Mi piace chiudere le mie umili analisi su Ravenna Capitale
della Cultura, assai lontane dall’essere esaustive, con una notizia letta non
molto tempo fa. Il patrimonio artistico e culturale di proprietà dello Stato in
Emilia-Romagna vale 16,9 miliardi di euro, 4000 euro per abitante. A dirlo
è la Ragioneria dello Stato, risulta che quasi tutto il patrimonio è costituito
dagli Archivi di Stato. Quello di Bologna, da solo, vale 4,86 miliardi di euro.
Una cifra altissima, per fare un paragone la Pinacoteca bolognese che ospita quadri dei Carracci,
di Guido Reni, del Guercino e di Raffaello, solo per citarne qualcuno è valutata solo 45 milioni di euro. In Romagna abbiamo una
serie di biblioteche eccelse: la Malatestiana a Cesena, la Gambalunga a Rimini,
la Classense a Ravenna e poi chissà quante altre che non conosco con
la loro ricchezza di antichi codici manoscritti, incunaboli, edizioni a stampa
di pregio, autografi, manoscritti musicali, ricchissimi carteggi e chissà
quanto altro. A Ravenna vi è pure l’ Archivio Arcivescovile, raccoglie i documenti della
Diocesi che risale al II secolo, una continuità
documentaria già a partire dalla metà
del V secolo relativa al patrimonio della Chiesa Ravennate testimoniata dai
papiri. L’Archivio ha subito nei secoli molte dispersioni, i papiri, alcuni sono andati perduti, altri sono conservati presso la Biblioteca
Vaticana e in varie biblioteche d'Europa e America. Nonostante ciò l’Archivio
possiede ancora cinque papiri, innumerevoli pergamene, mappe, disegni e manoscritti,
inoltre uno studioso ha scoperto nell’Archivio
un testo poetico risalente al periodo
1170/1220, cioè la prima poesia mai scritta! Vi pare poco? C’è dell’altro. A
Ravenna all’epoca di Teoderico è stato scritto il Codex Argenteus, una Bibbia manoscritta
in lingua gotica, realizzata su pergamena color porpora e scritta con caratteri
in argento ed oro. Il manoscritto è anche noto con il nome di Bibbia d'argento. Oggi è
conservato, dopo varie traversie, in Svezia. Il manoscritto conteneva in
origine 336 fogli, ma solo 187 si sono conservati; dal 2011 l’UNESCO lo ha
inserito nell’Elenco delle Memorie del
Mondo. Sono appassionata d’arte, avrete notato che ho deturpato i monumenti, i
mosaici con la mia “arte”, ma con l’immagine
del Codice d’Argento non ho proprio il coraggio di farlo…la scrittura è la
memoria, è tenere in vita chi c’era prima di noi.
immagine, pagina del Codex Argenteus
2 commenti:
La memoria sul passato e' l'ossigeno del futuro
Chapeau
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