Nel rammentare "La ginestra" di Leopardi e il mio ritrovato amore per
il giallo, non avevo fatto i conti con la giornata di oggi.
E'
iniziata presto, come al solito a fare dei caffè, oggi 28 dicembre
invece della nebbia si è alzato un bel sole, il giallo dei suoi raggi si
rinfrangeva sulle vetrate del bar sino ad arrivare ai miei occhi.
Pensavo
fra me che oggi sarebbe stata una bella giornata, per essere tale deve
filare liscia, giusta e in armonia e a dire la verità sino alle ore
sedici si è mantenuta tale.
Dovete satere che la simbologia del numero 28 è legata a quella del 10 ( 2+8 =10).
Il 10 ha come significato esoterico la perfezione ma anche l'annullamento di tutte le cose, è l'eterno ricominciare, infatti dopo la bella mezza giornata conclusasi con la passeggiata fra i campi inondati dal sole, smangiucchiando delle succose arance, la giornata è andata in malora ed io ora ho disgusto e nausea di me stessa, sentite un po' cosa è successo.
Sono andata a Ravenna, prima in un grande supermercato, dovevo comprare un tappetino per il bagno, sono andata alla cassa fai da te, c'era un sacco di gente, ho fatto la fila pure lì e quando ho iniziato il pagamento la cassa si è bloccata, è venuta l'assistente, ha messo a posto con la tessera magnetica, e appena ha girato le spalle la cassa si è smagnetizzata, l'addetta è ritornata, io ero imbarazzata, è successo come prima, la commessa velocemente ha ripassato il badge, ha detto:"faccio io, può andare" e io come un salame non ho saputo che fare e me ne sono andata senza pagare, la stima di me stessa è scivolata repentinamente ai piedi.
Sono poi andata in pasticceria dove avevo visto dei certosini ( tipici dolci ferraresi) per regalarne uno alla mia amica...erano finiti.
Sconsolata ho telefonato a due amici ravennati per incontrarci in una sala dove presentano tutti i venerdì i libri e farci così gli auguri di fine Anno e quelli di Natale (anche se già passato).
Durante la presentazione del libro mi sono girata molte volte ma di loro niente, neanche l'ombra e non mi hanno neanche inviato un messaggio...boh io non telefono più, forse sono a loro antipatica, non mi sopportano.
Nel tragitto per ritornare a casa, con l'autobus, mi è squillato il telefono, era mia cugina che era stata in Puglia per le vacanze di Natale e che mi aveva fatto una promessa, quella di portarmi il piatto locale di Bari:"riso, patate e cozze" che è nella mia fantasia da tanto tempo, ebbene mi telefonava per dirmi che si era dimenticata e io che avevo già comprato la bottiglia di vino adatta.
Vado a letto senza cena prima che succeda altro.
immagine di Teoderica
4 commenti:
Mmmmm...riso, patate e cozze.
Si potrebbe pure spedire, é un piatto che tiene bene 3/4 giorni, poi bisogna riscaldarlo a fuoco indiretto, d'inverno poggiando sui termosifoni.
Lo spedisco?.:-)
Per il resto il pomeriggio/sera é stato grigino...ma chi se ne frega, un sorriso e riparti subito. La vita é pure questo, una tantum:-)
Un beso, Paola cara.
Certo Cosimo, potresti spedirmelo tu, visto che abiti a Bari...lo aspetto, spediscilo :), no sei molto gentile,ho già fatto, io non mi abbatto, me lo sono cucinato da sola.
Grazie del pensiero...ciao.
wowow...un piatto tipico pugliese cucinato in Romagna e per di più da una romagnola:-)...
...da assaggiare!
E mi è venuto assai buono.
Ciao
Posta un commento