lunedì 23 novembre 2020

VACANZE ROMANE romanzo a puntate,LXXVI parte



Che casino, si disse Betty, a Tarquinio Prisco quinto re di Roma (dopo 38 anni di regno fu ucciso dai figli di Anco Marzio, precedente re, in quanto si ritenevano detronizzati) succede il genero Servio Tullio, che doveva regnare sino a che Tarquinio il Superbo  non fosse divenuto maggiorenne  (promessa che non mantenne) il Superbo a sua volta diventa genero di Servio Tullio e lo uccide prendendone il posto aiutato dalla moglie Tullia, figlia di Servio, che con un feroce gesto volle passare col carro sul cadavere del padre (da ciò prese nome di ‘scellerata’ la via dove accadde il misfatto) … evidentemente con l’ascesa dei re etruschi, ben capaci nell’organizzazione e nella costruzione e abbellimento di Roma, era arrivata anche la lotta fra parenti/serpenti per il potere, un fac simile che riapparirà con l’Impero… la regina di questa lotta fu Tanaquilla.

Tanaquilla, prototipo della donna etrusca colta ed emancipata, appartenente a una famiglia aristocratica di Tarquinia, moglie di Tarquinio Prisco; dotta nell’aruspicina, incitò il consorte ad aspirare al trono di Roma. Prisco diventò il quinto re, così come Tanaquilla aveva voluto e predetto, aiutò Servio Tullio a impadronirsi del potere, dopo che il re fu ucciso per istigazione dei figli di Anco Marzio


immagine: Tullia moglie di Tarquinio il Superbo passa col carro sul corpo del padre Servio Tullio

domenica 15 novembre 2020

VACANZE ROMANE romanzo a puntate,LXXV parte



Aulo Postumio e il “magister equitum” Tito Ebuzio entrarono a Roma in trionfo, quella sconfitta rappresentò la fine di ogni velleità per Tarquinio il Superbo, che terminò la sua vita presso Cuma, e per i latini che accettarono così la definitiva supremazia di Roma e questa divenne una Repubblica.
Betty si distolse dai suoi pensieri per entrare finalmente in Santa Maria degli Angeli, ma un pensiero fisso la tormentava… perché Tarquinio non fu ucciso, visto che era tanto odiato?
In epoca vicina a noi e quindi meno brutale Mussolini venne ucciso e venne profanato il cadavere.
Tito Livio, lo storico, ovviamente parteggiava per Roma… era forse successo come nella Rivoluzione francese in cui la Repubblica fu il traguardo della borghesia dei nuovi ricchi per il proprio interesse?
Secondo Tito Livio Tarquinio, divenuto re, venne soprannominato subito dai romani “Superbo” in quanto negò la sepoltura a Servio Tullio. L’ultimo re prese il comando con la forza, senza l’approvazione del popolo e del senato romano. Governò, a differenza del predecessore, in modo sempre più dispotico… eppure c’è tutta una storia fra gli ultime Re di Roma che furono degli etruschi di spodestamenti e alleanze strane… ciò non toglie che senza le capacità dei re etruschi Roma non sarebbe diventata caput mundi.


immagine: Tito Livio

domenica 8 novembre 2020

VACANZE ROMANE romanzo a puntate,LXXIV parte



Trenta città si erano realmente alleate per spezzare il giogo di Roma, e questa lega latina, iniziò presto a movimentare i propri soldati che assommavano verosimilmente a 40.000 uomini e a circa 3.000 cavalieri. La battaglia del Lago Regillo, come venne poi chiamata, fu veramente violenta e vide protagonisti nelle prime file gli stessi Aulo Postumio e Tarquinio il superbo, nonostante la non più giovane età. Lo scontro fu durissimo e dopo alterne fortune che videro prevalere ora uno schieramento, ora l’altro, il dittatore romano ordinò che i cavalieri scendessero dal cavallo e andassero a dare man forte alle prime file, questo accrebbe di molto il morale delle truppe romane che con un ultimo immane sforzo sfondarono lo schieramento nemico dando la possibilità ai cavalieri di rimontare in groppa ai cavalli e iniziare l’inseguimento dell’armata in rotta. il campo latino era conquistato.
Proprio all’epilogo della battaglia si innesta la parte leggendaria che vede come protagonisti, Castore e Polluce. La leggenda in questo senso narra che, Aulo Postumio, osservando che il momento era delicato per i suoi, invocò l’aiuto dei due Dioscuri, facendo voto che in caso di vittoria avrebbe dedicato a loro un tempio. All’improvviso due giovani che nessuno aveva mai visto prima comparvero nel mezzo dello scontro, trascinando dietro di loro i soldati romani e portandoli alla vittoria, e sempre secondo questa leggenda, finita la battaglia Castore e Polluce corsero a Roma per dare la notizia del successo ottenuto e dopo aver lavato i loro destrieri nella fonte Giuturna, i giovani scomparvero nel nulla.

immagine: Castore e Polluce

domenica 1 novembre 2020

VACANZE ROMANE romanzo a puntate,LXXIII parte



 Tito Livio ci racconta l’evento:
“Quando i Romani seppero che i Tarquini facevano parte dell’esercito dei Latini, furono spinti dall’ira ad attaccare immediatamente battaglia. E dunque questo scontro risultò più duro e sanguinoso di ogni altro: basti pensare che i comandanti non si limitarono a dirigere le operazioni  …Perfino Tarquinio Superbo che pure era appesantito e indebolito dall’età stava in prima fila… Il comandante latino…fece avanzare una coorte di esuli di Roma comandata dal figlio di Lucio Tarquinio. E proprio grazie ad essa…poté rialzare per un po’ il livello dello scontro… Al timore di una nuova guerra sabina si aggiungeva la notizia, abbastanza certa, che trenta città si erano strette in giuramento sotto l’impulso di Ottavio Mamilio…fu così che nella città scossa da molteplici ansietà si affacciò per la prima volta l’idea di creare un dittatore”.

immagine: la cacciata di Tarquinio