domenica 14 marzo 2010

PEOPLE

IL SIGNORINO 

C' era una volta una casa in campagna, era un po' come il paradiso terrestre, c' erano prati con cavallette uguali identiche a cavallucci marini, solo che invece che essere blu erano verdi ed il cielo era sempre stellato e c' era un albero grande, grande magico, dove si poteva sognare. 
C' erano poi pulcini, pulcini ai quali si mettevano gli occhiali, sì è vero avevano piccoli occhiali di plastica... chissà poi perché ... forse per non farli ammalare. 
Poi c' erano paperi, gialli e neri, non c' era niente di più bello dei paperi gialli e neri. 
C' era anche un cagnolino, un delizioso cagnolino che dava baci solo quando ne aveva voglia, era un po' dispettoso, quando non aveva voglia di leccarti sembrava che ti dicesse... me ne fotto di quello che vuoi tu. 
Accanto c' era una villa, bella, tu c' eri andata di nascosto e ti eri pure sdraiata su quel letto rosso, nella biblioteca piena di libri, i padroni non venivano mai, avevano un' altra villa, quindi non facevi nulla di male, certa gente non sa quello che ha, quindi è come se non l' avesse. 
E dov'era il signorino, erano due in realtà, belli e biondi, sembravano usciti da un libro di Dickens, erano belli e biondi e non capivano un razzo. 
Avevano tutto, ma proprio tutto e si permettevano di prendere la tua amata bicicletta, di farla cadere, non capivano, vedevano i pulcini e se li portavano via, e pensare che LeviStrauss che amava la sua scimmietta, la lasciò nel suo ambiente, non capivano niente. 
Il signorino si portò via il pulcino, il povero pulcino abituato al sole della Romagna, lo portò a Milano, come se un galletto romagnolo potesse vivere fra i cornicioni dei tetti di Milano, infatti finì poi nella padella, sarebbe finito in padella lo stesso, ma a volte morire in un posto o in un altro fa la sua differenza. 
Il signorino che a te piaceva tanto, pareva il principe delle favole, è ritornato, triste ed infelice, ti ha detto che se voleva tu saresti caduta ai suoi piedi, ti ha dato della provincialotta, ma all is love, all is love. 

Il racconto è frutto di fantasia. Eventuali somiglianze a fatti realmente accaduti sono puramente casuali.

10 commenti:

Gaetano Barbella ha detto...

Il racconto mi ha portato col pensiero a quelli di Forrest Gump del film interpretato da Tom Hanks.

Seduto sulla panchina ad un bus-stop di Savannah, Forrest Gump ricorda la sua infanzia di bimbo con problemi mentali e fisici...

«Non sono un uomo intelligente, ma so l'amore che significa»,

Oppure

«Mamma diceva sempre: La vita è come una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita!».

«Corri Forrest, corri»

Ho improvvisato senza pensarci due volte...

Gaetano

Paola Tassinari ha detto...

......caro Gaetano, potevi anche dire "corri Paola, corri"......mi sa che sto esagerando con la fantasia......ma dovevo cercare un'entrata mitica per il post dedicato al pollo romagnolo........by,by.

sara ha detto...

Ciao Paola...con la fantasia non si corre mai troppo...corri...corri....!!!

Paola Tassinari ha detto...

Ciao Sara, grazie di essermi venuta a trovare.
Baciolotto ^_^

Anonimo ha detto...

Buon Giorno Carissima Teoderica,
cosa sarebbe l’essere umano senza quella giusta compensativa fantasia che lo proietta oltre l’immaginario affinché nel tempo ogni cosa pensata e sentita con il cuore diventi realtà. Perché quella realtà per essere attualizzata deve passare prima o poi per le porte del cuore. Il CUORE E’ UN PORTALE SPAZIO/TEMPORALE che se saputo indirizzare con grande AMORE ci permette di penetrare nei MONDI DELL’ANIMA per attingere a quella COSCEINZA INTUITIVA ED ISPIRITATIVA che spesso qui si manifesta attraverso le ARTI e la SCIENZA DEL CAPIRE.

Paola Tassinari ha detto...

Buongiorno a te Raffaele.....un frate amoroso che conosco mi ha parlato della discussione diciamo così fra Domenicani e Francescani, l' ideale dovrebbe essere: la testa domenicana ed il cuore francescano, ma se ciò non si può realizzare bè, meglio il cuore,perchè se l' amore è puro arriva dove vuole.
*_*

®baffer ha detto...

interessante questo blog devo daricun occhiata con più tempo, piacere di fare la tua conoscenza teodorica

pierperrone ha detto...

Un saluto, cara Paola, sempre affettuoso.
Passo sempre da te, anche se non sto lasciando segni, in questo periodo.
Ma ricordati sempre che ci sono.

I signorini... sono molto antipatici.

Invece, i paperi, i pulcini, il cagnolino e le meravigliose esplorazioni nella villa deserta, che davano certo il batticuore...
un batticuore per l'oscurità che si andava ad esplorare...
ed il batticuore dell'amore, che andava scoperto...

Esplorare la villa voleva dire esplorare il proprio universo...

Meraviglia e batticuore. Sorpresa e dolce abbandono...

Il letto, e la stanza piena di libri...

Mondi anche quelli da esplorare...

E che antipatici i due signorini, pronti a rompere gli incantesimi con il loro timido ma malvagio rapimento del pulcino...

Me li immagino, emaciati, pallidi, scarni, biondastri, un pò emofiliaci, un pò segnati dal viola delle vene che gli disegnavano il volto, sotto gli occhi, le mani...

Proprio antipatici. Ma creature di cui innamorarsi.
Universi anche quelli da esplorare. Da cui fuggire per respingere la forza d'attrazione che sprigionavano, irresistibili...

Ed uno, uno, in particolare...
Mi pare di vederlo. Posso quasi afferrarlo.

Ma mi sfugge.
La villa era il tuo regno e tu l'esploratrice...

Paola Tassinari ha detto...

Caro baffer, grazie della visita, a me è piaciuto tanto il tuo blog....chissà se un giorno quel povero Lupo Alberto uscirà dalla tagliola e ci metterà la volpe al suo posto....il mio blog è come me, naif.
Ciaooooooooooooooooooo *_*

Paola Tassinari ha detto...

Ma sai Piero che 'sto computer fa le bizze, non riuscivo più a venire da te.
Sì i signorini hanno il fascino delle belle maniere, hanno l' allure......ma non è niente col fascino ....del sole..... Alessandro Magno andò da Diogene,impettito,bello e splendido e Diogene ...che cosa gli disse....FATTI PIU'IN LA' perchè Piero quell' uno in particolare ti sfugge per colpa della.....matematica, la matematica è arte non è solo numeri e se non sbaglio quel tipo di matematica era quella che già aveva scoperto Carlo Magno....può sembrarti sciocco quello che scrivo, ma sei stato tu che hai detto che la villa della fantasia è mia per questo rispondo qui al tuo post sulle sirene.......Ulisse era una volpe, ma non sempre vince la volpe, magari quando quest'ultima crede di aver vinto è l' ora che le fanno la festa.
Baciolotto.