19 puntata
Ci fu un importante contatto con una galleria di Milano.
Il proprietario di questa galleria, un commerciante d’ arte, aveva visto il Gilles esposto e sembrava esserne innamorato.
“Questo, se lo porto a Milano, si vende subito, qui non è apprezzato, sta tornando in auge il figurativo, il tuo Gilles è molto espressivo , ne hai altri?” Mi disse. Il gallerista milanese.
“ Certo occorre un buon catalogo, con la prefazione di un noto critico, e poi tenere il prezzo alto, perché funziona così, più costa e più vale, ma questo non è il posto per parlarne “ continuò lui.
" Certo occorrerà qualche soldino, perchè un critico famoso costa, ed è il nome che fa vendere, ma perchè fai quella faccia?"
" Io soldi non ne voglio spendere."
" Si può fare lo stesso qualcosa, ma questo non è il luogo per parlarne, occorre un posto con un po' di riservatezza, magari a casa tua." insiste il gallerista.
Cincischiai, un poco, ma poi il solito vermiciattolo avido di lodi, mi costrinse a cedere, deridendo le mie ansie paurose.
Eppure una specie di sesto senso mi incuteva timore, il solito serpentello della paura del nuovo, mi dissi, la ragione insisteva nel dirmi: " ma di cosa hai paura", ma la lotta fra il vermiciattolo avido di lodi ed il serpentello della paura si volse a favore del primo e sbottai:
" A casa mia , ho dei lavori in corso , possiamo incontrarci in un locale tranquillo".
Fissammo un appuntamento in un bar, nella piazza centrale di Ravenna.
immagine: Gilles
4 commenti:
Brutta storia, comincia male, questo episodio di modernità.
Mercato e merci prevalgono su arte ed artisti.
Chissà come va a finire?
Comunque, io avrei concluso allo stesso modo "possiamo vderci in un locale tranquillo!".
Un bacio, Pà.
L' arte è un mercato ed anche uno dei più disonesti, questo è quello che penso io,oggi tutto è una merce...se poi vendiamo anche noi stessi, allora abbiamo venduto tutto,e disperati compriamo tutto, l' antidoto è non vendersi ma è difficile non vendersi.
Ciao ...ti soffio un baciotto.
Non fare i conti senza l'oste, quello di turno ovviamente, il quale può anche bandire le trame del "mercato" e gli "incontri" di notte tempo.
Può essere che il "Gilles" in questione gli possa piacere e far felice in modo straordinario il possessore, senza mercanteggiamenti e alla luce del giorno.
Ti è piaciuto da morire il numero 22 e la sua"metà", l'11, fra poco meno di un mese si appressa il 2011, pensa un po', cara Paola.
2 volte 11 con un bel "rosone" di possibilità!
Ciao,
Gaetano
Ma se dividiamo il 22 in due parti otteniamo il 2 e se facciamo altrettanto con l' 11 otteniamo 1 e quindi il famigerato 12 ovvero 2012...tanto per giocare coi numeri.
Vedremo avanti col racconto se il Gilles partirà per Milano, in fin dei conti il titolo è "I viaggi di Gilles", a Roma non è voluto andare, ma la vita a volte è ironica e non fa viaggiare chi voleva farlo e fa viaggiare chi non voleva farlo...c'est la vie.
Un abbraccio.
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