domenica 1 ottobre 2023

CON GLI OCCHI, CON LE MANI, CON IL CUORE (la fotografa, la pittrice, il poeta) di Annamaria Antonelli Paola Tassinari Vito Coviello

Recensioni 

Mario Lorenzini Redazione giornale online Giovani del 2000 (www.gio2000.it) “CON GLI OCCHI, CON LE MANI, CON IL CUORE”. È il titolo dell’ennesimo libro dello scrittore materano non vedente Vito Coviello. È altresì il modo con cui Vito raggiunge la sua massima espressività, amplificata in quest’opera collaborativa. La sua visione oltre il naturale, gli ha permesso qui di raggiungere forse l’apice della sua “comunicazione trasversale”; il lettore apprenderà un nuovo modo di incanalare foto, sensazioni visive. Imparerà a far permanere quei ricordi con profonda 22 incisività perché raccontati in una chiave totalmente diversa e inaspettata per chi soltanto vede distrattamente un’immagine. Mario Lorenzini

Dott.ssa Rossella Montemurro Direttore Responsabile della testata giornalistica online Tutto H24 (www.tuttoh24.info) Tre sensibilitàdiverse accomunate dall’amore per l’Arte, l’Arte nelle sue forme molteplici. Sono una fotografa, una pittrice e un poeta - Annamaria Antonelli, Paola Tassinari e Vito Coviello - gli autori di “CON GLI OCCHI, CON LE MANI, CON IL CUORE”, una pubblicazione decisamente sui generis perché nata da un mix delle loro opere. L’Arte è filo conduttore e, nello stesso tempo, il trait d’union tra loro, amici virtuali. I versi del poeta-scrittore Coviello diventano la traccia per l’obiettivo e i pennelli della Antonelli e della Tassinari: si intersecano, si fondono, si completano offrendo al lettore 24 un’esperienza unica. E se le parole di Coviello, cieco da 21 anni, accompagnano in un universo dai colori incredibilmente vividi in cui le sensazioni sono protagoniste, le foto e le opere delle co-autrici sono da interpretare con gli occhi del cuore. Rossella Montemurro

Pasquale Doria Giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno e Consigliere Comune di Matera Conosco Vito da molti anni, ormai. Allora eravamo giovani. La corsa pazza tra lavoro, famiglia e impegni di ogni tipo ci ha presto gettato nella trincea del quotidiano, dove è facile allentare le relazioni amicali. Poi, a un certo punto, tramite i social media, è rientrato nel raggio del mio radar personale, quello di cronista. Vito ha iniziato a scrivere. Come ha evidenziato in più occasioni, ha trovato la terapia giusta per comunicare con il mondo: la scrittura. Sono stato ben lieto, perché vivo da decenni di scrittura e, quindi, l'ho incoraggiato ad andare avanti, a non mollare, notando una maturazione lontana dagli anni spensierati giovanili. In particolare, mi ha colpito la paziente tenacia 26 che lo sostiene, alla stregua di un monaco zen. A questa caratteristica non possono non scorgere un certo coraggio nell'affrontare i frangenti della vita che hanno forgiato il suo animo nell'acciaio di un vero guerriero. Eppure, leggendo le sue parole si avverte che qualcosa è rimasto di quegli anni lontani, la freschezza giovanile di un'immaginazione che ha conservato l'entusiasmo e la spontaneità di un bambino. Complimenti Vito, adesso sei una persona nota, hai guadagnato un discreto successo. Non solo per quello che hai fatto per te stesso ma, più che altro, per il messaggio che hai lanciato con il tuo esempio e quindi, per quello che continui a fare per gli altri. Pasquale Doria
 

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