Diciassettesimo giorno dell’Anno 2020, che strano questo
anno con due volte 20 e in più anche bisestile che significa due volte 6 e il 6
sta 4 volte nel 20 e 2+0+2+0 = 4
“Anno bisesto, anno funesto”, ed è una credenza che ha
origine dalle tradizioni degli antichi romani. Per loro, il mese di febbraio
era quello in cui si celebravano le ricorrenze funerarie, ed inoltre
celebravano le feste dedicate ai confini e alla conclusione dei cicli cosmici, per
questo, aggiungere un giorno a febbraio il 29°, come accade in ogni anno bisestile,
portava sventura… nel mio caso il 4 è un numero a me caro e il 29 pure quindi
sarà per me un anno fortunato almeno lo spero e comunque mi basta quello che
ho.
Continuiamo con la serie dei numeri, oggi è venerdì 17 e non
sto ad elencarvi i perché della sfortuna, vi informo invece che quest’anno coincide
anche col giorno di Sant’Antonio eremita, personaggio legato ai druidi e al
mistero di Rennes le Chateau di cui ho tanto scritto nei miei romanzi e… due
giorni fa, sono stata invitata
ad un breve viaggio per andare a Rennes, ma ho declinato l’invito, mi sarebbe
piaciuto darmi all’avventura, ma meglio non rischiare, ci sono andata nel
gennaio del 2017 per il centenario della morte dell’abate Sauniere,( colui da
cui parte l’intreccio misterioso) e di avventure e di persone “strane” ne ho
incontrate abbastanza e meglio non scherzare vero o non vero non si sa mai,
meglio lasciare stare l’arcano… ah! Ho messo le pantofole non mi piace più
camminare sul filo tra il confine del reale e dell’irreale però… nel mio
penultimo romanzo: Io sono la divina svelo una profezia che si dovrebbe
realizzarsi nel 2021 settecento anni dalla morte di Dante, tramite il
provenzale Nostradamus, il segreto di Rennes, dei templari e di Asmodeo, una
profezia che si snoda fra tre città: Alet les Bains, Torino e Ravenna; ebbene dopo
anni di lavoro è stato riaperto a Ravenna il Mercato Coperto con dentro anche i
simboli che rappresento nel mio romanzo: al piano terreno una statua di un toro
( emblema di Torino) al piano superiore una statua che pare il diavolo Asmodeo,
con accanto 7 incappucciati/templari, vi ricordo che il 7 evoca appunto i 700
anni, e non è finita gli inquietanti lampadari sono a forma di cicala, emblema
e simbolo della Provenza la patria di Nostradamus!
Altre due parole sul viaggio di tre anni fa, dovete sapere
che da centinaia di anni si ripete, a Limoux una cittadina vicina a Rennes les
Chateau, un carnevale misterioso dove una banda di pierrots in zoccoli di legno
e con maschere in lattice, rappresenterebbero degli iniziati legati ad un
mistero, chiamati anche cagots, ( ne parlo nel mio romanzo) sfila
danzando, suonando e con le fruste non interagendo mai col pubblico e ballando
esclusivamente fra di loro, ebbene uno di loro mi ha catturato e ha
danzato con me… mi hanno detto che non accade mai… quindi per qualche minuto
sono stata la regina dei cagots.
Avrei voluto farvi vedere la foto, ma non trovo il
dischetto, vi posto una foto di fine maggio 2019, poche ore prima del concerto
ispirato a Crosby, Stills, Nash &
Young dove io cantavo col mitico Coro Gengengè della Maestra Bandoli e la Band
degli Aldi dallo spazio… gran bella serata