giovedì 1 aprile 2021

Vacanze romane 92°

 


Cosa aveva capito Betty? Che era ben strano che la Basilica di S. Maria degli Angeli e dei Martiri fosse nata nel 1561 per volontà di Antonio Lo Duca, un sacerdote siciliano devoto al culto degli angeli, dopo circa 500 anni, subisca un intervento, molto suggestivo, dalla luce fascinosa, una cupola di cinque metri di diametro, che si salda all'oculo con quattro globi di acciaio rivestiti in oro zecchino, il cui disegno è simmetrico a quello del pavimento sottostante, di cui riflette la composizione: una serie di anelli concentrici attraversati da linee che convergono verso l’apice e dividono la cupola in otto spicchi colorati con sfumature di grigio azzurro, viola, lilla e rosa… dunque dopo 500 anni  Narcissus Quagliata crea questa meravigliosa cupola, cosa c’è di strano? Quagliata è americano, emigrato a 19 anni a San Francisco da Roma, dove ha studiato con Giorgio de Chirico, ma è di origine siciliana come il pio Antonio Lo Duca che volle fortissimamente la Basilica. Queste coincidenze attraggono Betty come una falena alla luce, doveva ricordarsi di andare a ricercare qualcosa sul sacerdote siciliano e il perché della sua devozione agli angeli (Betty non lo sa ancora ma gli angeli entrano prepotentemente nella sua storia sia quelli classici: Michele, Gabriele, Uriele e Raffaele ,sia un’ipotetica Società Angelica che si scontrerebbe col Priorato di Sion in un complotto che inizia dalla prima crociata o forse anche prima, ma questa è un’altra storia) Il lavoro di Narcissus ha incontrato il favore di un critico come Maurizio Calvesi, che sostiene: “E’ bene evitare interventi moderni nell’antico, ma questo è un caso tutto particolare e la scelta di un artista che, tra i viventi, è anche tecnicamente il numero uno nel mondo per il trattamento delle vetrate appare indubbiamente felice”, e continua…  


immagine: Cupola di Narcissus Quagliata - Santa Maria degli Angeli

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