Lo spagnolo Salvador Dalí (1904-1989) è considerato
uno dei più importanti artisti del XX secolo, ed uno degli esponenti di punta
del Surrealismo, fu un po’ il Leonardo del Novecento in quanto è stato anche
scultore, scrittore, fotografo, cineasta, designer e sceneggiatore… sino ad
ideare il logo del Chupa Chupa i famosi lecca lecca. Il Surrealismo è il movimento artistico e letterario
d’avanguardia, nato dopo la Prima Guerra Mondiale che afferma l’importanza
dell’inconscio nel processo di creazione, in contrapposizione al dominio
della ragione. Dalì dai baffi lunghi e sottili, ispirati a quelli del maestro del
Seicento spagnolo Diego Velázquez, abiti di velluto dai colori sgargianti con
ricami in oro, certo ha fatto di tutto per mostrarsi irrazionale quasi in preda alla pazzia, anche
se in effetti il suo sembra un gioco assai razionale a tal punto razionale da
sembrare una grande operazione di marketing che gli costa la contestazione da
parte degli altri artisti surrealisti. Dopo la seconda guerra mondiale Dalì si
sposta a New York dove è accolto come un genio. Allora New York era veramente
all’avanguardia e aveva riconosciuto in Dalì quello che sarebbe stata la
pubblicità, che Dalì in anticipo sui tempi aveva profetizzato cosa sarebbe
accaduto. Strana la nascita di Dalì. Chiamato Salvador come il fratello morto
nove mesi prima che lui nascesse, i genitori, come Dalì stesso, crederanno che
lui fosse la reincarnazione del fratello. Dalì iniziò a fare arte giovanissimo,
si iscrisse all’ Accademia di Belle
Arti di Madrid ma fu cacciato nel 1926 perché si rifiutò di dare
l’esame finale dichiarando che nessuno dei membri della commissione era
abbastanza competente per giudicarlo… forse non aveva studiato ma la genialità
del gesto rimane e certo anche un fondo di verità perché l’artista Dalì era un
outsider. A Parigi incontra Picasso che ammira e collabora col il regista Luis Buñuel con cui realizza il famoso cortometraggio surrealista… Un chien
andalou. In questo
periodo conosce Gala di undici anni più
grande di lui ed ex moglie dell’amico poeta Paul Éluard. La sposerà nel 1934. Dalí
si lega moltissimo a Gala sia sentimentalmente che professionalmente. Come
nelle coppie più affiatate che quando uno dei due si spegne l’altro lo segue
poco dopo, così nel 1982 con la morte
dell’amata Gala, nel 1984 muore per un attacco cardiaco Salvador Dalì.
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