Astro-geometria solare
IL CAV. BERLUSCONI
NEL SEGNO DELL' AUSTERITY
Di Gaetano Barbella
CURIOSI INFLUSSI DEL PALAZZO GRAZIOLI
Nell'intraprendere lo studio dell'astro-geometria solare del tema natale dell'on. Silvio Berlusconi,
scopo di questo saggio, mi sono incuriosito sulla sua residenza romana, il Palazzo Grazioli, sede di
continui incontri di lavoro con il suo staff politico sin dal momento del suo assurgere alla carica di
premier del governo. Qui egli fu aspramente contestato pubblicamente il 12 nov. 2011 quando si
dimise da premier. Si tratta, dunque, di una peculiare “casa”, non tanto diversa da quelle
astrologiche esaminate dall'astrologo per redigere – mettiamo – l'oroscopo, magari natale simile a
questo che eseguirò col mio metodo di astro-geometria solare.
Perché mi è parso così interessante questo palazzo rispetto a diversi altri del Cavaliere? Lo è,
secondo me, per la sua storia perché il nome Grazioli è legato ad uno dei proprietari che
subentrarono al suo possesso. Si tratta del commendatore Vincenzo Grazioli, poi barone di
Castelporziano e duca di Santa Croce di Magliano, che nel 1863 ne affidò il restauro ad Antonio
Sarti. Questi durante lunghi lavori che finirono nel 1874, aggiunse il corpo che affaccia su Piazza
Grazioli. Di qui mi è sorta l'idea di un'affinità alla figura di Silvio Berlusconi che, strada facendo
nella vita diventa un personaggio di spicco dell'imprenditoria italiana al punto di essere insignito
con la nomina a Cavaliere del Lavoro nel 1977.
Al momento dell'acquisto del palazzo, la nobiltà dei Grazioli era di recente concessione. Il
capostipite commendatore Vincenzo Grazioli era un tipico rappresentante del “generone” della
Roma papalina, quel ceto di grandi affittuari dei latifondi (che a loro volta subappaltavano), che fin
dal XVI secolo garantiva la liquidità delle classi dominanti cittadine e la tutela degli
approvvigionamenti alimentari, e riusciva in alcuni casi - come avvenne per i Torlonia - ad
integrarsi nella nobiltà storica per via di matrimoni.
Ma il prezzo dell'acquisita nobiltà, nel corso dei discendenti di questa famiglia romana, si palesa nel
1977 con il “sacrificio” di un discendente, Massimiliano Grazioli Lante della Rovere. Egli fu
vittima, come si sa dalla cronaca di quell'anno, di un sequestro finito male da parte della Banda
della Magliana. Guarda caso lo stesso anno della nomina a Cavaliere di Berlusconi! E non basta,
perché i Grazioli pagarono anche il prezzo del sangue dovuto alla Patria con la vita del sottotenente
di vascello Riccardo Grazioli Lante della Rovere, medaglia d'oro al valor militare, caduto ad Homs
(oggi Al Khums), in Libia, il 28 ottobre del 1911 durante la guerra italo-turca. Sul prospetto di
Palazzo Grazioli fu apposta una targa in sua memoria.
Diventare nobili esige un alto prezzo, e questo fa sorgere la domanda fatidica sul conto del Cavalier
Berlusconi sulla corsa del “nobilitato” politico, considerato nel 2012 il sesto uomo più ricco d'Italia
e il 169º più ricco del mondo.
Eletto alla Camera dei Deputati nel marzo 1994, viene confermato nelle successive legislature. Ha
ottenuto quattro incarichi da presidente del Consiglio: il primo nella XII legislatura (1994), due
consecutivi nella XIV (2001-2005 e 2005-2006); ed infine nella XVI (2008-2011). Con 3340 giorni
nella carica di presidente del Consiglio, è il terzo politico italiano per durata complessiva al
governo, il primo dell'Italia repubblicana ed inoltre ha presieduto i due governi più duraturi dalla
proclamazione della Repubblica.
E non mancano i “bastian contrari”, perché Silvio Berlusconi è stato imputato in oltre venti
procedimenti giudiziari, nessuno dei quali al momento si è concluso con una sentenza di condanna
passata in giudicato. Ma sul piano familiare, non mancano altrettanti inciampi da parte di
Berlusconi.
