GILLES E LA CERCA DEL GRAAL 36 puntata
Allora dove sarà nascosto il santo Graal?
Ma sicuramente in Romagna, vi rispondo sorridendo, a Lugh.
Vi ho detto di Lugh, che è il centro della Romagna e che la Romagna è la terra
dove ancora oggi vivono riti riferiti agli antichi Druidi , questi ultimi, dicono le leggende, pare fossero i custodi del Graal.
Lugh era un importante culto celtico.
Lugh ha un monumento dedicato al suo cittadino più famoso Francesco Baracca. Egli è morto nell' incendio del suo aereo il 19/06/1918.
1+9+ 0+6+1+9+1+8= 8
L' 8 rovesciato rappresenta l' universo.
Il simbolo che Baracca aveva sul suo aereo era un cavallino rampante. Egli era un aviatore ma faceva parte della cavalleria, si formò alla Scuola Militare di Modena, nel corpo della Cavalleria.
Sicuramente il ciclo di Artù è legato alla cavalleria, anzi ne è l' antesignano, assieme ai popoli della steppa, ai Sarmati e ai Celti.
Ai Cavalieri della Tavola rotonda di Artù è legata la cerca del Graal.
Mi preme dirvi che a Ravenna si conserva nell' oploteca del Museo Nazionale una bellissima tavola decorata, rotonda da campo.
Forse che sia la tavola che i cavalieri di Artù usavano negli spostamenti?
Francesco Baracca era un moderno cavaliere dell' aria.
Vi ricordate a chi regalò il cavallino la madre di Baracca, dopo la morte del figlio avvenuta in giovane età?
Il cavallino di Artù e di Baracca, corre oggi veloce su un contenitore rosso fiammante, che da l' estasi a chi lo guida e genera una trasformazione ad un rango più elevato a chi lo possiede.
Il Graal oggi è una Ferrari.
Cosa vi aspettavate?
Ogni epoca ha il Graal che si merita.
Oggi la cerca è: successo ad ogni costo ed il Graal : il denaro.
A voi la risposta: può essere questo tipo di Graal ad annullare il "Wasteland"ovvero annullare la Terra desolata per far posto alla Terra felice?
immagine Ferrari/Graal
6 commenti:
solo se cambia nome in F150
Commento di Gaetano
Beh, cara Paola eccoti subito la risposta, non con un'opinione ma con fatti, poi sarai tu a regolarti con questa c...a di scafarea trattata con i guanti gialli che tu chiami Graal.
Stai a sentire uno dei diversi componimenti di un ragazzo di Arzano, riportato dal maestro Marcello D'Orta sul suo libro “Io speriamo che me la cavo”. Giusto in relazione alla Ferrari che assimili al Graal, ma tu devi ricordartela. Il fatto che sorprende è che si tratta di un libro finito di stampare ad aprile 1990, ma è come se fosse il 2011!
Si intitola “Se fossi miliardario...” e questo è il testo.
"Se fossi miliardario non farei come Berlusconi, che si tiene tutto per sé e non dà niente a nessuno e fa solo i film sporchi. Lui ai poveri non li pensa. Lui è miliardario solo per sé e per la sua famiglia, ma per gli altri non lo è. Io se fossi ricco come lui farei il bene, per andare in Paradiso.
Se io fossi miliardario li darei tutti ai poveri, ai ciechi, al Terzo mondo, ai cani randaggi. Acaivano ci sono un sacco di cani randaggi che li sperdono per le strade. Loro quando vanno in villeggiatura li sperdono , e quelli vanno sotto le macchine.
Io se fossi miliardario costruirei tutta Napoli nuova e farei i parcheggi. Ai ricchi di Napoli non darei una lira, ma ai poveri tutto, siprattutto ai terremoti. Poi fare uccidere tutta la camorra e salverei i drogati.
Per me comprerei una Ferrari Testarossa vera, una villa e una cameriera per mamma. A papà non lo farei più andare a lavorare ma lo farei stare in penzione a riposarsi, a Nicolino gli comprerei i vestiti e una 126, a patrizia tutti i dischi di Madonna.. Poi comprerei una macchina nuova pure al mio maestrio, perché la sua è tutta ammaccata, e infine vorrei andare a Venezia per vedere Venezia.
Infine vorrei parlare con Maradona e invitare a casa mia Madonna, per mia sorella Patrizia.
Io tutto questo lo potrò fare, se vincerò il biglietto di Agnano che ha comprato papà."
