sabato 24 settembre 2011

SANGUE DI GIOVE


A Santarcangelo nasce il nome per il nostro vino più famoso: il Sangiovese.
Santarcangelo ha più di 150 grotte scavate nel sottosuolo, un vero labirinto di fatto e di mente. Gli studiosi non sono ancora riusciti ad identificare l' origine e la funzione. Ipotesi parlano di culto mitraico, altre di catacombe , ma l' ipotesi più accreditata è quella di cantine per il vino.
Il Sangue di Giove o Sangiovese è il vino re della Romagna,ha un bel colore rosso rubino con riflessi violacei; olfatto suadente e vinoso, con sentori piu' o meno accentuati di viole. Tannini abbastanza morbidi, retrogusto piacevolmente amarognolo. La versione "superiore" ha una gradazione maggiore; quella "riserva" e' invecchiata piu' di due anni, si accosta bene a salumi, primi piatti con il ragu', paste ripiene e pasticciate, arrosti e bolliti di carni.
Una leggenda narra che i padri capuccini di Santarcangelo( Santarcangelo è un paese romagnolo che sorge sul monte Giove), abili coltivatori di vite e produttori di un prelibato vino rosso , ospitarono un giorno un illustre personaggio. In occasione del banchetto gli offrirono una coppa del loro vino migliore, l' ospite estasiato dalla bontà del vino, ne chiese subito il nome. Questo scatenò imbarazzo perchè nessuno aveva mai dato un nome al vino, ma uno dei frati prontamente disse : si chiama Sangue di Giove, ispirandosi al colle su cui sorge Santarcangelo,che poi diventò Sangiovese.


immagini : Santarcangelo di Teoderica

10 commenti:

Francesco Zaffuto ha detto...

Un bevitore "esperto" mi ha detto che anche il Nero d'Avola non è nient'altro che un tralcio di Sangiovese trapiantato in Sicilia. Io mi sono limitato a bere e non l'ho contrariato. Chissà se è vero? Ti chiedo lumi.
Ciao

Unknown ha detto...

Se speri di coltivare i tuoi lettori parlando del mio vino, ti sbagli di grosso, comunque dieci il voto per il coraggio. Il sangiovese è ottimo, come il merlot, il pinot, ma non facciamone un totem. E poi, da anonimo, ti dico di esporti di più, ciao

pierperrone ha detto...

Innalza il tuo calice
che tintinna col mio!
Prosit!
Prosit!
Prosit!

Al terzo brindisi si accasciò ubriaco.
Ma i brindisi, Paolè, erano quelli della fine del banchetto.

(Libera conclusione da: "Miracolo delle nozze di Caana)

buona domenica.
Piero

Paola Tassinari ha detto...

Caro Francesco del Nero D' Avola non so, ma ti posso dire che il Chianti è a base di Sangiovese...e che a me piace più del Sangiovese il Morellino di Scansano.
Ciao.

Paola Tassinari ha detto...

Ettore , prima di tutto ti dico che ti trovo affascinante con gli occhiali e poi vedrai dopo gli articoli di genere, uscirà un mio raccontino naif , proprio come me in tre puntate così solo i miei lettori potranno leggerlo intero, gli altri lo pescheranno in rete come un mosaico...a pezzi.
Ciao.

Paola Tassinari ha detto...

Caro Piero...io adoro il vino, ma mezzo bicchire già mi stende, anche se lo bevo quasi a goccia centellinandolo.
Ciao.

ilcuorecomeilmare ha detto...

Era poche ore fa che pranzavo, in dolcissima compagnia, con frittura di mare ed un delicato effervescentee vino bianco in brocca. Si beveva come dici di berlo tu, centellinadolo.
Lo sai che in quel vino bianco, anche se bianco, c'erano principalmente bollicine di cuore. E il cuore, notoriamente é rosso.
Da me, in Puglia, come vino rosso, primeggia il primitivo di Manduria.
Lo hai mai assaggiato?
Cin cin cara Paola.
Un beso effervescente

Anonimo ha detto...

Grazie Paola carissima, anche tu sei meravigliosa così sorridente. Adesso sono un po' più magro, circa così, nella foto ero un po' serio. Se guardo Milva e ??? Peppino Gagliardi ???, come sono adesso (ma qualcuno mi capirà???) nei "Migliori anni" direi che io e te siamo ancora con la barra bella verso un'età speriamo foriera di bei momenti. Un caro saluto. Io sono Ettore, anche se da questo PC mi vedete anonimo...riminese

Paola Tassinari ha detto...

No, non ho mai assaggiato il Primitivo di Manduria...chissà Cosimo che tu non ti decida a visitare Ravenna, tu porta il rosso di Manduria che io offrirò il rosso di Sangiovese, magari sotto le mura di San Vitale.
Ciao.

Paola Tassinari ha detto...

Grazie anche a te Ettore e sì siamo nella barra giovane anche perchè dentro lo siamo ancora di più...abbiamo ancora il sogno e l' utopia e Marcuse.
Ciao.