Chiudo questa sballata prefazione con un altro bel gesto,questa volta femminile, giusto per farvi entrare nel mio calderone.
- E' il gesto di Josephine "Jo "March, una delle" Piccole Donne", capolavoro di Louisa May Alcott.
- Josephine è la secondogenita delle sorelle ed ha 15 anni. Lavora come dama di compagnia per la zia March, una vecchietta irritabile, anche se le piacerebbe fare la scrittrice visto che ha una gran passione per i libri. Jo ha un caratteraccio terribile: è sì gentile, ma quando si arrabbia diventa una furia, inoltre è ironica, irrequieta, impulsiva e non si comporta come una signorina, ma come un "maschiaccio".
- Jo non è bella come le sorelle ma ha dei lunghissimi capelli folti e lucenti , ebbene per raccogliere qualche soldo per la sua famiglia in ristrettezze economiche non esita a tagliarsi la cosa che la fa più bella , i suoi lunghi capelli.
- I capelli sono sinonimo di femminilità ed ai tempi ottocenteschi di Jo lo erano ancora di più, allora era impensabile per una donna avere i capelli corti.
- Qualcuno potrebbe pensare che Jo lo abbia fatto perchè in fondo era un maschiaccio...sbagliato, essere donna non è solo smancerie e sdolcinatezze, bellezza e provocazione, lavoro e famiglia, è qualcosa di molto, ma molto di più.
- Qualcosa che a che fare col sacro.
- Le donne sono le uniche a creare vere opere d' arte, per quanto gli uomini si sforzino di essere artisti, le uniche vere artiste siamo noi.
12 commenti:
Ciao Teo ,grazie del passaggio da me ,ricambio i saluti e devo dire che questo tuo post mi trova concorde nel finale :)
buona settimana
ciaoo
Ciao Kikka,
sei mamma come potevi non essere d' accordo con me?
Bacioni.
se l'arte ha un sesso non puùò che essere donna !
OK...hai fatto centro.
Ciao.
Si potrebbe dire che l'arte, quindi, è vita?
Ovvero, che creare un'opera d'arte è creare la vita?
Io intendevo che un' opera d' arte VERA è un bimbo.
Buonanotte e buona giornata per domani.
Allora hai proprio ragione.
Grazie ^_^
Cara Paola, evitavo, evitavo, ma poi il web mi ha suggerito questo pensiero.
La donna! La prima opera d’arte‚ scolpita da un uomo che usciva appena appena dalla caverna fu una figura di donna. Era la Dea? Certo la raffigurazione di una divinità‚ che ebbe il Diavolo come proprio emissario. E così come forse il mio Dio che si sacrificò perché sorgesse il Cristianesimo fu − può darsi − l’oscuro e disperato Giuda‚ il vero condannato dall’umanità‚ così la donna è stata ed è la segreta e vera divinità suprema del mondo. Quest’opera di proverbio ne è il tempio‚ forse per la prima volta innalzato con i giusti simboli di una verità secolare‚ eterna.
Jorge Luis Borges
Ciao, Gaetano
Gaetano,
tu evitavi, evitavi, ed io aspettavo, aspettavo.
Sai il mio racconto è un viaggio che credevo ti potesse stupire...sciocca che sono, tu sai già tutto.
Oltretutto ho fatto un tutto incasinato, ma se riesco anche con una sola parola a stupirti, ti prego di dirmelo, sarà il mio riconoscimento.
Un abbraccio tondo come il mondo.
Ma no, Paola. Sai cosa ti riconosco con questa nuova serie di Gilles? ed è la cosa migliore per mettere pace sulla terra incasinata, un casino che peggio (o meglio) no si può, quella che tu stai cercando di mettere su. Come dire spegnere il fuoco della discordia, al limite fra l'uomo e la donna, presi dalla superbia di un stolto primato, occorre un fuoco che lo supera. Chiodo scaccia chiodo.
Perché Gesù Cristo non ha fatto la stessa analoga cosa con la sua venuta? Una sorta di ombra della sua croce.
Ha detto per bocca di Luca apostolo (Lc 12,49-53)
« Sono venuto a portare il fuoco sulla terra; e come vorrei che fosse già acceso! C'è un battesimo che devo ricevere; e come sono angosciato, finché non sia compiuto!
Pensate che io sia venuto a portare la pace sulla terra? No, vi dico, ma la divisione. D'ora innanzi in una casa di cinque persone si divideranno tre contro due e due contro tre; padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera ».
Più casino di così...
Sto mettendo su uno studio su questo tema, pensa un po', ma in termini geometrici. Ma come si può, mi dirai quasi scandalizzata? Eppure si.
Mi è parso di essere in sintonia col pensiero di Raffaello allorché stava facendo un suo capolavoro, l'affresco "L'incendio di Borgo". Com'è che si spense l'incendio? A cosa servirono le preghiere del Papa Leone VI per domare l'incendio? A irradiare le fiamme con le fiamme dell'amore, proprio quel fuoco cristico inteso da Luca apostolo appena detto.
Questo ho pensato con la mente di Raffaello e non è divino, come si dice di lui?
Buon casino allora (ma è quanto è stato richiesto alla donna fin dalle origini... Gesù e la Maddalena dicono molto: due casinari).
Gaetano
Caro Gaetano,
non sono scandalizzata, il logos non è solo parola...ma anche numero.
Un saluto dalla befana, è un po' presto ma fa lo stesso.
^_^
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