Cara
Paola, è sempre un piacere per me predispormi per dialoghi che, se
pur rispondono a domande che mi fai, tuttavia è inevitabile che
restino aperti spiragli per eventuali interventi successivi in
relazione a nuovi e imprevisti input reciproci. Oggi, con il tuo
lavoro e quello di tutti coloro, di grande prestigio, che vi hai
coinvolto, abbiamo avuto modo di vedere da vicino (vicino quanto? ma
dovremmo appartenere anche all'infinito delle cose...) un mondo
regolato dalle forze erotiche che fa capo al sesso.
E
tu ti lanci a capofitto dicendo: «... anche se dissento su
alcune cose, una su tutte la Giuditta I è sensuale castra l'uomo per
libidine, mollezza e amoralità, Giuditta II è la femminista, la
donna che castra l'uomo con le armi che ha a disposizione, è una
Giuditta che vuole comandare... io le vedo così. ».
Ma
la questione in proposito è ben più ingarbugliata di quanto tu,
forse, possa credere.
Il
prof. Vìnardi, che tu citi, definisce il Cerchio della Confusione
delle Lingue: ognuno parla una lingua senza comprendere ed essere
compreso dagli altri. Solo delle Lingue? Se fosse solo delle Lingue
sarebbe niente, poiché con l'erotismo non si scherza senza dover
incappare in una bestiale confusione, ed è proprio il campo di
battaglia dell'iniziato che si fa “Caprone”, come lo era – per
esempio – il famoso Don Giovanni. E qui entriamo negli oscuri
meandri dell'esoterismo.
Ti
cito in proposito il pensiero di un grande amatore, Gabriele
D'annunzio, che lasciava intravedere in che modo si può entrare
nelle stanze dell'eros e quale la chiave per aprire la porta che a
lui premeva.
«
Credo nell'esperienza di un fato - dice D'Annunzio - che ci
genera e ci costringe a sporcare la faccia del mondo per vedere come
ce la caveremo. Per difendermi ho imparato a maneggiare il fango. In
fondo solo col fango una mano sapiente può costruire qualche cosa
che resista al fuoco. Anche se i più lo maneggiano non per
costruire, ma per insozzare e per distruggere ».
In
Klimt è lo stesso, con la differenza che egli svolge il suo ruolo
mondano esclusivamente attraverso l'arte pittorica, mentre il Vate è
poliedrico, va oltre. Entrambi traducono il “fango” in oro: Klimt
col manto posto sul corpo di Giuditta I, oltre a incorniciare sia
questa che l'altra gemella con altrettanto oro (per non parlare della
pioggia d'oro di Danae o Leda), e il Vate in un meraviglioso lirismo
poetico.
E
non c'è Giuditta I senza Giuditta II, perché sono due facce della
stessa medaglia. Con Giuditta I del 1901 si genera l'estremo piacere
erotico ma che non si traduce in vero oro perché Klimt, accettando i
suoi rovesci, finalmente otto anni dopo, nel 1909, traduce con
raffinatezza il piombo alchemico in oro, affrontando faccia a faccia
il Caprone e lo coglie, attraverso il pathos. L’uomo viene così
castrato e perde il suo potere: il momento scelto e raffigurato sulla
tela è quello appena successivo al «capovolgimento dei ruoli». È
l'iniziazione in cui Klimt è, appunto, castrato e perde il suo
potere, ma in cambio egli si fa “Umanità”, ossia “donna”
come lo era Eva primordiale. Ecco la nuova “Giuditta”, la III,
che rappresenta una donna che ha finalmente da poco raggiunto la sua
emancipazione, la sua libertà – anche sessuale –, e
contemporaneamente è portatrice della testa dell’uomo decapitato,
evirato, privato del suo potere: si tratta del figlio in lei.
Mi
chiedi, infine, «... che differenza c'è fra esoterico e essoterico?
Ma il romanzo ti è piaciuto o no? ». E qui occorre che ti riferisca
sullo Yoga tantrico, visto che l'argomento trattato è la pratica
erotica, giusto in riferimento della “Baldracca” del tuo libro.
