E' sera, le venti e trenta di una domenica di lavoro pomeridiano.
Alle diciannove sono tornata a casa dal lavoro, il marito era già andato via con la sua Mini Minor bianca e nera, una Mini juventina e pensare che fra tutte le squadre di calcio quella che proprio non sopporta è la Juve.
Lui è milanista.
Viviamo separati ma mi viene a trovare tutti i giorni, è diventato il mio migliore amico, l'amico/tesoro, che ho sempre sognato e mai trovato.
Non ho cenato perchè sono andata sulla bilancia e il mio peso è risultato aumentato di due chili, e non è ancora arrivato il pranzone di Natale e il cenone del trentuno dicembre.
Dalle diciannove alle venti sono rimasta incollata su Skype per restare, almeno virtualmente, un poco con mio figlio, che vive in Canada.
Ho un po' freddo, tengo il riscaldamento basso, perchè anno scorso ho avuto un vero salasso, bollette spaventosamente alte, fra accise ed iva , sono più le tasse che il reale consumo.
Dopo aver fatto gli auguri ai blog amici, non sapevo che fare, ho così deciso di scrivere un poco sul mio diario di navigazione.
E che vi dico, vi parlerò del mio Natale.
Il giorno di Natale metterò un vestito nuovo di seta a stampa del tipo anni '70 a colori acidi (viola, arancio, giallino) sulle spalle una micro/maglia nera, scarpe nere col tacco e calze nere, capelli gonfi e sparati, di rosso metterò il rossetto.
Il pranzo prevede: crostoni con misto funghi e formaggio gratinati, cappelletti in brodo, lesso misto con verdure crude e verdure cotte, polpettone, tiramisù al cioccolato, panettone e frutta, il tutto innaffiato da spumante dolce e spumante secco.
Avevo quindici anni, una voce risuonò allegra e pimpante alle mie spalle:
"Ma lo sai che fra venti giorni è Natale, pensa che bellezza!"
In quella voce sconosciuta, riconobbi la gioia pura e la associai al Natale.
Da allora, da quella voce in poi, ho cercato di rendere belli tutti i miei Natale, mi sono prodigata al massimo, in tanti modi e maniere diverse...ma non ho mai avuto un Natale speciale.
Qualche volta brutti, qualche volta scarsi, qualche volta passabili.
immagine di Teoderica
15 commenti:
L'opera, cara Paola, è stupenda, è intonata al contenuto di questa pagina del diario, l'azzurro che prevale, anche con diverse sfumature, forse pure un filo di fondo nero, racconta dell'animo puro gentile tuo. Così proprio come sono cielo e mare, sopratutto quando si specchiano negli stessi colori.
E il tuo diario di Natale è lo specchio di quello che tu hai dentro di te. Quella parte di bambina e di adolescente, che fa bene al tuo cammino nella vita.
Il Natale continuerà sempre a vedere la contrapposizione di chi lo aspetta e di chi non vorrebbe che arrivasse. Troviamo posizioni opposte anche tra chi preferisce l'inverno e chi l'estate, quindi il freddo e il caldo.
Tutto credo sia riconducibile al nostro vissuto da fanciulli e da adolescenti. L'atmosfera che abbiamo respirato nel Natale, se è andata oltre quella dei regali, è un bagaglio favorevole che ci accompagna. E' un altro modo di aver preso amore per dare amore.
Infatti l'amicizia di cui parli con tuo marito, dici pure che è un tesoro di amico, quello cercato e mai trovato prima d'ora, testimonia quanto amore contiene un'amicizia.
Mentre il tuo raccontare i pensieri sull'abbigliamento che vorrai indossare per il giorno di Natale, dice di quanta bambina è ancora, fortunatamente, in te. I colori vivaci come il viola, il giallino, l'arancio ed un filo di rosso, oltre ad rifarsi agli anni 70, confermano il mio pensiero.
Stessa cosa dicasi per i pensieri sul pranzo, che ha sapori di consolidata e rinomata tradizione natalizia, laddove il tiramisù con cioccolato equivale al volo di un aquilone, mentre i colori di alcune pietanze e quelli della frutta riprendono ancora il giallino e l'arancio dei vestiti. Anche qui viene fuori una parte di adolescenza che è in te, quella in cui, aiutando la mamma o la nonna in cucina, porta ad apprendere l'arte culinaria ed a modificarla secondo la tua personalità.
Insomma sei stata capace di essere anche un po' arcobaleno. E l'arcobaleno è un mondo di sorrisi, quindi di positività.
Poi, noto che sono ricorrenti i cappelletti e questo mi dice che li sai preparare da grande chef.
