A piedi si
avviò verso i Musei di Villa Torlonia, in neanche dieci minuti fu là.
Villa
Torlonia è un antico complesso di ville nobiliari in stile Liberty, una delle
quali è veramente particolare sembra la casa delle streghe, è infatti chiamata
Casina delle civette, che sorge in mezzo a un grande parco, 16 ettari, immerso
nel verde con laghetti, obelischi, falsi ruderi: un pittoresco giardino
all’inglese con molti sentieri in spazi ristretti passando dalla simmetria a un
finto bosco selvatico con ruscelli e cascatelle, fu la residenza di Benito
Mussolini, per poi odiernamente essere un parco pubblico.
Betty
sarebbe rimasta volentieri ore a gironzolare nel parco osservando le architetture
che parevano un crogiuolo di stili, si passava da edifici armonici e
biancheggianti del Neoclassico ad altri in stile neogotico fiabesco.
In origine
proprietà agricola della Famiglia Pamphilj, alla fine del Settecento venne
acquistata dal banchiere Giovanni Torlonia che la elesse a propria residenza
attraverso la realizzazione del Casino Nobile e del Casino dei Principi. Il
secolo successivo venne arricchita dal Tempio di Saturno imitazione dei templi
antichi (ha come suo modello il Tempio di Esculapio di villa Borghese); dalle
finte rovine di gusto neo-classico; da una Tribuna con fontana; da un
Anfiteatro e altro.
Seguendo il
gusto eclettico vennero aggiunti anche la Capanna Svizzera, (Casina delle
civette); la Serra Moresca, un tripudio di stucchi, rosoni a stella e vetri
policromi che illuminati dal sole incantavano per bellezza; la Torre; la Grotta
Moresca e il Campo per tornei; Il Villino Rosso di piccole dimensioni ricco di
decorazioni in stile Liberty; le Scuderie; gli obelischi, un omaggio ai
genitori del Torlonia, le pietre dei due obelischi furono estratte dalle cave
di granito rosa di Baveno, lavorate a Milano e poi trasportate attraverso il Po
fino al mare, per essere imbarcate a Venezia per arrivare poi a Fiumicino.
immagine: Serra Moresca-Villa Torlonia-Roma