La
pratica sessuale tantrica non è finalizzata alla ricerca del piacere
e questa è una delle cose più difficili da comprendere per gli
occidentali:
Non
si tratta di applicare lo yoga al sesso per godere di più, ma di
"indirizzare coscientemente l'energia sessuale nei Chakra per
attivarli".
Le
pratiche sessuali tantriche (assai simili alle pratiche sessuali
taoiste) si basano sull'inversione dei processi naturali, i
«capovolgimenti dei ruoli» suddetti in relazione alle Giuditte di
Klimt. La componente "attiva" diventa quella femminile:
l'uomo, sia nelle pratiche di visualizzazione che nell'atto sessuale
vero e proprio, si predispone ad accogliere nel proprio organismo
l'energia femminile "fredda" e "ascendente" ed a
trasformarla in energia maschile "calda" e "discendente"
che a sua volta viene assorbita dall'organismo della donna e
trasformata di nuovo in energia femminile.
http://www.daoyin.altervista.org/tantra.htm
Ecco, ti ho appena fatto capire cosa comporta
l'esoterismo in materia erotica sessuale. È facile ora distinguerla
dalla comune analoga pratica essoterica rivolta alla esclusiva
ricerca del piacere senza finalità, con l'illusione che sia il banco
di prova dell'esercizio dell'amore.
In quanto alla confusione della Lingue del
prof. Vìnardi, che con la pratica del sesso la confusione diventa
bestiale, che può giovare essoterismo con i “piaceri”? Nel senso
che io do al piacere, se io ti dico che mi è piaciuto il tuo libro,
tu cosa penseresti? Conoscendomi capiresti che c'è ambiguità in
questa risposta. Ma in cambio di ho detto tante cose di cui far
tesoro per penetrare meglio la tematica del tuo libro suggerito, per
certi versi, dalla tua interiorità. Grazie ad esse potrai
sperimentare un rapporto tantrico tale che ad un tratto pioverà su
di te l'oro di Giove come fu per Danae di Klimt.
Tuttavia ti ho detto all'inizio del mio commento: « Come
nei libri gialli hai saputo far tenere il fiato sospeso sul volgere
della fine della tua storia. ». Si tratta di un magnetismo che
pervade il tuo libro e che lo rende simile ad un pianeta con la sua
gravità. La vita è possibile, prima d'altro, solo a questa condizione.
Perciò è tanto... (molti libri "ben conditi", non hanno questa forza
attrattività)
Come ti avevo annunciato, ho potuto fare il
saggio sulle due Giuditte che ti trasmetto in allegato pdf, ma che
potrai leggere in htm a questo link:
Ecco un mio modo di farti piacere: se vuoi puoi
anche pubblicare questo scritto.
Un bacio, Gaetano
5 commenti:
Uno scritto per riflettere, forse la religione cattolica non sbaglia a regolare il sesso o l'eros se volete...la repressione non va bene ma l'abuso indiscriminato non va bene un'altra volta...l'alchimia del Geometra in rete (Gaetano Barbella) mi suggerisce che la realizzazione è sempre un momento di geometria armonica, una sezione aurea speziata dall'irrazionalità del pi greco.
Ciao Gaetano...buona domenica.
ciao teo grazie per le tue visite
Non c'è di che...grazie a te Soffio.
Si, è vero, uno scritto egregio che fa riflettere. Ma al di fuori di quello che dicono le diverse dottrine religiose, perchè sono di parte, di una parte della storia degli uomini, non di tutta la loro storia. Infatti tutta la storia degli uomini si muove come due piatti di una bilancia, tendenti a raggiungere il meglio dell'equilibrio, che soddisfi eros e cuore, lussuria ed anima.
Buona serata e serena settimana.
Un beso Paola:-))
La bilancia, tu Cosimo introduci la bilancia che potrebbe avere come piatti le due Giuditte...
Nell'antica India, la bilancia assumeva un significato sacro: si credeva che avesse capacità di distinguere tra buone e cattive azioni, soprattutto riferite a quelle degli dèi...
La bilancia riferita alle Giuditte può far pensare all'orgoglioso e malvagio re Baldassarre, il quale "pesato sulla bilancia è trovato mancante" ...come dire che l'umiltà redime.
Ciao Cosimo.
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