Questa è l' ultima puntata,lo svelamento del vero Graal,c'è solo un' immagine il cui titolo è : MATERNITA'. Qualche spiegazione è dovuta. IN...FINE sta a significare l' inizio e la fine, il ciclo della vita. In Maternità il punto rappresenta il bambino, la prima ellissi è la madre, l' ellissi esterna è il padre , quest' ultimo abbraccia la donna che porta la nuova vita, l' uomo quindi ha il compito di proteggere...la donna anche da sè stessa. Aspetto i vostri commenti...grazie di avermi seguito sino qui.
Dunque sarai impaziente di sentire la mia versione sul tuo disegno che hai anche spiegato, poiché hai completato le 37 puntate. Ed eccoti puntuale queste sintetiche mie povere cose. Giusto in concomitanza questa mattina ho completato un saggio molto corposo... sull'arte naturalmente. Ma era da diverso tempo che era in gestazione... come lo svolgersi delle tue 37 puntate. Il numero delle pagine aumentavano e diminuivano di volta in volta... finché oggi ne sono bastate 37 (non che l'abbia fatto di proposito)!
Il lavoro si può dividere con tre circoli (o ellissi, non ha importanza, tanto per riferirmi al tuo disegno): - Quello più grande è il dipinto "Sacrificio pagano" di Benvenuti Tisi detto il Garofalo, oggetto della trattazione del saggio suddetto. - L'altro ellisse (interno) riguarda lo svolgimento del tema del dipinto che ha per titolo "Sacrificio pagano di Garofalo" e per sottotitolo "Triplofonia dell'irrazionalità". La triplofonia è un modo di essere della polifonia musicale: da due suoni si estrinseca un terzo suono. L'irrazionalità si riferisce alla geometria dell'ipotenusa del triangolo rettangolo a lati uguali. Si tratta della radice quadrata di due. Il suono è creatore di ogni cosa giusto il riferimento al Logos, al Verbo, a Cristo, ma è anche all'opinione di molti scienziati, il suono è fondamentale per la vita. - Il punto al centro è l'occhio del capro del sacrificio che Garofalo ha posto su un'ara sacrificale dell'opera pittorica in discussione. È un occhio speciale e occorre che si "sacrifichi" perché "nasca" (o risorga) l'occhio della purezza nell'uomo. Egli deve poter vedere la storia del mondo e non dolersene se con i due occhi, in disaccordo fra loro, la vedono come un mattatoi, al limite interi popoli messi a morte in modo ignobile.
Buon mattino, dunque, cara Paola e se confidi su una benefica sintonia con me, ma anche con gli altri amici che ti hanno seguito sin qui, hai fatto ciò che non riuscivi a fare e ti dolevi. Hai tradotto un'idea sublime con la geometria e non tanto con le parole.
Ho acceso il computer, sperando ci fosse almeno un commento...e chi ci trovo ? Grazie Gaetano di avere commentato l' ultima puntata, in cui volevo dire talmente tante cose che ho preferito un disegno perchè mi sembrava più chiaro il concetto. Deve essere molto interessante il tuo nuovo saggio( sono andata al tuo sito ma non l' ho visto ancora pubblicato) e aspetto di leggerlo. Sono lusingata di andare in sintonia con te, io che sono una "casinara" che si butta a fare tutto senza sapere fare niente. Però ci tengo a dire le mie convinzioni e davvero credo che le donne siano autolesioniste e purtroppo gli uomini se ne approfittano invece di proteggerle. La triplofonia( ma davvero il Trisi gli aveva dato questo sottotitolo ?) è un modo di essere della polifonia musicale: da due suoni si estrinseca un terzo suono( una specie di maternità). L'irrazionalità si riferisce alla geometria dell'ipotenusa del triangolo rettangolo a lati uguali. Si tratta della radice quadrata di due( un' altra maternità). Quando un qualcosa ha senso, si sviluppa in armonia, quest' ultima si può sviluppare in geometria, in matematica, in poesia e in musica ovvero con le arti astratte...chissà se mi comprendi, sono così caotica. Hai tradotto un'idea sublime con la geometria e non tanto con le parole...questa frase me la tengo vicino al cuore come premio. I viaggi sono finiti...un po' mi dispiace,ma l' importante è che non perda gli amici di... penna. Ciao Gaetano e buona giornata, anche se le previsioni meteo hanno messo acqua dappertutto, tu non farti abbattere da un po' d' acqua.
