Vagabondavo solo come una nuvola
Che fluttua in alto sopra valli e colline,
Quando a un tratto vidi una folla,
Una schiera di dorati narcisi;
Lungo il lago, sotto gli alberi,
Svolazzando e danzando nella brezza.
Fitti come le stelle che brillano
E sfavillano nella Via Lattea,
Si stendevano in una linea infinita
Lungo le rive di una baia:
Diecimila ne vidi d'improvviso
Scuotendo le loro teste in una danza vivace.
Le onde accanto a loro danzavano ma loro
Sorpassavano le scintillanti onde in allegria;
Un poeta non poteva che esser felice,
In una così felice compagnia.
Ammiravo – e ammiravo – ma pensai poco
Al benessere che la scena mi aveva portato:
Poiché spesso, quando me ne sto disteso
Con umore vuoto o pensieroso,
Essi balenano a quell'occhio interiore
Che è la felicità della solitudine,
E allora il mio cuore si riempie di piacere,
E danza coi narcisi.
9 commenti:
http://scientificando.splinder.com/
Questo sito, il quale è di Annarita pubblica un bellissimo articolo scientifico, ricordando che oggi si festeggia in tutto il mondo la nostra amata Terra con un' ora al buio.La città di Ravenna non partecipa, io ne sono veramente rammaricata, perciò l' Ode ai Narcisi è dedicata alla Terra, così come la canzone di Jackson.Io osserverò l'ora di buio . Visitate il sito:
http://scientificando.splinder.com/
Brava, è una manifestazione intelligente!
Anche io farò come te.
un abbraccio.
Una giusta iniziativa spegnere
le luci per un ora.
Molto bella la poesia di
William Wordsworth.
Buona domenica da Giuseppe.
Ciao, Paola. Ti ringrazio di aver segnalato il post.
Perdona la latitanza nei commenti, ma sono alle prese con l'allestimento del Carnevale della Fisica del 30 marzo, un di più oltre a tutto il resto...
Però ti leggo sempre.
Straordinaria la canzone di Jackson, cui ho dedicato un post su Scientificando nella scorsa primavera.
Molto bella la poesia di W.W.autore che apprezzo molto.
Il tuo lavoro sui narcisi è delizioso.
Un bacione.
annarita
Ciao Sara......come non ringraziare la Terra che ci ospita con tanta bellezza.
Baciolotto.
Giuseppe con la tua sensibilità non potevi non cogliere la sensibilità più eccelsa come quella della Terra e della poesia che è sempre un omaggio al creato.
Buona domenica a te caro Giuseppe.
Cara Annarita , grazie del commento, e soprattutto del bel post. La canzone di Jackson l' avevo sentita da Poapasc e mi era rimasta nel cuore....quale occasione per ricordarci con gratitudine di Gaia con questa splendida canzone/poesia.
Baciolotti^_^
Invito a riflettere su ciò che può stare "dietro le quinte" della planetaria manifestazione cui tu, Paola, dedichi questo post.
Innegabilmente, ha tutte le connotazioni di tante altre iniziative volte per una presa di coscienza di responsabilità del buon uso delle risorse terrestri. Nel caso in questione è ben di più perché urge un economia pulita "a basso consumo di carbonio".
Per "dietro le quinte" intendo il piano della psiche umana che è soggetta ad esaminarsi, giusta la privazione della luce, che ovviamente è mentale, e quindi sperimentare stati, al limite, non tanto piacevoli.
«... Se vogliamo paragonare la luce all'archetipo del Sé possiamo allora vedere che nello studio dei fenomeni psicologici estremi, da un lato abbiamo il polo infrarosso in cui i processi psichici si manifestano sotto forma di istinti, pulsioni, desideri che muovono le nostre azioni (...); mentre al polo ultravioletto vi sono le immagini archetipiche che si amplificano e raffinano sempre di più a seconda del grado di spiritualità che incarnano (...).
La "banda del visibile", che corrisponde all'IO di un individuo avrà quindi un tratto che tenderà all'infrarosso dove si vanno a situare gli aspetti più istintuali ed un tratto tendente all'ultravioletto dove troviamo le rappresentazioni psichiche più sofisticate. Spingersi al di là della banda del visibile significa per la nostra coscienza confrontarsi con ambiti non solo e non propriamente personali ed è per questo che l'Io teme fortemente una possibile inflazione.
Nella prospettiva del Sé il cammino del processo di individuazione che porterà alla scoperta delle qualità individuali autentiche e specifiche di ognuno di noi passerà attraverso la lenta e graduale sublimazione degli istinti corporei e delle sensazioni materiali avviandosi verso un ordine più elevato; ...».
Fonte, vedi qui.
La poesia a commento, "Ode ai narcisi" trova aderenza ad una di queste due esperienze della psiche indotta a specchiarsi nella sua coscienza. La descrizione del poeta dell'impatto con la "schiera di dorati narcisi", colma di amabilità, porta a paragonarla alla suddetta esperienza dell'"ultravioletto". Tutto sembra che torni...
Ma ci si dimentica però che il nostro poeta, William Wordsworth, dopo la pubblicazione dei due volumi di Poems (Poesie) in cui è compresa la poesia The daffodils (I narcisi), ossia quella a commento, la sua vena poetica cominciò a inaridirsi. Essa divenne più convenzionale e retorica; solo pochi lavori (tra questi, Peter Bell e The waggoner, Il carrettiere, entrambi del 1819) mantennero la freschezza di ispirazione del primo periodo.
Come si vede, in William Wordsworth, dopo il 1807 è l'"infrarosso" a prendere il sopravvento perché - argomenteremo noi - si portasse a compimento la sua evoluzione.
Buona la lezione del rondone che se la deve cavare nella condizione di quasi senza "zampe" che - in modo traslato - sta per "luce" del Sé, nel caso degli umani.
Ciao Paola, c'è poco da stare allegri...
Ciao Gaetano.......cosa vuoi dire che c'è poco da stare allegri.....io dico che il cambiamento è in corso...solo che è impercettibile, solo le persone più forti psicologicamente( quindi tu lo sai) lo avvertono bene....siamo in cammino.
Fra i miei ultimi disegni, c'è ne è uno che rappresenta la mia eaperienza nettuniana ( non dico quale lo devi trovare).
La strana cosa che mi è capitata, è stata quella di essere su due mondi paralleli, il mio, ed un altro più ampio, più globale, si è avverato quello che percepivo come un dialogo a più voci. Entrata in questa dimensione è subentrato una specie di superichieste per fondi ai paesi africani, era come ci fossero state aziende che volessero dare denari per aiutarte i paesi poveri in via di sviluppo, qui le mie sinapsi sono andate in corto circuito, la possibilità reale di salvare bambini, mi ha mandato un po' in tilt.
Ma poi ero già in me, purtroppo i miei familiari, con il disturbo bipolare me la fanno talmente lunga , che ora prendo dei sedativi e sto rincoglionita.
Ma mi sono capitate talmente tante cose fuori dal comune che avrò altri 2 libri da scrivere.
Non ho ancora stampato il PDF, perchè sono senza inchiostro, e il mio piccolo paesino non è possibile trovarne.......ma tranquillo che in gabbia a me non mi ci tengono........boh, a me pare di essere talmente serena, oserei dire svuotata, come dopo una grande esperienza.
Baciolotto da Paolotto.
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