
Ma dai, non
poteva essere che i tanto raffinati francesi, ancora oggi spocchiosi e secondi
solo agli inglesi per ritenersi la quintessenza dello chic, erano ai tempi del
loro maggiore splendore puzzosi e avevano inventato il grattaschiena per
grattarsi lo sporco ma va’, il suo compagno era un cretinetti.
Solo un
cretinetti poteva pensare che la Corte del Re francese non facesse il bagno e
figuriamoci se non lo facevano gli aristocratici certo non lo faceva il
popolino.
La Corte di
Versailles è stata il modello per tutte le abitudini formali della ristorazione
di tutta l’Europa, Le service a la Francaise ovvero il Servizio in stile
francese era considerato l’unico modo civile di cenare: dopo la benedizione di
un religioso e l’immersione delle mani in ciotole di acqua profumata, erano
serviti antipasti, zuppe, piatti principali, e frutta. Le forchette erano già
di uso comune, sebbene Luigi preferisse mangiare con le dita, i coltelli pure
esistevano, anche se il Re Sole non volle più i coltelli a punta sul tavolo da
pranzo, in quanto venivano usati come stuzzicadenti o addirittura come armi. L’etichetta di corte era talmente rigida che
il responsabile di uno dei grandi ricevimenti, tale Vatel, avendo ricevuto
l’incarico, con un preavviso di soli quindici giorni, per un pranzo di
cinquemila persone, non riuscendo ad avere sufficiente pesce per la portata delle
zuppe e con la grande tragedia di non avere le condizioni atmosferiche
ideali per i fuochi artificiali si suicidò.
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