Dal carnevale a Pirandello, maschera o multi personalità, si potrebbe anche dire.
Forse quando si è molto giovani, si ha voglia di giocare ad essere un' altra persona, ma quando si hanno i miei anni, che potremo definire oltre al cammino di mezza via, l' importante è cercare di essere sè stessi.
Pirandello dice che il nostro spirito consiste di frammenti, più o meno in rapporto tra loro, i quali si possono disgregare e ricomporre. Come se in noi vivessero due persone che agiscono a un tempo, ciascuna per proprio conto, nel medesimo individuo. Pirandello ci dice che siamo, uno, nessuno o centomila, ma per me il geniale scrittore siciliano è troppo malinconico.Io credo che ci sia un solo uno in noi, come le fondamenta di una casa, la quale può cambiare l' arredamento e rimodernarsi, ma la struttura rimane la stessa.
"Carro d'infima classe, quello dei poveri. Nudo. E nessuno m'accompagni, né parenti né amici. Il carro, il cavallo, il cocchiere e basta. Bruciatemi", questo è ciò che chiede Pirandello al suo funerale, mentre io al mio voglio tanti amici, parenti e tutti quelli che vogliono venire e tanta musica , fra cui l' aria della Regina della Notte del Flauto Magico di Mozart, e cibo e vino rosso, e assolutamente non mi piace essere bruciata, mi ricorda troppo l' Olocausto.
Nel mio epitaffio voglio scritto. "Ella amò tanto la vita".
Mi è facile nascondermi e mimetizzarmi e regalarmi così momenti di sosta e riparo, ma la coscienza prude perchè sa che così è un non vivere.
Non mi piace il Carnevale, perchè oggi ogni giorno è un carnevale.
Si incontrano persone, amici e pure parenti, e si sente che stanno fingendo, perchè hanno paura di mostrarsi con le loro paure, hanno paura di farsi vedere ignudi.
Paradossalmente viviamo in una società dove il nudo si usa persino per vendere un' automobile, dove ti giri, giri, vedi poppe ed ombelichi al vento, ma nessuno denuderà l' anima anzi la si nasconde.
Quindi io me ne sto vestita come sento di essere, cerco di togliermi la maschera e non mi lascio demoralizzare da Pirandello.
Pirandello offre scuse a certi politicanti, a cui tutto è permesso perchè l' uomo è debole , l' uomo è di carne.Il camaleontismo opportunista di oggi ha tolto ogni fascino al Carnevale, perchè ogni giorno è carnevale, soprattutto in politica.
immagine: L' uomo è debole di Teoderica
4 commenti:
Le maschere accompagnao le nostre vite, c'è un luogo per indossarle e uno per toglierle. La politica è un palcoscenico di Pupi atto ad intrattenere e le maschere non sono che un arredo divertente.
Post sempre attuale, ovvero evergreen. Sopratutto nel web, il carnevale, per certe persone, è 36500 giorni all'anno. Si ho scritto proprio trentasemilacinquecento, avrei potuto scrivere molto di più.
Buon fine settimana...duevolte p a z z e s c o :-))
Mi sembra tu abbia ragione, ma io non vorrei portarla mai la maschera.
Ciao Mark, grazie della gradita visita.
Anche questo é vero nel web ultimamente si sono infiltrate parecchie maschere.
Ciao Cosimo
Posta un commento