mercoledì 23 settembre 2020

VACANZE ROMANE romanzo a puntate,LXVIII parte


Se il ragionamento della parentela Equi/Volsci vale, allora, deve essere fatto valere anche per la popolazione dei Marsi, così chiamati perché Volsci Marsi, cioè Volsci Guerrieri, i quali, in contrasto con gli i Volsci Equi, usavano risolvere le contese tra confinanti non con il diritto, ma direttamente con azioni militari. 
Lo scontro fra i romani e queste popolazioni italiche si inserisce nel contesto delle lotte fra patrizi e plebei.  
I patrizi godevano della totalità dei diritti politici e civili: pieno accesso alle magistrature, pieni diritti di proprietà e così via, i plebei erano contadini, commercianti, artigiani, la parte produttiva della popolazione, nonostante l’importanza economica e numerica, la plebe era esclusa dalla gran parte dei diritti politici
Mentre sui confini, si intensificava la pressione congiunta di Sabini, Volsci ed Equi all’interno lo scontro tra patriziato e plebe si infiammò, sino a quando non si ebbe il primo sciopero della storia: a un certo punto la plebe abbandonò la città e si ritirò sul Monte Sacro.
A risolvere nel 493 a.C. la pericolosa e lunga ribellione della plebe intervenne Menenio Agrippa, uomo saggio e ponderato, amato anche alla plebe. Menenio si recò su Monte Sacro ed espose  la
famosa parabola del collegamento, nella diversità delle loro funzioni, delle parti del corpo umano: le mani che portano il cibo ( i plebei) alla bocca verso gli organi interni ( i patrizi)che mangiano e trasformano, per far capire che Roma aveva bisogno di tutti nella diversità
della condizione.

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