Nel 1964 conobbe Carla Elvira Lucia Dall'Oglio (La Spezia, 1940), che sposò il 6 marzo 1965 e
dalla quale ebbe in seguito i figli: Maria Elvira detta Marina (Milano, 10 agosto 1966[10]) e Pier
Silvio (Milano, 28 aprile 1969). Nel 1980, al Teatro Manzoni di Milano conobbe l'attrice Veronica
Lario, nome d'arte di Miriam Bartolini (Bologna, 1956), intraprendendo subito con lei una relazione
extraconiugale, facendola trasferire a vivere insieme alla madre di lei nella sede operativa della
Fininvest, presso villa Borletti di via Rovani a Milano. Nel 1985 Berlusconi divorziò da Carla
Dall'Oglio e ufficializzò la relazione con Veronica, che sposò con rito civile nel 1990, dopo la
nascita dei figli: Barbara (1984), Eleonora (1986) e Luigi (1988). Il 2 maggio 2009 Veronica Lario
annuncia di voler chiedere la separazione. Nel dicembre 2012 la sentenza di separazione non
consensuale depositata al tribunale di Milano pone fine al matrimonio con la Lario e fissa a 36
milioni di euro annui l'assegno di mantenimento che Berlusconi dovrà versarle.
Sempre nel 2012 si è fidanzato con Francesca Pascale, showgirl napoletana di 28 anni tra le
fondatrici del club “Silvio ci manchi” e candidata alle elezioni provinciali del 2009 (anche se sin dal
2010 aveva dichiarato di avere una nuova compagna, pur non rivelandone l'identità)
Saranno in questa sede due presumibli “bastian contrario”, Maria Elvira e poi Veronica Lario, mi
son detto? Tutto da vedere! Vedremo, infatti che l'indagine astro-geometrica solare in corso non
deluderà quest'attesa confermando il segno dell'austerità coniugale di Veronica Lario nella coppia
Venere-Luna tutt'altro che disponibile a trasgressioni extraconiugali
.
LA DEA GATTO BASTET
Il gatto, lo spirito di Iside
Se è fondata l'ipotesi appena fatta, non meraviglia scoprire la presenza simbolica della donna, sposa
e madre – mettiamo – al palazzo romano, Grazioli. Un simbolo sembra designarla sullo spigolo del
palazzo che affaccia su via della Gatta. Qui è possibile individuare su di un cornicione una gatta
marmorea, in grandezza naturale, proveniente dal Tempio di Iside in Campo Marzio che, aggiunto
in questo restauro, dà il nome alla via.
Il gatto era l'animale più diffuso fin dall'antichità e la sua fama crebbe nel tempo facendolo passare
da animale sacro a vera e propria divinità, il suo culto, che si riferisce alla dea Bastet, si estese ben
oltre i confini dell'antico Egitto.
L'esistenza del culto di questa dea, è ricordato in documenti che risalgono al 3000 a.C, questo felino
fu anche chiamato Bast, Pakhet, Ubastet, Ubasti e nei Testi delle Piramidi è noto come Mafdet,
divinità rappresentata mentre uccide un serpente con i suoi artigli.
I testi più antichi descrivono Bastet come la figlia del Dio del sole Ra, creata insieme alla sua
gemella malvagia la dea Sekhmet, tali documenti raccontano che fu proprio per l'intervento di Ra
che la forza distruttrice di Sekhmet si placò divenendo, insieme a Bastet, l'equilibrio delle forze
della natura.
Seguendo l'influenza greca, Bastet fu paragonava ad Artemide, avendone caratteristiche simili come
la protezione per la famiglia, fu così trasformata da divinità solare a lunare, identificandola come
figlia di Iside ed Osiride. Venne rappresentata con il corpo di donna e la testa di gatto e nella sua
mano sinistra veniva raffigurato spesso un amuleto a forma di occhio detto l'Udjat “occhio di Ra”
avente forti poteri magici, questo talismano veniva riprodotto anche nelle decorazioni all'interno dei
templi e delle case come protezione da malattie, rapine ed infortuni. Tutt'ora se viene portato al
collo si dice che protegga i viaggiatori.
Fu amata così tanto da divenire per gli egiziani la dea protettrice della famiglia, dei bambini, delle
donne, della danza, del sorgere del sole e divinità che forniva la protezione contro le forze maligne e
le malattie.
