lunedì 30 aprile 2012
Da Vermeer a Kandinsky ( quinta parte)
La quinta sala è quella che ospita il tanto decantato Veermer, niente da obbiettare, ma lo spirito di Veermer non rende ( secondo me) nelle grandi misure egli è un pittore intimista. Io sono corsa eletrizzata davanti al Frate Ortensio di El Greco, qui sono rimasta incantata dal volto, dalle labbra che con pochi tocchi di vermiglio le rendeva vive e reali, anche queste da baciare , come poi non ammirare le lunghe mani affusolate, chi, chi ha tanta grazia nelle mani, anche queste mani da baciare. Domenikos Theotokopoulos è nato in Grecia nel 1541, si è formato alla scuola veneta e ha sviluppato la sua vita di pittore a Toledo. Il suo stile è particolare, figure allungate e gesti contorti e allo stesso tempo aggraziati. Muore in Spagna nel 1614.
Mi attrae in questa stanza, anche l' infante spagnolo con la nana di Velazquez. Notate la sontuosità del colore, della profondità che riesce a dare al drappo sullo sfondo, della regalità che riesce a dare a quella specie di bimbo/re/corazzato, credete sia facile creare un' opera d' arte con tali elementi?
Diego Velazquez (Siviglia 1599 Madrid 1660) è forse il pittore più grande che sia mai esistito. Secondo gli esperti ha prodotto il maggior numero di capolavori della storia dell'arte. La sua opera è esposta ben visibile nei musei più prestigiosi di tutto il mondo.
Dopo il suo primo viaggio a Madrid nel 1623, è assunto come pittore di corte di Filippo IV, trascorrendo il resto della sua vita a servire il re spagnolo in diverse posizioni.
Viaggiò in Italia diverse volte, inviato dal re.
Velazquez è stato chiamato "il pittore della verità" o "pittore dell'aria".
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6 commenti:
Certo, paolè, viaggiare ... tra Vermeer e Kandinsky ... è proprio fare un viaggio infinito nel tempo!
Che dirti?
Ottimo così.
Nei dipinti c'è la magia dell'arte che ammalia e ci fa scoprire l'animo umano, che volere di più?
Intanto - molto più terra terra - per domani buon Primo Maggio!!!!
Qui a Roma, domani, le gite e scampagnate si fanno con fave e pecorino: o amo il pecorino, ma le fave proprio no.
Quindi... pecorino e un pò di vino (cos' si fa anche la rima)...
Un bacione,
Piero
Ciao Piero,
cosa fai a casa? Ti accontenti di vino e pecorino, tu che sei solito viaggiare, non hai approfittato del ponte?
Ti faccio compagnia allora, il pecorino mi piace assai e con un bicchiere di vino rosso amabile festeggiamo il 1 maggio , tu vedendo anche il cupolone io vedendo il fiume Ronco.
Un abbraccio.
Cara Paola, continua la tua magica descrizione, ed io parto col dire qualcosa, prendendo spunto dal "pittoria della verità" e "pittore dell'aria." La pittura deve essere aria vera. Portare quest'aria agli altri, vuol dire dare ossigeno ai pensieri, alle immaginazioni, ai sogni, così come fa il giostraio quando da ossigeno ai palloncini, prima di metterli tra le piccole dita dei bimbi.
Io ancora oggi mi fermo a seguire un palloncino che prende il volo verso la verità della libertà.
Un beso rosso, proprio da primo maggio.
Buon 1° maggio,
quando il lavoro è una festa!
Con dignità per tutti.
Ciao da Giuseppe.
Caro Cosimo,
anch'io mi incanto in un palloncino che vola via...chissà dove andrà, cosa vedrà.
Il rosso non mi dona, preferisco un bacio giallo o arancione.
Ciao Cosimo.
Caro Giuseppe,
sei sempre molto caro e gentle, buon 1 maggio anche a te.
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