lunedì 8 febbraio 2021

Vacanze romane 85°

 




Ormai si erano fatte le cinque del pomeriggio, il tempo scorreva veloce, alle 15.30 erano al locale dei Parioli, ora stavano ritornando, ora figlio e nuora, guidava la nuora e spesso saliva con le ruote sul marciapiedi o sterzava all’ultimo minuto, sembrava quasi che non conoscesse il tragitto, ma forse era solo un’impressione di Betty, dunque ora figlio e nuora non parlavano più, restavano zitti, una impegnata nella guida, l’altro assorto nei pensieri, forse quest'ultimo pensava che madre e padre campagnoli non erano certo adatti al grande vivere di una città come Roma, che i suoi genitori erano dei parvenu o forse soltanto dei paria, dei servi che non si sarebbero mai elevati perché incapaci interiormente, perché in quanto a finanze Betty e marito dopo aver lavorato una vita e risparmiato qualche soldino l’avevano. Prima del ritorno ci fu la tappa per la visita alla nonna della nuora. Betty, che non lo sapeva, pretese di fermarsi a comprare dei fiori, in uno dei tanti chioschi che erano un po' ovunque, non voleva andare a mani nude, Figlio e nuora brontolarono un poco ma poi cedettero alla determinazione di Betty. Niente da dire, la nonna era una gran signora, gentile, sobria, esempio da galateo tranne una frase buttata là alla nipote … tu vieni a trovarmi solo quando hai bisogno… una celia o la verità? Mah, meglio sorvolare, erano ormai le sei e mezzo del pomeriggio, alle otto ci sarebbe stata la cena coi consuoceri, quindi alla 18,45 moglie e marito scesero dall’auto per entrare in hotel. Alle 19,45 era pronti, lavati, pettinati e con abiti eleganti, aspettando nella hall il figlio con la nuora che passassero a prenderli con l'auto per andare alla cena coi consuoceri.

 

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