Prima tappa è Sanremo, la nostra destinazione è Carcassonne, città
francese situata nel dipartimento dell’Aude, del quale è capoluogo,
nella regione della Linguadoca-Rossiglione-Midi-Pirenei, che dista da
Ravenna più di 1000 chilometri, perciò abbiamo deciso di spezzare il
tragitto fermandoci a metà strada. Sanremo è una città di mare che
conosciamo tutti, con tante palme, tanti hotel lussuosi, belle ville in
stile liberty, il Casinò e il Teatro Ariston, e un bel centro storico
accattivante, chiamato la Pigna, che ricorda un poco le calli di
Venezia. Ma vorrei andare oltre oltre i soliti stereotipi, Festival,
Fiori e turismo, cercandovi di parlare di cose, che magari non
conoscete. Prima di partire alla scoperta di Sanremo, sono scesa in
spiaggia, qui per accedervi si paga, in tre con lettino e ombrellone, 30
euro, per mezza giornata, avevo deciso di non fare il bagno, per non
bagnarmi i capelli, ma l’acqua era talmente invitante e cristallina,
fresca al punto giusto, che mi sono tuffata. Fra la spiaggia e la strada
vi è la pista ciclabile, lunga 24 chilometri, che costeggia il mare, è
stata costruita sul luogo dove passava un tempo il treno, ho chiesto una
bici all’hotel, ma erano tutte impegnate così ho preso l’autobus,
biglietto 1 euro e 50 centesimi, che mi ha lasciato accanto al centro
storico. Già mi ero stupita un poco che i tenutari dell’hotel fossero di
nazionalità russa, figuratevi il mio stupore nel vedere una specie di
“Cremlino” planato in quel di Sanremo, la comunità russa-ortodossa con
la loro splendida chiesa esiste dal 1913. Tra il 1874 e il 1875 la
zarina Maria Aleksandrovna, moglie di Alessandro II, decise di fare
della Città dei Fiori la propria dimora invernale. Assieme alle palme,
che regalò alla città, si accodò a lei la nobiltà russa. Si costruì così
una farmacia, un bagno e la Chiesa di Cristo Salvatore. Chiesa dal
sapore orientale con le sue belle cupole che svettano nel cielo. I tempi
sono cambiati, oggi i russi sono persone normali, non altolocate, ma
sono ancora ben presenti e la Chiesa è un loro importante punto di
riferimento. C’è qualche differenza fra il rito ortodosso e quello
cattolico, vediamone qualcuno. Il Natale si festeggia il 7 gennaio,
mentre il 25 dicembre festeggiano Santo Spiridon, un Santo molto
venerato in Russia. La Pasqua ortodossa cade la domenica che segue la
prima nuova luna dall’equinozio di primavera, può così capitare in un
giorno diverso dalla Pasqua cattolica. Il Battesimo viene celebrato
assieme alla Cresima e prima della Comunione. Le donne quando entrano in
chiesa mettono il velo, come facevano un tempo anche le donne
cattoliche, ricordo mia nonna quando mi accompagnava a messa, io con la
manina nella sua grande mano, lei con un abito a pois bianchi su fondo
blu e il velo nero sui lunghi capelli annodati in uno chignon.
mercoledì 28 dicembre 2016
venerdì 23 dicembre 2016
BUON NATALE
NATALE
Natale tale e quale
quale Natale?
Natale il Tale
che tesse la tela d'amore
Piccola tomba in cui nasce
ma di gloria grande
come il cielo sapientissimo
Natale tale Dio
il bello divino
che tutto comprende
anche te
veloce ti prende
perché tutto domina
Egli è più di tutti saggio
perché scopre tutto
Natale tale e quale
quale giorno
giorno d'amore
Natale tale e quale
quale Natale?
Oh insomma
non l'hai
ancora capito?
Natale è amore puro
che prende
anche te
Paola Tassinari alias Teoderica
venerdì 16 dicembre 2016
La Giraffa
La Giraffa
Ho in mano un pugno di perle
mi ricordano quello che è stato
e che non è più
Le portavo al mio lungo collo
collo da giraffa
tu mi guardavi
mi guardavi innamorato
innamorato di me
di me che rendevi una dea
Ora ho le perle
il mio collo lungo
e non ho più te
ho solo tanta solitudine
e una collana di perle
per adornarla
Paola Tassinari
domenica 11 dicembre 2016
Storie di animali 43
Un po’ di curiosità sulla giraffa, secondo voi come farà per bere l’acqua da un’altezza di oltre cinque metri? Ha il collo lungo, va bene, ma solo, si fa per dire, tre metri. Per bere dunque le giraffe divaricano le gambe posteriori a più non posso, tipo una spaccata per una ballerina. Accoppiarsi lo fanno poco e per sapere se la femmina accetta il maschio, la femmina urina in bocca al maschio che dovrà capire dal sapore se la femmina è disponibile. Le giraffe sono assai veloci, viaggiano sui 50 chilometri orari, sono animali coraggiosi, gli unici che possono temere sono i leoni, ma solo se in branco. Le giraffe si difendono molto bene con le loro lunghe gambe e con un solo calcio possono uccidere un leone,con la loro lingua prensile si fanno la toilette. Un animale così versatile non poteva non avere una star. Come ha la categoria dei cani o dei cavalli, infatti c’è il film d’animazione: “La Giraffa giramondo” che ha preso spunto dalla storia vera della giraffa Zarafa. Zarafa era una giraffa femmina che visse a Parigi per 18 anni. Un regalo da parte di Muhammad Ali d’Egitto al re Carlo X di Francia, il viaggio fu lungo e periglioso. Zarafa era accompagnata da uno scienziato che ordinò per la giraffa, perché non sentisse freddo, un cappotto giallo in due parti e le scarpe per i suoi piedi. Quando Zarafa arrivò a Lione fu applaudita da una folla di 30.000 persone.
