Tra i tanti
animali che gli Egiziani adoravano vi era anche il bue Api. Veniva ricercato su
tutto il territorio, doveva avere certe caratteristiche, veniva poi portato al suo
santuario, contornato da un harem di giovenche, da cui non usciva più se non
per particolari processioni. Alla sua morte veniva mummificato e sepolto nel
serapeum, una speciale costruzione che conteneva i sarcofagi dei tori. Mi sono
sempre chiesta perché si chiamasse Api. Si collega forse in qualche modo con
questi insetti? La bugonia è un
episodio delle Georgiche di Virgilio, illustra la credenza, molto comune dall’antichità fino al XVII secolo, della generazione spontanea della
vita ( non molti anni, nelle campagne si pensava che dal mosto dell’uva potessero
nascere i moscerini). Nel racconto di Virgilio, Aristeo compie il sacrificio e dopo il rito
assiste al fenomeno: le api nascono dalla carcassa del bue morto. Una leggenda
egiziana racconta che il miele sarebbe nato dalle lacrime d’amore del dio Sole
Ra: “E le api costruirono la loro
dimora riempiendola di fiori di ogni genere di pianta; nacque così la cera ed
anche il miele, tutto originato dalle lacrime di Ra”. Da ciò forse parte
l’usanza della luna di miele, proseguita poi nell’antica Roma, in cui alle
coppie veniva donato miele e idromele per la fase lunare successiva al
matrimonio, ciò perdura sino al Medioevo, oggi non si regala più miele, ma i giorni
dolci della luna di miele… eccome se esistono ancora.
immagine di Teoderica
immagine di Teoderica
2 commenti:
Esistono ancora, e la maggior parte portano un nome, "crociera".
Un abbraccio!
Ho fatto da poco una mini crociera non so dirti come é stata ... forse bella forse brutta boh.
Ciao Cosimo
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