Testimonianze di templi dedicati al culto della dea gatto si trovano in tutto l'Egitto, ma la città sacra
di Bastet è Bubastis, località vicino all'attuale città di Zagazig, dove il 31 ottobre di ogni anno si
svolgeva un'importante festa in suo onore del quale si trova traccia nel testo dello storico greco
Erodoto (Storie – libro II cap. 60).
http://it.wikipedia.org/wiki/Silvio_Berlusconi
L'ASTRO-GEOMETRIA SOLARE
L'astro-geometria solare, proposta in questo saggio, riguarda il nostro sistema planetario e si
affianca all'astrologia tenendo per buone le stesse correlazioni polari dei pianeti e Sole rispetto alla
Terra, ossia secondo il sistema geocentrico. In più vengono rese attive le distanze dei pianeti
proiettate sul piano equatoriale in modo da concepire possibili geometrie che potranno essere
interpretate al pari degli aspetti e direzioni valutate astrologicamente.
L'astronomia si può considerare in qualche modo figlia dell'astrologia, dato che storicamente le
prime osservazioni del cielo non erano fini a se stesse, fatte per il puro piacere della conoscenza,
com'è appunto tipico dell'osservazione astronomica, ma dedicate invece a cogliere nei moti celesti il
segno di quanto sarebbe potuto accadere in terra e indicazioni sul modo migliore per affrontare gli
eventi.
I primi osservatori del cielo erano dunque astrologi, gente concreta che guardava in alto per cercare
nel cielo uno strumento atto a migliorare, e in certi casi forse anche salvare, la propria vita quaggiù.
Gli astronomi, puri osservatori di un cielo supposto privo di influenze dirette sulla vita delle
persone, studiosi dei moti celesti per puro piacere intellettuale, sarebbero venuti molto tempo dopo,
facendo peraltro tesoro dell'immenso patrimonio di conoscenze accumulato dai loro progenitori
astrologi, che avevano così a lungo studiato e approfondito le geometrie celesti.
Occorre subito precisare un paio di questioni che uniscono e dividono l'astrologia dall'astronomia:
prima di tutto, è opportuno segnalare che quando l'astrologo parla di pianeti include tra questi anche
il Sole e la Luna, che per l'astronomo non sarebbero ovviamente pianeti ma rispettivamente una
stella e un satellite: una semplice questione di terminologia che non cambia in nulla la sostanza
delle cose. Lo stesso vale naturalmente anche per Plutone, recentemente declassato dagli astronomi,
che in Astrologia rimane comunque un pianeta.
Per quanto riguarda la posizione dei pianeti nella sfera celeste: per l'astrologo ciascuno degli astri
occupa in ogni istante una precisa posizione nel cielo in un determinato segno zodiacale, mentre un
astronomo non userebbe i segni zodiacali per indicare la posizione di un pianeta ma più asettiche
coordinate astronomiche. I dodici segni zodiacali basati sulla linea d'Ariete costituiscono comunque
un sistema di coordinate valido come qualsiasi altro, per cui anche in questo caso si tratta
semplicemente di un modo diverso, rispetto alla terminologia astronomica, di denominare la stessa
cosa, ossia la posizione occupata in cielo dai diversi corpi astrali in un istante dato.
Peculiarmente la geometria astrologica considera lo spazio astrologico bidimensionale in quanto
proiettato sull'eclittica, e Geocentrico in quanto l'origine è posta nel pianeta Terra. Le posizioni
degli astri sono individuate da coordinate polari, in cui però il modulo (ossia la distanza dalla Terra)
non ha interesse astrologico e può essere considerato unitario, così che lo spazio si riduce di fatto a
una circonferenza (il cerchio zodiacale), dove la posizione del singolo pianeta è individuata
dall'angolo formato tra la linea che lo unisce alla Terra e la linea d'Ariete.