Aggiungo di volata una rettifica della tua supposizione sul dipinto "Sacrificio pagano" di Benvenuto Thisi noto come Garofalo (suo paese nativo in realtà Garofolo). Il sottotitolo, "Triplofonia dell'irrazionalità", che ho aggiunto io, è solo una mia deduzione a fronte dello sviluppo del commento del dipinto di Garofalo.
Stasera forse potrai leggere il saggio sul mio sito.
...infatti immaginavo, ma sono anche abituata a scoprire negli artisti delle cose sorprendenti...a te dunque il merito della " Triplofonia dell' irrazionalità", non ti nascondo che sono molto colpita da ciò, quindi aspetto il tuo saggio. Ciao.
Cara Paola, la fine mi è piaciuta. Davvero molto. E ti dico perchè. Nel tuo racconto sei andata di qua e di là, hai cercato, con la lucerna, umilmente, hai provato a trovare, hai sondato, hai scandagliato... Hai viaggiato cercando questo Graal. Un centro. Un fulcro. Un principio. Una Verità.
Grande obiettivo. Forse il più grande che un essere umano si può dare.
In generale le risposte sono fallaci. La ricchezza sta nelle domande, è vero. Ma le risposte spesso sono banali, ovvie, scontate.
Tu hai chiesto: ma dov'è l'unica Verità, l'incontrovertibile, quella che è l'Assoluto, che non si può smentire, rivolgere in Falso ? Filosofi, da millenni si pongono la domanda. Filosofi, scienziati, pensatori provano a rispondere. Spesso invano.
Tu hai dato una risposta nient'affatto scontato, non ovvia, non banale. Profonda. NOn so se sia la Verità. L'Assoluto. Non lo so. Ma Paola cara, il tuo centro, la Maternità - mi scusi se io la ribattezzo "la vita" - è davvero uno dei punti focali. Un Centro. Una Verità. Un Assoluto.
Vedi quante maiuscole ho adoperato? Le maiuscole nascondono anche l'inganno, il rischio di sbagliare. Ma il "tuo" centro, quel Centro, la Maternità, la Vita, il Miracolo, è ineludibile. Niente altro è certo. La Vita, invece, quella si, nessuno, neanche il relativismo dei filosofi, il pensiero debole, possono meterla in discussione, revocsarla in dubbio.
Ma come tutte le cose umane anche quella ha il suo limite, il suo confine. Ma noi, Paola mia carissima, noi che cerchiamo con la lenterna, con la lucerna, con il lumicino, un barlume di verità, a questo Centro meraviglioso ci leghiamo come all'unica certezza possibile. Siamo vivi. Siamo. Altro non sappiamo. Ma non è già moltissimo? Oggi, intorno a noi, quanti sarebbero coscienti di questa Verità?
Il tuo segno minimale, essenziale, necessario, molto più delle mie parole, sovrabbondanti, descrive tutto questo.
Caro Piero, grazie, grazie per avermi seguito nel viaggio, grazie per questo tuo commento,che è tale e quale me lo aspettavo, perchè credo di aver capito quanto per te sia importante tuo figlio, quanto il ruolo di padre sia tale a quello della madre, il relativismo della tecnica non toglie il fondamento della vita che è dato dall' unione di un uomo e di una donna. Se mi volto indietro l' unica cosa importante a cui non rinuncerei è il figlio, e se a volte ho qualche rimbrotto con mio marito, non posso dimenticare che solo con lui poteva nascere nostro figlio, con un altro sarebbe stata un' altra vita...sì caro Piero hai compreso il mio viaggio, io ho trovato il mio senso della vita nella maternità, tu chiamala vita ...è lo stesso amore. Un bacio ed un abbraccio tondo come il mondo.
PS sai che il mio triplo cerchio minimale mi piace, ne farò un quadro da appendere nel mio salotto.
Cara "mamma" Paola, sai anche che con la "Madre", la prima madre, è nato anche il figlio del sacrificio, il "Primogenito". Non sei tu la prima, ma concependola in te risali a Lei. Ecco che l'umanità, attraverso di te e tante altre madri come te, si rimodella e nel "Graal" si riattiva la fiamma. L'umanità ha assoluto bisogno di sacerdotesse disposte a tanto.