martedì 6 dicembre 2016
Storie di animali 42
giovedì 1 dicembre 2016
Storie di animali 41
Nella pineta di Classe, a Ravenna, i daini sono aumentati a
dismisura. La Provincia ha deciso di abbatterli, in quanto causano danni
milionari agli agricoltori e causano incidenti automobilistici. Ha scelto,
secondo l’Ente, la strada meno costosa e meno dolorosa per i daini. La
Provincia arruola i cacciatori alzando delle altane per la caccia in pineta. Fino
a qui, è difficile mandarla giù, uccidere i Bambi, ma la ragione supera il
sentimento. Se non fosse che una signora si offre di ospitarli, quelli da
abbattere, nel suo parco addossandosi tutte le spese. Anche un vicino zoo si fa
avanti offrendosi di ospitarli tutti. Lieto fine? No, inspiegabilmente la
Provincia non valuta nessuna ipotesi, i daini devono essere uccisi. Gli
animalisti, i cittadini hanno chiesto, implorato, non sono stati ascoltati,
così si sono messi in assetto da guerra: hanno abbattuto le altane, preso a
male parole i cacciatori, questo l’inizio, poi un crescendo di insulti,
percosse, teste di daino messe nell’auto, scritte infamanti sui muri delle case…
un braccio di ferro fra cacciatori e animalisti, col terzo incomodo: la
Provincia che se ne lava le mani anche se è la prima responsabile di tutto il
marasma che si è creato. La buona notizia… i daini per ora sono salvi.
sabato 26 novembre 2016
Storie di animali 40
Poco tempo fa, Marius, una giraffa nata allo zoo di
Copenaghen, in Danimarca, è stata uccisa dai responsabili del parco
zoologico, è stata successivamente sottoposta a un’autopsia pubblica e infine la carcassa è stata data in pasto ad
alcuni leoni. La scelta, motivata dalla necessità di ridurre i rischi di
endogamia (la riproduzione tra animali che sono tra loro parenti stretti), era
stata annunciata da giorni e aveva portato a proteste da parte associazioni
animaliste e di molti cittadini danesi, contrari all’uccisione di Marius. Alcuni
zoo e riserve di animali, erano disposti a ospitare la giraffa per evitare il
suo abbattimento. I responsabili dello zoo
non hanno valutato la possibilità di alternative all’uccisione
dell’animale, anzi hanno trasmesso in
streaming sul loro sito l’autopsia dell’animale. Perché? Non solo hanno ucciso
la giraffa che altri avrebbero ospitato, scegliendo come esempio una scelta di
morte contro la vita ma l’hanno evidenziato, esaltato non hanno avuto neanche
un briciolo di pudore. Perché hanno fatto pure un’autopsia pubblica? Quale il
senso? Didattico? Scientifico? Non ho parole perché sembra che il mondo sia
sempre più preda del non senso… infatti un fatto analogo è successo a Ravenna,
in Romagna.
lunedì 21 novembre 2016
Storie di animali 39
La giraffa è tanto amata eppure è in via di estinzione, nel 1999 gli esemplari di giraffa erano 140mila, oggi sono 80mila. E come mai una cosa del genere? Bracconaggio e perdita dell’habitat. In Tanzania ad esempio si crede che il midollo osseo e il cervello di questi animali sia in grado di curare l’Aids. Così testa ed ossa delle giraffe vengono venduti a prezzi molto elevati. Le giraffe vengono anche uccise per essere mangiate dai bracconieri di elefanti nella Repubblica democratica del Congo. “La carne di giraffa è dolce e popolare, non sono difficili da uccidere e forniscono cibo per molto tempo”. C’è da rabbrividire, io avevo un peluche di giraffa, amo le giraffe, perché in Africa sono così orribili? Poi mi sento in colpa e ipocrita non ho appena mangiato del pollo con patate? E ieri polpette con carne di vitello e piselli? E me li sono gustati bene trangugiando un bicchiere di vino sazia e soddisfatta? Ma il pollo e il vitello non sono animali come la giraffa? Sono anch’io orribile come gli africani.
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