venerdì 28 dicembre 2012

SAGGIO DI GAETANO BARBELLA



UNA FOLATA DI VENTO PER UNA VERITÀ

“Il tempo scopre la verità” di Giovanni Battista Tiepolo
(1696-1770) - Pinacoteca di Vicenza (Palazzo Chiericati).
Da notare che l'ex presidente dei ministri Berlusconi ne
commissionò una copia a grandi dimensioni per averla da
sfondo quando era in conferenza stampa, ma ‒ nota curiosa
‒: fece rivestire il seno della protagonista nel bel
mezzo del quadro...
Riflessione:   Berlusconi   ha   cercato   di   "coprire"   la
"verità" ritenendo di essere un esperto esoterista e così
concepire il desiderio di bere l'elisir di lunga vita da
quella "fonte" nel buio della notte. Tuttavia i suoi
"festini"   sono   noti   a   tutti   e   così  potrebbe   anche
arrivare   il   momento   che   quel   "velo"   lo   porta  via   il
“vento” e, ad un tratto anche lui “scopre la verità” sul
suo conto, ma tardivamente...
SATURNO, in alchimia, è il pianeta che governa la fase
della   Nigredo,   l'inizio   della   Grande   Opera,   in   cui
avviene la dissoluzione della prima materia (o piombo).
Nel vangelo di Giovanni leggiamo che Gesù ha detto "Se il
chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo;
se invece muore, produce molto frutto". Come il piombo
alchemico deve purificarsi per mostrare l'oro contenuto
in esso così il seme deve morire nella terra nera e
fredda, durante l'inverno, per poi rinascere a primavera,
crescere   e   dare   frutto.   Saturno,   coi   suoi   strumenti
tradizionali - la falce e la clessidra - è il dio della
morte e della putrefazione, dalle quali sorgerà nuova
vita.   Penetrare   profondamente   dentro   di   noi   permette
l'auto-conoscenza e la “putrefazione e decomposizione” di
tutto ciò che circonda la consapevolezza del nostro io.
Il confronto con la realtà interna può essere doloroso e
portare allo sconforto, ad una profonda tristezza. Ma una
volta entrati nella profondità del buio, con la scoperta
di ciò che possiamo e siamo realmente, nasce la luce
bianca   (l'Albedo,   la   II   fase   della   Grande   Opera:
diventiamo consapevoli delle nostre qualità). Saturno è
quindi   anche   il   dio   della   fertilità:   l’espressione
alchemica:   “la   nostra   terra   nera   è   terra   fertile”,
esprime la trasformazione della morte a nuova vita.
http://www.ildelfinoblu.org/testo.asp?k=11&id=72

Gaetano Barbella
Brescia, 24 dicembre 2012

10 commenti:

ilcuorecomeilmare ha detto...

E' proprio così, il tempo mostra la verità, in ogni epoca. E la terra, anch'essa mostra sempre la sua verità, a volte aiutata dall'uomo. I semi riescono bene a confrontarsi con la terra che deve ospitarli, fino a decidere di fiorire o non fiorire. e semi sono pure gli uomini.
Per quanto riguarda l'opera in copia ordinata dal Cavaliere, viene da pensare che il seno è stato fatto coprire, rispetto all'originale, perchè forse chi ha realizzato l'opera, si era rifatto al seno della Bindi. In fondo il Cavaliere non è per coprire certe verità, al massimo le paga profumatamente, e pure vita natural durante.
Cara Paola, colgo l'opportunità per augurarti un 2013 pieno di ricche e luminose verità nel cuore e nel cuore della vita.

Gaetano Barbella ha detto...

Cara Paola, grazie per la pubblicazione.
Una nota doverosa:
Ho ritenuto di essere molto sintetico nel porre le presunte note sul conto dell'ex premier Silvio Berlusconi, giusto per legarle al dipinto del Tiepolo. Possono apparire illazioni come è parso all'amico Cosimo, ma non so fino a che punto...

La storiella della Rosi Bindi dovette essere solo una barzelletta per fare ironia sul Tiepolo della Sala conferenze stampa dell'ex premier Silvio Berlusconi.
La verità sull'origine del ritocco del seno nudo originale per me è incerta. Colgo la presunta spiegazione del fatto dal Corriere della Sera del 3 agosto 2008, vedi qui.