In modo astronomico, cui si riferisce il mio metodo dell'astro-geometria solare, l'angolo è misurato in ascensione retta (A.R.) in termini di ore, minuti e secondi al posto di gradi sessagesimali di 30 in 30 conforme le 12 costellazioni dell'eclittica. Il piano geometrico operativo comporta la proiezione delle posizioni planetarie risultanti dalle effemeridi geocentriche.
http://www.aton-ra.com/egitto/religione-antico-egitto/37-religione-dei-egitto/163-gatto-egiziano.html 3 http://www.tuttoxme.com/astrologia
EFFEMERIDI DEL TEMA NATALE
DELL'ON SILVIO BERLUSCONI
Tratto sul web da: “Solar System Live by John Walker ”
Solar System: Tue 1936 Sep 29 5:30
4 http://www.fourmilab.ch/solar/solar.html
http://www.fourmilab.ch/cgi-bin/Solar/action?sys=-Sf
6
ASTRO-GEOMETRIA SOLARE DEI PIANETI LENTI
Illustrazione 2: Astro-geometria solare dei pianeti lenti.
Ecco che si ha la prova astro-geometrica solare di una configurazione dei pianeti lenti davvero
straordinaria che sembrano dimostrare tangibilmente la fonte del successo del Cav. Silvio
Berlusconi. I pianeti lenti infatti risultano disposti lungo un ellisse, quello segnato in rosso
nell'illustr. 1. Ma c'è di più perché questo ellisse è speciale giusto per prefigurare, il quadrato
UVZK, circoscritto al cerchio (in verde) di raggio uguale al semiasse inferiore OG (od OH). Questo
quadrato, con gran meraviglia, risulta la giusta quadratura del cerchio (in verde) di raggio uguale al
semiasse maggiore AO (od OB). Non si limita a tanto la magnifica quadratura della circonferenza
planetaria, presentandosi di conseguenza una successiva quadratura, questa volta relativa al pianeta
Terra. Si tratta del secondo ellisse (in rosso) il cui asse maggiore EF è uguale al lato del quadrato
UVZK. Questo ellisse è simile al quello esterno e risulta passante appunto per il pianeta Terra: di
qui si delinea conseguentemente il quadrato QRST raffigurato in giallo, che è la quadratura della
circonferenza di raggio uguale al semiasse NO (od OP).
Il grafico riporta le due direttrici del Sole e della Luna: quella del Sole è in grado di dar forza alla
quadratura della circonferenza del pianeta Terra, attraverso il punto P passante per il punto mediano
del lato del quadrato QRST (coincidente con l'estremo dell'ellisse in tangenza); per contro la stessa
quadratura risulta contrastata dalla direttrice di opposizione della Luna nel punto P'. Questo punto è
assai prossimo al punto nodale d'incontro dell'ellisse maggiore col relativo quadrato UVZK.
Vedremo fra poco quanto sia delicata questa sorta di braccio di ferro fra l'influenza del Sole e quello
della Luna, attraverso il prossimo grafico astro-geometrico solare dei pianeti veloci.
ASTRO-GEOMETRIA DEI PIANETI VELOCI
A differenza di diversi casi di astro-geometria solare da me affrontati per l'indagine sui pianeti
veloci (allo stesso modo dei pianeti lenti appena risolta), questa volta mi cimento nello sperimentare
come griglia di esame, una peculiare geometria di una curva di mia concezione, l'«ovoide a
cipolla». Dapprima ero scettico sul reale potere di questa curva per applicarla alla configurazione
dei pianeti veloci, relativi alle effemeridi dell'on. Silvio Berlusconi, ma poi, avendo trovato il modo
per utilizzarla proficuamente, mi si è aperto l'orizzonte per scoprire la meccanica operativa del
sistema planetario. Insomma, con mia meraviglia – risultati alla mano –, mi sono reso conto che si
trattava di una sorta di macchina cibernetica astrale in cui il timone di regolazione e comando
poteva essere considerato quello nelle mani della coppia Venere-Luna. Altro non dico perché
occorre avere presente il grafico per capire bene ogni cosa. Intanto presento di seguito la
descrizione della geometria dell'«ovoide a cipolla» che ho chiamato «Ovoide Barbella».
L'OVOIDE BARBELLA
L'ovoide Barbella è una curva che ho ideato in seguito alla necessità di trovare l'equazione che
risolve il seguente problema scolastico di geometria proposto dalla professoressa Annarita Ruberto,
amica da tempo, sul suo blog Mate@ticamente e pubblicato sul mio sito ed un altro.
Un campo ha la forma di un cerchio di raggio lungo 100 metri, delimitato da un recinto circolare.