Come sarà un capolavoro per il palato il tuo tiramisù col cioccolato...Da assaggiar, anzi già sento la sua bontà… :-))
Per me il frizzante di questi pensieri, che sono certo hai materializzato al meglio, è vivere un Natale speciale.
Un beso al tuo essere.
Sarò più breve e sintetica di Cosimo, Cara Paola, bellissimo post il testo
ci fa rivivere l'atmosfera non solo del Natale, ma un'atmosfera speciale.
L'opera invece mi proietta nel futuro, sappi che l'azzurro in tutte le sue tonalità è il mio colore preferito.
Buona domenica e un abraccio
Hho detto vhe i diari io li ho gia fatti. non mettermi in bocca parole da matta. ho detto che tu hai preso dai miei diari del folle misantropo non da quelli di perrone. tutto qui e vai a fano ;-)
Caro Cosimo, non so perchè tu mi piaccia tanto, io non sono abituata alle gentilezze,perciò credevo che mi piacessero gli uomini rudi, con te ho imparato che non c'è cosa più cara e lenitiva della calda cortesia...ma sono tutti così gli uomini del sud?
Stai attento che mi trasferisco...una domanda indiscreta...sei sposato?
Buona domenica:)
Cara civetta,sei amorevole, io credo che le persone che cantano siano speciali, sai che sto iniziando a cantare anch'io?
L'azzurro è il colore per eccellenza preferito da tutti lo sa bene la pubblicità...il cielo e il mare come possiamo non amarli.
Buona domenica smack!
A te Ettore, volevo dire che a Fano ci arrivi prima tu :)
Cara Paola nel mentre grido un GRAZIEE baciato, non posso non dire che il sud è una terra calda e che la cortesia è anch'essa calore. Poi, come tu ben sai, la cortesia non ha nord o su, est od ovest, è dappertutto ma non per tutti.
Poi sono fortunato che attorno a me non c'è fano, ci sono invece molfetta, ruco, corato col castel del monte e trani, questi ultimi due siti, sono patrimoni dell'unesco..nulla a che fare con fano:-))
Alla domanda rispondo che sono un copione e che il mare del sud mi ha appena finito di dire che ti aspetta giò a braccia aperte.
Buona settimana, di sole in ogni cosa-))
correzione: non ruco, ma ruvo..
Cara Paoletta,
di Natale ormai ne ho passati diversi... non è una festa che mi piace, è come certi dolci troppo dolci, un pò stucchevoli... poi, dpoo, magari dici sempre, oddio com'era buono!
Un abbraccio.
Piero
Davvero interessante la tua figura che mi porta a vederla come un quadro di cosa avviene nel cervello umano (la sfera in basso). Come tutti sanno, qui si manifestano le attività delle onde elettriche di varia frequenza (le emissioni in alto).
A seconda della frequenza, si dividono in:
1 - onde Delta: sono caratterizzate da una frequenza che va da 0,1 a 3.9 hertz. Sono le onde che caratterizzano gli stadi di sonno profondo.
2 - onde Theta: vanno dai 4 agli 7.9 hertz, caratterizzano gli stadi 1 e 2 del sonno REM.
3 - onde Alfa: sono caratterizzate da una frequenza che va dagli 8 ai 13.9 hertz, sono tipiche della veglia ad occhi chiusi e degli istanti precedenti l'addormentamento. Una delle caratteristiche delle onde alfa è la loro configurazione regolare e sincronizzata. Gli esperimenti condotti registrando le onde cerebrali di monaci Zen in meditazione hanno dimostrato che tale pratica dà luogo a un’emissione consistente di onde alfa.
4 - onde Beta: vanno dai 14 ai 30 hertz, si registrano in un soggetto cosciente.
5 - onde Gamma: vanno dai 30 ai 42 hertz, caratterizzano gli stati di particolare tensione.
Ciao Paola e buon inizio di settimana,
Gaetano
Cosimo sei un vulcano in eruzione:)
Piero in poche parole hai detto tutto sul Natale :)
Un ciao affettuoso.
Gaetano mi fa piacere il tuo apprezzamento artistico, tra l'altro il nuovo artista sará lo scienziato. Per quanto tu mi dici delle onde, mi fai pensare che forse non sentiamo quelle dei morti perchè sono molto basse o addirittura con segno negativo. Un abbraccio.
Uno spazio infinito specchiato in un submarino pullulante, il silenzio impera macchiato da esplosioni di rosso. Proprio un bel natale metafisico, cosa si può volere di più. Ciao
Caro Roscio, mi hai stupito hai individuato che lo specchio rotondo voleva essere uno spazio marino, cioè quello che può essere anche se non si riesce a realizzare.
:) ciao.
Posta un commento