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Pensieri e parole
…Che anno e' che giorno e' questo e' il tempo di vivere con te le mie mani, come vedi non tremano piu' e ho nell'anima in fondo all'anima cieli immensi e immenso amore e poi ancora , ancora amore amor per te fiumi azzurri e colline e praterie dove corrono dolcissime le mie malinconie l'universo trova spazio dentro me ma il coraggio di vivere quello ancora non c'e'...
LUCIO BATTISTI
Il coraggio di vivere quante persone ce l'hanno? Io solo qualche volta ci riesco, la maggior parte del tempo è un'abitudine. Le abitudini ci danno certezze e sicurezze, in realtà ci fanno morire mentre viviamo.
immagine di Teoderica
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9 commenti:
Non è pensieri e parole, ma è forse la più bella canzone (che brutto nome) di Mogol Battisti, I giardini di marzo. L'incanto per me sta in tutto. Ma più che altro nel dialogo tra i due tossici, voci che s'intersecano, che prendono vita. "Camminavi al mio fianco e d'un tratto dicesti: 'Tu muori', se mi aiuto sono certa che io ne verrò fuori, ma non una parola chiarì i miei pensieri, continuai a camminare lasciandoti...."Attrice di ieri". Questo è il più bel verso nelle innumerevoli poesie di Mogol Battisti. Lei è drogata e aspetta dall'amato un aiuto che invece non può darle, e cammina (non può forse usare l'auto, la bici, lo scooter?) cammina e la dimentica, la lascia attrice di ieri, cioè persona scordata, che non ha più una una funzione, se non quella di liberarlo dalla morte.
Ma che cos'è l'abitudine nell'amare?
Forse pensarla/lo è un'abitudine?
Fare a piedi o con chissà quale mezzo la strada, lunga o corta che sia, per incontrarla/lo è un'abitudine?
Sognare o fantasticare chissà cosa, forse è un'abitudine?
Tutto questo ed altro ancora, in amore, sia tra un lui ed una lei, sia in amicizia, non è mai abitudine, è solo un continuo seminare e raccogliere. Anche se a volte la semina non può essere perfetta, così pure il raccolto. Però ci sono pure semine non perfette che producono raccolti copiosi.
Basta solo un pò di "acqua azurra, acqua chiara", dove "finalmente bere"....ed il coraggio si beve bene pure a piccolisimi sorsi, anche intervallati.
Buon vivere, Paola!
Ciao Ettore... che vuoi farci, l'egoismo ci fa progredire, almeno così dicono gli antropologi.
L'abitudine è l'abituarsi e quindi non considerare più quello o quella che hai accanto, come chi hai amato ma un essere che non ha più niente di eccitante... ciao Cosimo.
Un discorso che porterebbe lontano. L'esperienza mi suggerisce che il più sia già dato, in un senso o nell'altro, dal DNA, con le debite eccezioni, soprattutto dovute a singole coincidenze.
Eterno dilemma DNA o ambiente e stimolazioni? Boh!
Ciao Adriano.
Non è egoismo, giusto per darti contro, ma è solo un momento. O copi gli altri, o vuoi rivivere con me, nonostante io sia tossico. Gli altri ti lascerebbero, io no, questo è il tempo di vivere con te..., giusto per darti contro, non con te.....
Come sei sibillino Ettore.
Un sorriso.
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