Una capra è legata da una corda ad un paletto, in un punto fisso del recinto. Per impedire alla
capra di diventare troppo grassa, l’agricoltore vuole fare in modo che essa possa raggiungere
soltanto la metà dell’erba del campo. Quanto deve essere lunga la corda?
http://www.webalice.it/gbarbella/geometria_di_una_curva.html
http://lanostramatematica.splinder.com/post/20563490/il-puzzle-della-capra-nel-recinto
http://www.matematicamente.it/il_magazine/numero_11%3A_dicembre_2009/127._l
%11ovoide_a_cipolla_201002106908/
http://www.facebook.com/note.php?note_id=146286749545
9
http://wxmaxima.sourceforge.net/, http://wxmaxima.sourceforge.net.
Non resta ora che servirsi della geometria della curva suddetta per approfondire la supposta relazione con la cipolla. Si potrebbe aggiungere, a prova di questo accostamento, che, dal lato geometrico, la curva deriva dal "progressivo" crescere del bi-segmento circolare all'interno del relativo cerchio, e dall'altro, quello della cipolla, da un corrispondente "crescere" per strati all'interno di essa, come si osserva nell'illustr. 5.
IL REGOLO DELL'OVOIDE BARBELLA ALL'OPERA
L'aspetto Venere-Luna, il segno dell'austerity
La prima cosa che si presenta nell'approccio con la geometria dell'ovoide, per inserirvi il sistema
planetario dei pianeti veloci in questione, è come orientarlo. Si va per tentativi tenendo per base la
giusta collocazione dei due vettori delle distanze planetarie di Venere e Marte. Ma prima occorre
spiegare cosa indica il cerchio, con i diversi bi-segmenti circolari relativi ad aree, in particolare
quella segnata in verde, ossia quella limitata dall'arco ML. Mi sono convinto che l'area del cerchio
(verde), sulla scorta della parabola del «Puzzle della capra nel recinto» che l'ha suggerita, può
essere assimilata al Parlamento del quale l'on. Silvio Berlusconi è stato per tre volte il Premier di
governo dell'Italia. Egli, nei due ultimi governi, con il suo partito PDL in coalizione con quello
della Lega, aveva la maggioranza per governare, giusto la stessa cosa attraverso la posizione del
Sole risultante dall'illustr. 6. Ma si sa dall'astrologia che il Sole rappresenta l'io operativo del
soggetto indagato dall'astrologo. E Mercurio, che non si discosta mai molto dal Sole, è la sua
intelligenza capace di proiettarsi in avanti fino ad assumere un valore elevato in R' della curva dei
valori di qualsiasi area di bi-segmento circolare nel caso in esame.
Come si vede, la giusta disposizione di Venere, dalla quale dipende la natura, che è rappresentata
dal cerchio in verde di diametro OT, risulta delimitata dalla corda TV. Ma anche Marte ha la sua
funzione – diremo cibernetica – che riguarda il potere espresso appunto con vettore forza di
Illustrazione 1: Astro-geometria solare dei pianeti veloci, col metodo dell'ovoide Barbella.
intensità pari ad un bi-segmento circolare relativo al punto Q' dell'ovoide. Si è capito che ogni
vettore planetario deve essere proporzionale alle rispettive distanze planetarie. Per fare questo,
considerando la geometria dell'ovoide in questione come un vero “regolo”, si opera una rotazione
dell'insieme planetario nel modo adeguato. Nel nostro caso, la condizione ideale ha fatto risultare
gli assi orari dell'Ascensione Retta (AR), molto prossimi all'asse longitudinale dell'Ovoide Barbella.
E questo è già un'ottima situazione oroscopica di cui beneficia l'io di Berlusconi.
Questa distribuzione grafica è interessante perché vede un bell'equilibrio della coppia Venere-
Marte, oltre a dare un significativo potere nelle mani dell'io di Berlusconi, giusto per dar valenza
alle meravigliose quadrature delle due circonferenze-ellissi, dei pianeti lenti e della Terra in felice
sincronia. A ragione di questa configurazioni veramente straordinarie, viene da paragonare l'uomo
Berlusconi a l'uomo vitruviano di Leonardo da Vinci. E non a caso la posizione S del Sole, ossia
dell'io di Berlusconi, risulta collocato oltre la linea (verde) della metà area del cerchio (verde) tale
da risultare 1,1 di essa, e così ottenere il consenso planetario in lui.
