venerdì 30 maggio 2014

RAVENNA 2019 la città ideale


Un piccolo appunto sui neuroni a specchio che, secondo gli scienziati, fanno in modo che noi copiamo gli atteggiamenti degli altri istintivamente senza ragionare, sono gli stessi che permettono al bambino di imparare i movimenti, il linguaggio ecc. Se fortunatamente in presenza di bambini ci limitiamo col linguaggio, col comportamento perché non ci imiti e diventi un mezzo delinquente, perché poi non usiamo lo stesso metro con gli adulti? Se le parole non bastano per i bambini, ma occorre anche l’esempio, non credete che quest’ultimo serva allo stesso modo agli adulti? Quindi per una città capitale della cultura, occorre in primis il lavoro, quindi lo sviluppo economico ed una scuola che prima di darti nozioni e cultura ti insegni il difficile ruolo di cittadino: l’educazione civica che con gli anni rivoluzionari  degli anni  ‘70 è andata a farsi benedire. Ricordo quegli anni, si diceva:”Il matusa è solo pieno di perbenismo, dietro ai suoi severi comportamenti si nasconde il marcio più puzzolente”. Sapete bene come è andata a finire poi, si è tolto il finto comportamento corretto ed ora è solo marcio senza copertura. Eppure se non si vede non si soffre, l’ignoranza in certi casi è una protezione ed io preferirò sempre un gentile ed educato comportamento ad uno maleducato anche se più “a posto”. E poi a forza di usare comportamenti educati e corretti lo si diventa pure internamente non solo esteriormente, per la forza dei neuroni a specchio, essi copiano quello che vedono e percepiscono quindi non solo il male ma anche il bene. Per terminare vi dirò che solitamente i neuroni a specchio mutuano la stupidità. A Bologna vi è la mostra della “Ragazza dell’orecchino” di cui qui non scrivo, vi dico solo che a fronte di una pubblicità mirata a raccogliere più persone infarcita di luoghi comuni, i neuroni a specchio sono diventati epidemia, una marea di persone si è riversata a Bologna, si è tenuto aperto il palazzo ospitante anche di notte e molte persone si sono inginocchiate davanti al dipinto di Vermeer, qualcuna è svenuta…  in questi casi la cultura più che una crescita è un istupidimento.


immagine di Teoderica, i Magi di Sant'Apollinare Nuovo  



martedì 27 maggio 2014

RAVENNA 2019 La Città Ideale



  Poi ci sono i neuroni a specchio, quelli che imitano i comportamenti degli altri, così succede che non si da una monetina al mendicante anzi lo si insulta, ci si arrabbia poi in auto con gestacci che non vi dico, a me hanno detto  "puttana" in Piazza del Popolo, due neri, li ho infamati, ero nella mia Piazza, sotto la Sala del Comune, con accanto la sede della Prefettura, alle 18.00 di una sera di settembre, ci sono rimasta così male, però magari quei due sono senza lavoro e magari si sentono inferiori perché le ragazze di Ravenna manco li guardano, un nero non è un ragazzo è un insetto... speriamo che questi maledetti neuroni a specchio non mi facciano diventare così.
Dietro ai comportamenti maleducati, aggressivi, c'è sempre un malessere e un disagio nello stare nella società. Un mio conoscente è diventato mendicante, qualche mese fa su facebook c'era un commento in cui si parlava di lui: "Via Cairoli, la via dei ricchi ha un mendicante adeguato, chiede l'elemosina stando a parlare sempre col cellulare". Io conosco la sua storia, l'ho visto mendicare, l'ho abbracciato, gli ho chiesto:"Perché?". Lui mi ha risposto che deve raggranellare qualcosa per lo "spilatico" (cioè per le spesucce). Già qualche anno fa aveva i primi sintomi di una depressione, che si è dilatata con la malattia della madre, il crollo vi è stato con la morte di quest’ultima. Pensate è una persona laureata, gentile ed educatissima, ma non si può fare niente per lui, mi sono informata, avrebbe bisogno di un ricovero coatto, così senza il suo assenso non si può curare, e lui non si considera ammalato, anche questa è una strana legge, tu sei ammalato psichicamente, quindi non sei in grado di curarti, perché  non lo sai che sei ammalato però nessuno ti viene a prendere e a curare, devi dare l'assenso, eppure se uno è ferito in un incidente d'auto è penalmente perseguibile chi non si ferma a soccorrerlo, vedete cosa volete parlare di cultura, quando ancora oggi ci sono persone addolorate, ferite e sofferenti discriminate? Ancora c'è l'ammalato di serie B e quello di serie Z?       
Adesso però basta critiche a Ravenna che è un po' così in tutt'Italia, anche se mi viene in mente che la Giunta Comunale ha discusso, era sul giornale di qualche giorno fa, sull'eventuale ritiro della Cittadinanza onoraria a Benito Mussolini che la ebbe subito dopo la Marcia su Roma... mi vien da piangere.  

 

immagine di Teoderica "Classe a Sant'Apollinare Nuovo"

sabato 24 maggio 2014

RAVENNA 2019 La città Ideale


Per prima cosa in una città ideale, tutti devono avere la possibilità di avere un lavoro dignitoso e possibilmente adatto alla loro personalità, così avranno autostima perché non si sentiranno dei mantenuti ed allo stesso tempo arriverà con le tasse il denaro per le opere pubbliche ad un governo responsabile e saggio, non cafone e caciarone come quello odierno, non sto parlando di Ravenna ma ahimè del governo nazionale. A questo primo punto, l'offerta di lavoro, Ravenna è assai lontana dall'essere sufficiente. Vi racconto la mia esperienza, sono rimasta senza lavoro,  possedendo punti di invalidità mi sono rivolta all'ufficio di collocamento, mostrando per la prima volta la mia  menomazione, mi dispiaceva molto farlo, ma la necessità lo imponeva. Non lo avessi mai fatto, è più facile, per modo di dire perché oggi lavoro non ce n'è, per un sano che per un disabile ottenere un lavoro...e la legge 104 a cosa serve allora? Quindi sul  lato lavoro Ravenna ha un voto bassissimo, come basso lo ha sul rispetto degli ammalati, in quanto il parcheggio all'ospedale è a pagamento, può sembrare una sciocchezza ma è proprio dalle piccolezze che poi derivano le grandi, è mancanza di rispetto per chi arriva agitato perché ha un familiare al Pronto Soccorso e deve parcheggiare, come per chi va a trovare un ammalato o chi deve effettuare una visita specialistica il quale è potenzialmente ammalato, deve pagarsi la visita ed anche gli spiccioli per l'auto. Io mi interesso d'arte, non sono "ferrata" per le cose di politica e di economia, ma ne sono convintissima prima arriva la Città col lavoro e poi l'armonia dell'ambiente in cui l'arte svolge un ottimo lavoro. Purtroppo il livello della società si è abbassato di molto, fioriscono lotte e raccolte di firme contro l'apertura di nuove fabbriche, dove non si capisce nulla, i dati sono sempre controversi, da una parte chi vuole lavorare, dall'altra la prevenzione del cittadino che è divenuto ambientalista ad oltranza, ma anche l'azienda se un tempo faceva di tutto per integrarsi al tessuto sociale, ora fa di tutto per creare invidia e risentimento.

 immagine di Teoderica "Teodora la Signora di Ravenna"