Acrilico su tela, dimensioni 60cmX40cm, il titolo è “Lei suona il flauto”, è
il meno riuscito però è il mio preferito per un motivo che ora vi dirò. Il mio
sogno era suonare il pianoforte ma per mancanza di tempo e di denaro è rimasto
un sogno nel cassetto, ho quasi obbligato mio figlio ad imparare a leggere e
suonare la musica, con ricatti, con paghette, sentendomi in colpa, ma oggi che
è grande mi ringrazia. Sapete cosa è successo? Con internet ho imparato a
leggere la musica e a suonare il flauto, se volete potete farlo anche voi andate
su google e digitate:“gremus leggere la musica”, il professore oltre a fornirvi
di materiale vi risponde per mail anche alle vostre domande. GRANDE GREMUS, ma
torniamo al dipinto che oltre a ricordare il mio successo con la musica ha una
costruzione particolare. Il modello di base è una statua greca di cui mi
piaceva assai come girava il volto, da lì ho iniziato aggiungendovi il flauto
rosso, chiaro segno erotico allusivo, e le mani (eseguite male) che sorreggono il flauto. Ho
cercato di alludere al suono universale, alla musica dell’aria, del crescere
delle piante, dei pianeti e delle stelle, la musica come trait d’union con il
tutto. Ne è venuta fuori un’impressione volutamente erotica, chiaroscuri
accentuati, elementi simbolici come il flauto rosso e il cesto di frutta, la
dolcezza dell’amore, la malinconia della fine dell’amore. Comunque sappiate che
se inizialmente credevo che fosse ostico leggere le note, mi è invece facile
farlo e solfeggiare, ho decifrato un nuovo linguaggio, sono orgogliosa di me
stessa ed ho già fatto “cassetta” per comprarmi una pianola.
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