Viene da pensare se fosse tutta l'area del cerchio anzidetto, quella della Camera di Deputati e/o
Senatori, il Governo avrebbe il 55% dei seggi. Ma è proprio la stessa maggioranza ottenuta col II
Governo del 2001 e col III Governo del 2008! Per contro, una così ambita condizione dell'io di
Berlusconi non è senza una certa contropartita da rispettare, “conditio sine qua non”. Tant'è che col
“regolo” dell'ovoide in questione, si fa strada la considerevole influenza negativa della Luna in
opposizione che coinvolge l'ovoide nel punto L e nel contempo sembra trovare relazione con il
punto V di Venere. Ecco che si rivela il delicato meccanismo cibernetico legato al rapporto Venere-Luna di opposizione. Agire di forza, tramite Marte comporta alterare l'assetto del sistema Venere-Luna austera (Luna in opposizione) rischiando di mandarlo in tilt, ma questo vale anche per il
contrario. Insomma così è stata concepita alla nascita il meccano, molto assimilabile ad una potente
Ferrari, del Cav. Berlusconi che però deve avere la perizia di stare attento allo stato delle gomme. In
modo reale, perciò, a nulla può valere ogni tentativo che non alteri la condizione di Venere –
mettiamo – in relazione alla situazione dei suoi rapporti con la sposa personale. Per capire questo
stato funzionale vale quanto detto sulla dea dell'antico Egitto Bastet che fu amata così tanto da
divenire per gli egiziani la dea protettrice della famiglia, dei bambini, delle donne, della danza, del
sorgere del sole e divinità che forniva la protezione contro le forze maligne e le malattie. Ma è vero
anche a questa dea era associata la terribile e distruttiva gemella, la dea Sekmet, che si palesa
appunto nella coppia Venere-Luna severa di Berlusconi. Essa può influire beneficamente su
Berlusconi solo se è assicurato l'onore familiare nel contesto tradizionale di un corretto ed amabile
sposo in lui. Si tratta appunto di un'inevitabile austerity imposta dal destino a Silvio Berlusconi,
disposto a governare l'Italia come se questa rappresentasse la stessa sua sposa, la signora Miriam
Bartolini, nota col nome d'arte Veronica Lario: la Venere-Luna austera del suo tema natale glielo
imponeva. Ma sappiamo che da un certo momento in poi, i due Berlusconi, sposi dell'Italia e della
Veronica Lario presero ad un tratto due strade diverse, contravvenendo alla loro intima austera
legge lunare. E le conseguenze non si fecero attendere perché entrambe le spose andarono incontro
a infelici regimi di austerità, al contrario del Marte intimo di Berlusconi che si disponeva a infedeli
avventure amorose. Ma non poteva durare a lungo la tensione che ne è derivata, sia in campo
politico che familiare, e così gli avvenimenti precipitarono al punto di dover accettare, da parte di
Berlusconi, la mortificazione del rapporto conviviale con la sposa Italia, quale leader del suo
governo, e con la sposa personale Veronica Lario nel giro dell'inizio e fine del 2012. Oggi il Cav.
Berlusconi si ripropone con una seconda sposa personale, che però non può portare all'altare e né
davanti a un sindaco, per accettare di emendarsi come rinnovato aspirante sposo dell'Italia in panie,
di nuovo come premier del suo governo. Come andrà a finire?
Ma manca poco per il 23 e 24 febbraio 2013 per le elezioni politiche, per sapere se la sposa Italia
accetterà di porgere ancora la sua mano di sposa all'invecchiato Cavaliere...
Brescia, 12 gennaio 2013
Nota:
L'immagine di copertina è stata tratta da “Una storia italiana”, stampato nel marzo 2001
dalla Mondadori Printing S.p.A., in occasione della presentazione del On. Silvio Berlusconi
come candidato premier alle elezioni politiche del 13 maggio 2001.
5 commenti:
Complimenti per l'impresa, cara amica Paola! Originale impaginazione a intreccio di un tutto del blog che si lega armoniosamente e rispettosa, perciò, di un'ecologia così difficile da attuare nel mondo del web. In più, immagino, che la casualità (o acasualità?) di ha molto aiutato... o no?