Il dipinto fu scelto dal cav. Berlusconi e dal suo architetto di fiducia, Mario Catalanoma. Ma poi, in seguito a presunti "turbamenti" sulla nudità del seno in questione, non si sa bene se del cavaliere o/e dell'architetto anzidetto, fu deciso di velarlo con "due colpi di pennello". (Mario Catalanoma poteva mai ispirarsi in prima istanza al seno della Rosi Bindi, giacchè il modello doveva essere solo quello del dipinto originale e non altri? Sarebbe stato insensato.)

Fu proprio così, considerato che il cav. Berlusconi è cultore dell'arte? Se sì, non c'era veramente ragione di concepire una siffatta alterazione del dipinto originale. Tanto più che un'ora dopo la diffusione della notizia da parte dell’agenzia Italia, alle 17,22, Vittorio Sgarbi, critico d’arte di antica osservanza berlusconiana, ha la voce che quasi gli trema. «Cos’hanno fatto? Ma davvero?». Un ritocchino, professore. «Pazzi, sono dei pazzi...».

Ci vuole un bel coraggio, in effetti, a mettere le mani su un Tiepolo, sia pure in crosta. «E allora cosa dovrebbero fare con tutte quelle statue di donna sparse in decine di musei italiani dove spesso si ammirano seni da far restare senza fiato pure Pamela Anderson? ». L’arte, evidentemente, spaventa. «Oh... io spero davvero che la decisione di questo assurdo, folle, patetico, comico, inutile ritocchino sia stata presa all’insaputa del Cavaliere. Tanto più che se volevano fargli un piacere, cercando di non far associare agli italiani una tetta alla sua immagine di uomo, come dire? incline al fascino femminile, sono riusciti invece nell’esatto contrario.

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Gaetano Barbella ha detto...

Continuazione

Ma si sa, almeno, chi è il responsabile di questa cretinata?». Non s’è capito subito, in verità. Poi il sottosegretario alla Presidenza Paolo Bonaiuti ha fatto personalmente qualche telefonatina. «E allora, beh, direi che è andata molto semplicemente: diciamo che è stata un’iniziativa di coloro che, nello staff presidenziale, provvedono alla cura dell’immagine di Berlusconi ».

Dunque - mettiamo -, se a Berlusconi andava bene comunque la messa in scena sul nuovo Tiepolo (col seno "velato") può essere che egli abbia preso "due piccioni con un sola fava". Il primo "piccione" riguarda la versione ufficiale dei fatti appena descritti e il secondo "piccione"? A molti è noto la sua disposizione per l'esoterismo giacchè è un affiliato massonico. Dal 26 Gennaio del 1978 Berlusconi risulta iscritto alla loggia P2, con la tessera numero 1816 codice e.19.78, gruppo 17, fascicolo 0625.

In più conta la testimonianza sulla disposizione di Berlusconi per l'esoterismo, quella della sua residenza di Arcore, la Villa Certosa tutta impostata all'insegna esoterica, appunto. In particolare L'orto botanico a pianta quadrata, sullo schema del Tempio di Salomone, con edificio centrale ottagonale. L'ottagono torna anche in altri punti del parco. L'orto botanico è un esempio di ortus conclusus, ovvero un giardino chiuso su 4 lati. Rappresenta il ventre della donna, l'eterno femminino, la Dea per eccellenza. Di qui il passo è breve per codurre al Saturno del Tiepolo.
Vedi qui.

Cari saluti a te e a Cosimo,
Gaetano

ilcuorecomeilmare ha detto...

Gaetano, grazie per i saluti...Il mio ipotizzare é stato dettato da una mia precisa convinzione, il Cavaliere forse é l'unico personaggio politico italiano, oserei aggiugere, di sempre, che parla o agisce in virtù dell'effetto che si é prefisso vedere. E' di pochi giorni fa il balletto verbale su Monti, quasi da persona che non sa più intendere e volere o che vive la dimenticanza istantanera, tipica della senilità o di patologia medica. Ci é cascato lo stesso Monti con altrettanto simile dire e forse pure con l'entrata sulla scena elettorale.
Paola, sono certo, mi sta autorizzando a porgerti, da casa sua (il blog), gli auguri per un anno 2013 pieno di soddisfazioni, in ogni campo. Auguri Gaetano!

Paola Tassinari ha detto...

Caro Cosimo tu ti getti dal lato politico,e non hai torto nel ricordare la poca gentilezza che il Cavaliere ha avuto nei confronti della Bindi, a me lo scritto di Gaetano sollecita un altro lato, magari più "insano" del tuo pensiero ma assai intrigante...il Cavaliere deve avere doti esoteriche cioè nascoste perchè volente o nolente è un leader...ha carisma è un unto del Signore.
Ciao Cosimo, gli auguri te li farò più avanti :)

Paola Tassinari ha detto...

