beneficia l'io di Berlusconi.
Questa   distribuzione   grafica   è   interessante   perché   vede   un   bell'equilibrio   della   coppia  Venere-
Marte, oltre a dare un significativo potere nelle mani dell'io di Berlusconi, giusto per dar valenza
alle meravigliose quadrature delle due circonferenze-ellissi, dei pianeti lenti e della Terra in felice
sincronia. A ragione di questa configurazioni veramente straordinarie, viene da paragonare l'uomo
Berlusconi a l'uomo vitruviano di Leonardo da Vinci. E non a caso la posizione S del Sole, ossia
dell'io di Berlusconi, risulta collocato oltre la linea (verde) della metà area del cerchio (verde) tale
da risultare 1,1 di essa, e così ottenere il consenso planetario in lui.
Viene da pensare se fosse tutta l'area del cerchio anzidetto, quella della Camera di Deputati e/o
Senatori, il Governo avrebbe il 55% dei seggi. Ma è proprio la stessa maggioranza ottenuta col II
Governo del 2001 e col III Governo del 2008!  Per contro,  una così ambita condizione dell'io di
Berlusconi non è senza una certa contropartita da rispettare, “conditio sine qua non”. Tant'è che col
“regolo” dell'ovoide in questione, si fa strada la considerevole influenza negativa della Luna in
opposizione che coinvolge l'ovoide nel punto L e nel contempo sembra trovare relazione con il
punto V di Venere. Ecco che si rivela il delicato meccanismo cibernetico legato al rapporto Venere-Luna di opposizione. Agire di forza, tramite Marte comporta alterare l'assetto del sistema Venere-Luna  austera (Luna in opposizione)  rischiando  di  mandarlo in tilt, ma questo vale anche per il
contrario. Insomma così è stata concepita alla nascita il meccano, molto assimilabile ad una potente
Ferrari, del Cav. Berlusconi che però deve avere la perizia di stare attento allo stato delle gomme. In
modo reale, perciò,  a nulla può valere ogni tentativo che non  alteri  la  condizione di Venere –
mettiamo – in relazione alla situazione dei suoi rapporti con la sposa personale. Per capire questo
stato funzionale vale quanto detto sulla dea dell'antico Egitto Bastet che fu amata così tanto da
divenire per gli egiziani la dea protettrice della famiglia, dei bambini, delle donne, della danza, del
sorgere del sole e divinità che forniva la protezione contro le forze maligne e le malattie. Ma è vero
anche a questa dea era associata la terribile e distruttiva gemella, la dea Sekmet, che si palesa
appunto   nella   coppia   Venere-Luna   severa   di   Berlusconi.   Essa  può   influire   beneficamente   su
Berlusconi solo se è assicurato l'onore familiare nel contesto tradizionale di un corretto ed amabile
sposo  in lui.  Si tratta appunto di un'inevitabile austerity imposta dal destino a Silvio Berlusconi,
disposto a governare l'Italia come se questa rappresentasse la stessa sua sposa, la signora Miriam
Bartolini,  nota col nome d'arte  Veronica Lario:  la Venere-Luna  austera  del suo tema natale  glielo
imponeva. Ma sappiamo che da un certo momento in poi, i due Berlusconi, sposi dell'Italia e della
Veronica Lario presero ad un tratto due strade  diverse, contravvenendo alla loro intima austera
legge lunare. E le conseguenze non si fecero attendere perché entrambe le spose andarono incontro
a infelici regimi di austerità, al contrario del Marte intimo di Berlusconi che si disponeva a infedeli
avventure amorose. Ma non poteva durare a lungo la tensione  che ne è derivata,  sia in campo
politico che familiare, e così gli avvenimenti precipitarono al punto di dover accettare, da parte di
Berlusconi,  la   mortificazione   del   rapporto   conviviale   con   la   sposa   Italia,   quale   leader   del   suo
governo, e con la sposa personale Veronica Lario nel giro dell'inizio e fine del 2012. Oggi il Cav.
Berlusconi si ripropone con una seconda sposa personale, che però non può portare all'altare e né
davanti a un sindaco, per accettare di emendarsi come rinnovato aspirante sposo dell'Italia in panie,
di nuovo come premier del suo governo. Come andrà a finire?
Ma manca poco per il 23 e 24 febbraio 2013 per le elezioni politiche, per sapere se la sposa Italia
accetterà di porgere ancora la sua mano di sposa all'invecchiato Cavaliere...
Brescia, 12 gennaio 2013
Nota:
L'immagine di copertina è stata tratta da “Una storia italiana”, stampato nel marzo 2001
dalla Mondadori Printing S.p.A., in occasione della presentazione del On. Silvio Berlusconi
come candidato premier alle elezioni politiche del 13 maggio 2001.

sabato 12 gennaio 2013

AH LE ROSE DEL PUBE!... SE LA POESIA E' FUOCO



Corpo di donna
Corpo di donna, bianche colline, cosce bianche,
assomigli al mondo nel tuo gesto di abbandono.
Il mio corpo di rude contadino ti scava
e fa scaturire il figlio dal fondo della terra.

Fui solo come una galleria. Da me fuggivano gli uccelli
e in me irrompeva la notte con la sua potente invasione.
Per sopravvivere a me stesso ti forgiai come un'arma,
come freccia al mio arco, come pietra per la mia fionda.

Ma viene l'ora della vendetta, e ti amo.
Corpo di pelle, di muschio, di latte avido e fermo.
Ah le coppe del seno! Ah gli occhi d'assenza!
Ah le rose del pube! Ah la tua voce lenta e triste!

Corpo della mia donna, resterò nella tua grazia.
Mia sete, mia ansia senza limite, mio cammino incerto!
Rivoli oscuri dove la sete eterna rimane,
e la fatica rimane, e il dolore infinito.


Pablo Neruda

mercoledì 9 gennaio 2013

MARE/AMARE


FEDERICO GARCIA LORCA
Il mare
Sorride da lontano.
Denti di spuma,
Labbra di cielo.













Immagine di Teoderica

domenica 6 gennaio 2013

I RE MAGI E LA BEFANA LE FESTE MANDAN VIA

I RE MAGI
Una luce vermiglia
risplende nella pia
notte e si spande via
per miglia e miglia e miglia.

O nova meraviglia!
O fiore di Maria!
Passa la melodia
e la terra s'ingiglia.

Cantano tra il fischiare
del vento per le forre,
i biondi angeli in coro;
ed ecco Baldassarre
Gaspare e Melchiorre,
con mirra, incenso ed oro.
                                                                  
 


immagine di Teoderica                                 Gabriele Dannunzio

giovedì 3 gennaio 2013

LEGGERE E RICORDARE



Lentamente muore 

 
"Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marca o colore dei vestiti,
chi non rischia,
chi non parla a chi non conosce.
Lentamente muore chi evita una passione,
chi vuole solo nero su bianco e i puntini sulle i
piuttosto che un insieme di emozioni;
emozioni che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbaglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti agli errori ed ai sentimenti!
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l’incertezza,
chi rinuncia ad inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia e pace in sè stesso.
Lentamente muore chi distrugge l’amor proprio,
chi non si lascia aiutare,
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli si chiede qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di
gran lunga
maggiore
del semplice fatto di respirare!
Soltanto l’ardente pazienza porterà al raggiungimento di
una splendida
felicità."
"Pablo Neruda" 


Trattasi di una poesia erroneamente attribuita a Pablo Neruda in realtà sarebbe una poesia di Martha Medeiros... una poesia molto bella piena di buoni propositi per l'anno appena iniziato.

 acquerello di Teoderica