Dopo avere presentato la libellula come simbolo di rivelazione e come inizio di scoperta di sé stessi, vi propongo il cammino verso il compimento della rivelazione, con la presentazione simbolica del cigno, il quale significa raggiungimento di sè stessi. Tutti quanti conoscerete la favola del brutto anatroccolo che si trasforma in bel cigno, da me così amato nell' infanzia credendo alludesse ad un cambiamento fisico, no, la vera bellezza è interiore, è questo che significa il cigno: arrivo alla nostra bellezza vera e nuda, vi ricordo che la Venere celeste cioè pura è sempre rappresentata nuda e naturalmente la nudità non è intesa quella fisica.
Il cigno è
il simbolo di saggezza, amore sincero, fedeltà, innocenza, purezza, forza e coraggio. Il cigno dona la capacità di interpretare i sogni e rappresenta l'evoluzione spirituale.
I cigni guidavano il carro di Dionisio, di Venere, e quello di Helios, di cui era la più perfetta raffigurazione simbolica. Gli aedi cantavano che Apollo, sole proveniente dallestremo nord, ritornava verso le regioni boreali su un carro trainato da cigni, attraversando una barriera di ghiaccio verso una mitica regione dall’eterna primavera. Ma in cigno si trasformò anche Giove quando, desiderando Leda , la vide dormire, sotto un albero, sul monte Tagete. Quando Leda si sveglio, vide un gran cigno luminoso e udì la sua voce e poi Leda ebbe un grosso uovo da cui nacquero due gemelli: Castore e Polluce. Nella mitologia irlandese vi è il bel racconto di Oengus e di Caer.
Il cigno dunque rappresenta la comunicazione fra gli elementi, fra i diversi mondi e come animale sacro alla Dea è considerato un simbolo del sole e un messaggero degli dèi, benefico e sacro, possessore di poteri magici legati alla musica e al canto, uniti ai poteri di guarigione del sole e dell'acqua. Il cigno rappresenta anche la luce dello spirito, la scintilla divina nell'uomo. Il suo volo è paragonato al ritorno dello spirito verso la propria sorgente e rappresenta la parte dell'uomo che tende al bene, al meglio di sé, alla perfezione, alla spiritualità. Rappresenta il percorso di riscoperta del proprio sè e della propria bellezza interiore, dal goffo anatroccolo alla splendida maestosità e grazia del cigno bianco adulto.
Nella foto è un'immagine del Lago dei cigni di Matthew Bourne, è il mio balletto preferito, qui Bourne enfatizza non la grazia ma l'energia e la possanza del cigno, come in realtà è, ( il cigno è un animale intelligente e altero ma è anche molto aggressivo se attaccato ) d'altronde per ottenere la conoscenza di sé stessi, la grazia e la bontà non bastano.
4 commenti:
E cosa dirti di più bello, allora, Paola mia, se non :
CIAO, CIGNO!!!! (o CIGNA, comè al femminile ?)
Un abbraccio.
Ricambio con ritardo, com'è andata la prima ondata di feste ?
Per capodanno prmetto di arrivare per tempo!!!
Un bacione forte forte
kicca
Ciao Piero,
oggi non si diventa più cigni, non c'è più umiltà, ma è bello anche rimanere paperi e non saperlo...
un grande bacio, ovvero un besone e ciao.
Ps Tutto bene Col natale?
Cara Kikka,
a me gli auguri sinceri fanno sempre piacere, io penso che portino buone cose.
Ti aspetto per la fine dell' anno e ti mando un besone a te e due besi per i bimbi ed un ciao per Duchessa.
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