Caro Gaetano, il tuo scritto mi ha mosso una marea di interrogativi su Berlusconi.
Parto dal suo gusto pacchiano nel vestirsi e nel "bardarsi" con trucco e parrucco,a certe sue trasmissioni televisive più pop/pop che non si può, anzi kitsch, eppure ha modi affabili, gentili e scherzosi e sicuramente molto intelligente.
Il suo modo di vivere attorniato da giovani donne è forse da imputarsi ad una credenza, magari ispirandosi a Reich e a Tezla o anche solamente a Marcuse, che stando con la gioventù si capti la loro creatività.
Passiamo poi alla sua magione esoterica e piena di simboli, cosa dire allora della Mondadori? Questa casa editrice ha nella sua sede la realizzazione dell'armonia, dell'unione della terra, dell'acqua e del cielo è una delle realizzazioni più significative dell’architetto brasiliano Oscar Niemeyer, che con l’ideazione e la progettazione della città di Brasilia aveva fortemente impressionato Arnoldo Mondadori.
Chi possiede la Mondadori ha qualcosa di magico.
Con buona pace di Sgarbi devo constatare che la figura di donna del Tiepolo è più "giusta" vestita, non dimentichiamo che all'epoca pruriginosa del '700, ma ancora prima Tiziano creava dee svestite per il sollazzo del figlio di Carlo V, venivano spesso richieste dai committenti donne ignude, spacciate per ninfe e Tiepolo doveva adattarsi a chi pagava.
Adesso la domanda a te: Berlusconi è un burino o un finissimo esteta?
Ciao Gaetano.

Gaetano Barbella ha detto...

Cara Paola, sei stata molto eloquente sul conto del Cavaliere e mi poni la domanda: «Berlusconi è un burino o un finissimo esteta?».
La risposta è incerta. Quel che è certo e si tocca, è il gioco del potere che gli è favorito dal suo cospicuo patrimonio e conseguentemente da considerevoli forze indotte, e tu hai menzionato una di queste, la Mondadori. A quanto sembra l'Olimpo degli dei è con lui, ma gli ostacoli che egli continuamente si trova ad affrontare e risolvere con gravi “spese”, denunciano un imprecisato “bastian contrario” astrale.
La sorte mi ha disposto in questi ultimi giorni a occuparmi di Berlusconi e questo saggio a commento lo dimostra, ma mi stuzzica andare a fondo a modo mio per risalire alla suddetta forza astrale contraria. È il matematico in me che mi spinge a farlo.
Ho cominciato a perlustrare il campo delle suddette “forze indotte” a sua favore. La Mondadori è una di queste, come tu hai rilevato ma ve ne sono altre assai eloquenti in senso esoterico e la prima è la sua villa Certosa di Arcore. Una però mi ha captato per indurmi ad approfondire l'indagine ed è il Palazzo Grazioli di Roma, dove fu aspramente contestato il 12 nov 2011 quando si dimise da premier. Perché è così interessante questo palazzo rispetto a diversi altri del Cavaliere? Lo è, secondo me, per la sua storia perché il nome Grazioli è legato ad uno dei proprietari che subentrarono al suo possesso. Si tratta del commendatore Vincenzo Grazioli, poi barone di Castelporziano e duca di Santa Croce di Magliano, che nel 1863 ne affidò il restauro ad Antonio Sarti. Questi durante lunghi lavori che finirono nel 1874, aggiunse il corpo che affaccia su Piazza Grazioli. Di qui mi è sorta l'idea di un'affinità alla figura di Silvio Berlusconi che, strada facendo nella vita diventa un personaggio di spicco dell'imprenditoria italiana al punto di essere insignito con la nomina a Cavaliere del Lavoro nel 1977.
Al momento dell'acquisto del palazzo, la nobiltà dei Grazioli era di recente concessione. Il capostipite commendatore Vincenzo Grazioli era un tipico rappresentante del "generone" della Roma papalina, quel ceto di grandi affittuari dei latifondi (che a loro volta subappaltavano), che fin dal XVI secolo garantiva la liquidità delle classi dominanti cittadine e la tutela degli approvvigionamenti alimentari, e riusciva in alcuni casi - come avvenne per i Torlonia - ad integrarsi nella nobiltà storica per via di matrimoni.

Continua

Gaetano Barbella ha detto...