Grazie per il tuo enorme impegno.
Abbracci, Gaetano
Ho sempre pensato che il Cavaliere sia una persona vincente in ogni campo, anche quando perde. E' un predestinato e come tale tutto è esponenziale verso l'alto, anche la sua autocultura, anche il numero degli amori, dei figli, dei processi, quindi delle udienze, che aprono su di lui o attorno a lui.
Come finirà questa volta a fine febbraio?...con un doppio matrimonio, entrambi vincenti, uno sentimentale (ci si può sposare pure all'estero), l'altro politico. E' di oggi una sua affermazione circa il prossimo presidente della repubblica, Draghi. E questo la dice lunga sulle qualità politiche/finanziarie di Berlusconi.
Intanto, un bel grazie a Gaetano, ha fatto uno studio superlativo, ed a te Paola per altrettanto superlativo lavoro di pubblicazione qui.
Forse non guasta aggiungere una certa didascalia all'immagine iniziale che vede il cavaliere alquanto trasognato in mezzo ai tanti crocus. Ne ha colto uno ma è come desideroso di coglierne altri per gustarne il profumo. Questo scenario - spiego nella nota in fondo al saggio - fu inserito in un dossier per conto di Berlusconi lanciato alla corsa per le elezioni del 2001, da lui vinte come sappiamo.
Colgo questo commento al mio scritto in questione che è stato presentato su fc:
[...] non ho capito come al solito...mi rifiuto di parlare di quest'uomo fotografato in una bella aiuola di crocus...
uno dei significati attribuiti al fiore è quello della passione e dell'amore sensuale... che si sia fatto fotografare di proposito? [...]
La conoscenza dei crocus va molto indietro nel tempo. Ciò è dimostrato dal fatto che persino la Bibbia nel Libro dei Cantici (4:14) vengono citati come piante aromatiche e odorose. Nell'antica Grecia si usavano per farne corone oppure si spargevano nei teatri o nei letti nuziali. Mentre nell'antica Roma si usava ornare le tombe con questo fiore come auspicio per una vita ultraterrena.
Secondo la tradizione popolare ladina, il croco è un fiore di origine divina che vuole ricordare la generosità di un nobile principe.
Mandato dal padre a conoscere la futura sposa, il principe Labino partì con un gran seguito e un ricco tesoro da portare in dono. Strada facendo, però, distribuì tutti i suoi averi ai bisognosi che incontrò, tanto che rimase senza nulla. Allora il suo seguito lo abbandonò e Labino continuò il viaggio da solo, avvolto in un mantello di seta viola foderato di raso bianco. Era la sua ultima ricchezza, ma non esitò a privarsene, quando trovò sulla via un vecchio infreddolito.
Ormai Labino era talmente povero che rinunciò a presentarsi alla promessa sposa. E restò sui monti, ad aiutare un pastore. In inverno il principe si ammalò. Sentendo vicina la fine, chiamò il pastore. Gli chiese di poter dormire per l'eternità in un prato ai margini del bosco e di fare avere al re, suo padre, i fiori che sarebbero sbocciati sulla sua sepoltura. Il pastore poté rispettare solo la prima delle volontà di Labino, perché la neve era ancora alta e nessun fiore riusciva a sbocciare. Una notte, all'uomo apparve in sogno il Signore che gli disse di andare alla tomba, il mattino dopo. E l'indomani, fu grande la meraviglia del pastore nel trovarla coperta da un mantello di teneri fiori violetti che sbucavano dalla neve scintillante.
Un dono di Dio affinché lui potesse esaudire l'ultimo desiderio di Labino.
Gaetano
Caro Gaetano,
il prestigio che il tuo saggio da al mio blog è superiore alla qualità della blogger che sono io.
Sono riuscita a pubblicarlo con un po' di errori, ma alla fine quello che conta è la sostanza e quella rimane tutta.
Chissà se i crochi sono stati voluti da Berlusconi, rimane il fatto che sono inerenti al tuo scritto...Berlusconi spunta dalla terra brulla dei mesi invernali per portare un po' di primavera :)
Caro Cosimo,
sono d'accordo con te, anche se avrei voluto che Silvio tornasse con Veronica, una donna che lo tempera nel suo lato più dionisiaco.
Ciao.
Posta un commento