Gaetano il commento lo pubblico sul blog, grazie perchè sintetizzi con " fiamma" il più bel complimento che una donna possa avere, grazie a nome mio e di tutte quelle donne che non dimenticano, anzi amano la tradizione, e sono la fiamma per la loro famiglia, una fiamma che sa scaldare il cuore. Ciao.
PS Non perdete l' ultimo saggio di Gaetano sull' arte del Garofalo, sono certa che ci stupirà con la triplofania dell' irrazionalità. Andate a questo link: http://www.webalice.it/gbarbella/garofalo.html, e buona lettura.
11 commenti:
Questa è l' ultima puntata,lo svelamento del vero Graal,c'è solo un' immagine il cui titolo è : MATERNITA'.
Qualche spiegazione è dovuta.
IN...FINE sta a significare l' inizio e la fine, il ciclo della vita.
In Maternità il punto rappresenta il bambino, la prima ellissi è la madre, l' ellissi esterna è il padre , quest' ultimo abbraccia la donna che porta la nuova vita, l' uomo quindi ha il compito di proteggere...la donna anche da sè stessa.
Aspetto i vostri commenti...grazie di avermi seguito sino qui.
Dunque sarai impaziente di sentire la mia versione sul tuo disegno che hai anche spiegato, poiché hai completato le 37 puntate.
Ed eccoti puntuale queste sintetiche mie povere cose.
Giusto in concomitanza questa mattina ho completato un saggio molto corposo... sull'arte naturalmente. Ma era da diverso tempo che era in gestazione... come lo svolgersi delle tue 37 puntate. Il numero delle pagine aumentavano e diminuivano di volta in volta... finché oggi ne sono bastate 37 (non che l'abbia fatto di proposito)!
Il lavoro si può dividere con tre circoli (o ellissi, non ha importanza, tanto per riferirmi al tuo disegno):
- Quello più grande è il dipinto "Sacrificio pagano" di Benvenuti Tisi detto il Garofalo, oggetto della trattazione del saggio suddetto.
- L'altro ellisse (interno) riguarda lo svolgimento del tema del dipinto che ha per titolo "Sacrificio pagano di Garofalo" e per sottotitolo "Triplofonia dell'irrazionalità". La triplofonia è un modo di essere della polifonia musicale: da due suoni si estrinseca un terzo suono. L'irrazionalità si riferisce alla geometria dell'ipotenusa del triangolo rettangolo a lati uguali. Si tratta della radice quadrata di due.
Il suono è creatore di ogni cosa giusto il riferimento al Logos, al Verbo, a Cristo, ma è anche all'opinione di molti scienziati, il suono è fondamentale per la vita.
- Il punto al centro è l'occhio del capro del sacrificio che Garofalo ha posto su un'ara sacrificale dell'opera pittorica in discussione. È un occhio speciale e occorre che si "sacrifichi" perché "nasca" (o risorga) l'occhio della purezza nell'uomo. Egli deve poter vedere la storia del mondo e non dolersene se con i due occhi, in disaccordo fra loro, la vedono come un mattatoi, al limite interi popoli messi a morte in modo ignobile.
Buon mattino, dunque, cara Paola e se confidi su una benefica sintonia con me, ma anche con gli altri amici che ti hanno seguito sin qui, hai fatto ciò che non riuscivi a fare e ti dolevi. Hai tradotto un'idea sublime con la geometria e non tanto con le parole.
Gaetano
Ho acceso il computer, sperando ci fosse almeno un commento...e chi ci trovo ?
Grazie Gaetano di avere commentato l' ultima puntata, in cui volevo dire talmente tante cose che ho preferito un disegno perchè mi sembrava più chiaro il concetto. Deve essere molto interessante il tuo nuovo saggio( sono andata al tuo sito ma non l' ho visto ancora pubblicato) e aspetto di leggerlo.
Sono lusingata di andare in sintonia con te, io che sono una "casinara" che si butta a fare tutto senza sapere fare niente.
Però ci tengo a dire le mie convinzioni e davvero credo che le donne siano autolesioniste e purtroppo gli uomini se ne approfittano invece di proteggerle.