Continuazione

Ma il prezzo dell'acquisita nobiltà, nel corso dei discendenti di questa famiglia romana, si palesa nel 1977 con il “sacrificio” di un discendente, Massimiliano Grazioli Lante della Rovere. Egli fu vittima, come si sa dalla cronaca di quell'anno, di un sequestro finito male da parte della Banda della Magliana. Guarda caso lo stesso anno della nomina a Cavaliere di Berlusconi! E non basta, perché i Grazioli pagarono anche il prezzo del sangue dovuto alla Patria con la vita del sottotenente di vascello Riccardo Grazioli Lante della Rovere, medaglia d'oro al valor militare, caduto ad Homs (oggi Al Khums), in Libia, il 28 ottobre del 1911 durante la guerra italo-turca. Sul prospetto di Palazzo Grazioli fu apposta una targa in sua memoria.
Diventare nobili esige un alto prezzo, e questo fa sorgere la domanda fatidica sul conto del Cavalier Berlusconi sulla corsa del nobilitato che lo ha cercato per via esoterica per giunta.
A dirla tutta, è vero anche che la sorte gli ha teso la mano, quella della seconda moglie dalla quale ha "purtroppo" divorziato in questi giorni, Veronica Lario, nota per la disposizione alla filosofia antroposofica di Rudolf Steiner. Infatti fu tutto rose e fiori nel 2000 quando vinse le elezioni parlamentari ma nel corso dei successivi anni gli avvenimenti politici, se pure alterni, cominciarono ad essergli avversi, in particolare sul piano personale.
Ecco il “bastian contrario”, Veronica Lario!
E del palazzo Grazioli? Dove la presenza simbolica della donna, sposa e madre? Un simbolo sembra designarla sullo spigolo del palazzo che affaccia su via della Gatta. Qui è possibile individuare su di un cornicione un piccolo gatto marmoreo proveniente dal Tempio di Iside in Campo Marzio che, aggiunto in questo restauro, dà il nome alla via.
Dulcis in fundo, ho cominciato un lavoro sull'astrogeometria sul conto del tema natale di Berlusconi e ho riscontrato la prova geometrica astronomica dell'ostacolo al successo di Berlusconi. È la Luna a negargli la corona che egli anela perché se è meraviglioso il “reame” della posizione dei suoi astri, non lo è tutto ciò che riguarda la XVIII carta dei tarocchi.
Buon Anno,
Gaetano

Gaetano Barbella ha detto...

Ti anticipo una cosa importante sul Cavaliere Berlusconi.
Secondo i miei rilievi sui diversi oroscopi presenti sul web che gli riguardano, viene detto che il Cav. S. Berlusconi è nato alle ore 5:30 del giorno 29 settembre 1936 o anche 6:30. Io ho optato per le ore 5:30 che, per la differenza del fuso morario (che è di 1 ora) è 6:30 ora di Greenwich da adottare per i calcoli astrologici e anche i miei di astrogeometria.
Seguendo questa via risultano le previsioni che ho detto nei precedenti commenti, ma se la nascita fosse avvenuta un po' prima il nostro cavaliere avrebbe avuto il vento in poppa alla grande.
Se fosse nato alle ore 2:29 avrebbe ottenuto il novero terreno di una prodigiosa "quadratura del cerchio", simboleggiata - mettiamo - con "l'uomo vitruviano".
Ma se fosse nato invece il giorno precedente, ossia il 28 settembre, alle ore 21:35, avrebbe avuto il favore della Madre e Sposa isidiana, che il gatto sul cornicione del Palazzo Grazioli le fa da tramite occulto.
Berlusconi, come massone (o ex massone?) che ha scelto la via del successo, così va visto. Insomma, se si riflette sull'ipotesi suffragata dal caso della copia contraffatta del dipinto del Tiepolo, non si è tanto fuori dal vero...
Buona Domenica,
Gaetano

Paola Tassinari ha detto...

Berlusconi prende gli influssi di Roma e ancor peggio quelli di Palazzo Grazioli, tutto ciò che ruota attorno alla banda della Magliana è intriso di esoterismo nero.
Io spero che si ravveda e torni con Veronica, quest'ultima , esoterica pure lei di scuola steineriana dovrebbe ben tornare sui suoi passi, consapevole che il Cavaliere ha bisogno del suo influsso, tale influsso si nota nei figli che hanno avuto insieme ben più armonici dei primi due, insomma il Cavaliere per sconfiggere i malefici, per lui, influssi romani ha bisogno di Veronica e l'indole fredda di quest'ultima necessita del vulcano che è il suo ex marito...lei si riavvicini a lui e lui da parte sua lasci perdere il circo...ma Veronica procuri lei un po' di gente allegra al marito per non ingrigirlo.
Ciao Gaetano da una romantica.