Ma le sorprese non si limitano a questo tema, perché la sorte ha voluto beffarsi del desiderio della vincita alla lotteria e quella della Ferrari del ragazzo che lo svolge.
Veramente si è verificata una straordinaria vincita al lotto il 9 novembre 1990 ad Arzano (pochi mesi dopo la stampa del libro suddetto), ma non per pii desideri...
Questo è il titolo del fatto riportato dal Corriere del Sera raccontato da Luciano De Crescenzo:
“Ottiene una vincita record ad Arzano ma non può spenderla e parlarne con nessuno: un inferno
Miliardario al Superenalotto, la sfortuna di chiamarsi Ernesto”.
Vedi qui
Gaetano
...caro Giardigno, volevo mettere l' immagine della nuova F 150 , in fin dei conti 1+5+0=6 ed il numero 6 è il numero del diavolo...
Ciao.
Caro Gaetano,
la lettera del bambino è molto tenera, ed attesta il mito della Ferrari, anche da parte di un animo angelico come lo scolaro di Arzano.
Come hai visto dalla penultima puntata ho chiuso con una risata, ma è una risata amara perchè in effetti anche chi non vuole soggiace al mito della ricchezza.
Come dico spesso un ladro se ruba poco è un ladro, se ruba tanto e diventa ricco è un grande.
I simboli del denaro intimoriscono e allo stesso tempo procurano invidia.
Io credo che per una società giusta, tutti debbano stare bene ma santo cielo che farsene di tante ricchezze...però se capitasse a me la vincita cosa farei?
Avrei il coraggio di fare qualcosa di utile per la società?
Boh...comunque per non avere una terra desolata c'è il prossimo Graal.
Ciao.
PS non mi hai detto se ti è piaciuta la trovata.
Cara Paola, vuoi un'opinione, ma importa saperla mescolata a tante di altri su questa terra, che non si contano, giusto il caos? E poi te l'ho data fra le righe, disconoscendo il Graal definendolo "scafarea" che in napoletano è un tegame tanto malridotto da essere usato per il cibo del cane, per esempio.
Il Graal è come le "caramelle Sperlari" della vecchia reclame televisiva: "NON SI INCARTANO"!, si offrono come regalo così come sono confezionate! Tu ti sei prodigata a farlo, ma a tanti "troiani" moderni piace così. Piace ridere e scherzare sulle "Ferrari" d'oggi, non sempre vincenti. Dunque buona la tua "trovata", che vale come "cavallo" per i "troiani" suddetti. Il Graal non accetta i "vestiti": i coronati, i dotti e quant'altro ed è a causa di ciò che si profila il suo lato oscuro che li uccide! Ed allora? Allora occorre "nascere" poveri e ignoranti, ma nutrirsi continuamente nella vita col "veleno" della ricchezza in ogni senso. Sto alludendo ad uno stato di intelligenza e cultura solo apparente: piccoli frammenti di tutto ciò simile alla tua Ferrari, ma in "foto" per un certo "cavallo di Troia". Attenzione però, perché è una cosa da "inventori", da "matematici", non accademici, per carità!
Ti piace così?
Gaetano
Cara Paola, vuoi un'opinione, ma importa saperla mescolata a tante di altri su questa terra, che non si contano, giusto il caos?
Caro Gaetano per me la tua opinione conta, anzi vale e facendoti una domanda ti ho "scroccato" un altro commento.
E questa benedetta Ferrari mi spaventa perchè la maggioranza delle persone ne è soggiogata e forse alla fine della mia vita dovrò dire: non ho capito niente, non ho vissuto, sono andata controcorrente ...per cosa.
Ti racconto un fatto: anni fa rimase in panne un tipo con la Ferrari, chiese aiuto agli uomini presenti, essi gli girarono le spalle e fecero finta di non sentire. Lui capì e se ne andò. Io chiesi a quel gruppo perchè avessero agito così, la risposta fu: "e gira cun la Ferrari u s' arangià"( gira con la Ferrari , si arrangia). Come vedi Gaetano il sentimento opposto alla ricchezza è l' invidia e a me non piace neanche questa.
Sto alludendo ad uno stato di intelligenza e cultura solo apparente...infatti più si imparano cose e più ci si sente ignoranti e fra i dotti io stimo soprattutto gli umili perchè sono loro che sanno di più.
Ma tutto ciò l' ha già scritto Erasmo da Rotterdam , in tutti gli ambienti si cerca di prevalere sull' altro tramite gli status symbol.
Un abbraccio tondo come il mondo.
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