Oscillo come una campana che suona a morto. Stamattina mi
sentivo meglio, ho fatto gli esercizi col flauto traverso e siccome sono andati
piuttosto bene mi sono sentita ancora meglio, ma ora e cioè stasera alle 21:55
mentre sto scrivendo queste sto male, mi sento un insetto e ho nello stomaco dei
sassi o meglio delle formiche che vanno su e giù e mi creano ansia, quasi del
panico. Cosa è successo? Cerco di spiegarlo, ma prima voglio confessarvi che lo
stato di malessere mi crea un ulteriore malessere, perché piango su me stessa
guardo gli altri e li trovo felici o perlomeno che stanno meglio di me, è la
prima volta che mi capita questa cosa, le altre volte che stavo male guardavo
chi stava peggio di me e così mi dicevo – smettila di frignare che c’è chi sta peggio
di te- oggi invece, secondo il mio sentire, tutti stanno meglio di me e non è
vero questo: «Posso paragonarmi alle donne afgane? Posso paragonarmi con due
che in moto si sono schiantati con un’auto e sono morti? Ora vi scrivo cosa è
stato che mi ha demoralizzato. Dopo gli esercizi col flauto, ho preparato il
pranzo, poi dopo mangiato sono andata al bar a prendere il caffè e a leggere il
giornale e poi sono andata al mare in bici, perché era una splendida giornata
di sole, quindi di cosa mi lamento? Ora ve lo dico. Sono andata a fare la spesa
e non ho preso ciò che volevo, avevo paura di spendere i soldi, come se non
meritassi niente di buono. Questa paura da dove è venuta? Se ho avuto negli
anni passati dei periodi di ristrettezza ora non ne ho. Una nuova paura, come
non bastassero le altre. Questa nuova paura, questa specie di tirchieria,
questo dolore nello spendere i soldi, tra l’altro per il necessario per del
cibo, significa che l’apparente sollievo che ho sentito questa mattina non era
veritiero anzi vuol dire che sono schiava di paure che aumentano di giorno in
giorno
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