La triplofonia( ma davvero il Trisi gli aveva dato questo sottotitolo ?) è un modo di essere della polifonia musicale: da due suoni si estrinseca un terzo suono( una specie di maternità). L'irrazionalità si riferisce alla geometria dell'ipotenusa del triangolo rettangolo a lati uguali. Si tratta della radice quadrata di due( un' altra maternità).
Quando un qualcosa ha senso, si sviluppa in armonia, quest' ultima si può sviluppare in geometria, in matematica, in poesia e in musica ovvero con le arti astratte...chissà se mi comprendi, sono così caotica.
Hai tradotto un'idea sublime con la geometria e non tanto con le parole...questa frase me la tengo vicino al cuore come premio.
I viaggi sono finiti...un po' mi dispiace,ma l' importante è che non perda gli amici di... penna.
Ciao Gaetano e buona giornata, anche se le previsioni meteo hanno messo acqua dappertutto, tu non farti abbattere da un po' d' acqua.
Aggiungo di volata una rettifica della tua supposizione sul dipinto "Sacrificio pagano" di Benvenuto Thisi noto come Garofalo (suo paese nativo in realtà Garofolo).
Il sottotitolo, "Triplofonia dell'irrazionalità", che ho aggiunto io, è solo una mia deduzione a fronte dello sviluppo del commento del dipinto di Garofalo.
Stasera forse potrai leggere il saggio sul mio sito.
Gaetano
...infatti immaginavo, ma sono anche abituata a scoprire negli artisti delle cose sorprendenti...a te dunque il merito della " Triplofonia dell' irrazionalità", non ti nascondo che sono molto colpita da ciò, quindi aspetto il tuo saggio.
Ciao.
Cara Paola, la fine mi è piaciuta. Davvero molto.
E ti dico perchè.
Nel tuo racconto sei andata di qua e di là, hai cercato, con la lucerna, umilmente, hai provato a trovare, hai sondato, hai scandagliato...
Hai viaggiato cercando questo Graal.
Un centro.
Un fulcro.
Un principio.
Una Verità.
Grande obiettivo.
Forse il più grande che un essere umano si può dare.
In generale le risposte sono fallaci.
La ricchezza sta nelle domande, è vero. Ma le risposte spesso sono banali, ovvie, scontate.
Tu hai chiesto: ma dov'è l'unica Verità, l'incontrovertibile, quella che è l'Assoluto, che non si può smentire, rivolgere in Falso ?
Filosofi, da millenni si pongono la domanda.
Filosofi, scienziati, pensatori provano a rispondere.
Spesso invano.
Tu hai dato una risposta nient'affatto scontato, non ovvia, non banale.
Profonda.
NOn so se sia la Verità. L'Assoluto.
Non lo so.
Ma Paola cara, il tuo centro, la Maternità - mi scusi se io la ribattezzo "la vita" - è davvero uno dei punti focali.
Un Centro.
Una Verità.
Un Assoluto.
Vedi quante maiuscole ho adoperato?
Le maiuscole nascondono anche l'inganno, il rischio di sbagliare.
Ma il "tuo" centro, quel Centro, la Maternità, la Vita, il Miracolo, è ineludibile.
Niente altro è certo.
La Vita, invece, quella si, nessuno, neanche il relativismo dei filosofi, il pensiero debole, possono meterla in discussione, revocsarla in dubbio.
Ma come tutte le cose umane anche quella ha il suo limite, il suo confine.
Ma noi, Paola mia carissima, noi che cerchiamo con la lenterna, con la lucerna, con il lumicino, un barlume di verità, a questo Centro meraviglioso ci leghiamo come all'unica certezza possibile.
Siamo vivi.
Siamo.
Altro non sappiamo.
Ma non è già moltissimo?
Oggi, intorno a noi, quanti sarebbero coscienti di questa Verità?
Il tuo segno minimale, essenziale, necessario, molto più delle mie parole, sovrabbondanti, descrive tutto questo.
Un abbraccio e un bacio.
Al prossimo viaggio.
Caro Piero,
grazie, grazie per avermi seguito nel viaggio, grazie per questo tuo commento,che è tale e quale me lo aspettavo, perchè credo di aver capito quanto per te sia importante tuo figlio, quanto il ruolo di padre sia tale a quello della madre, il relativismo della tecnica non toglie il fondamento della vita che è dato dall' unione di un uomo e di una donna.
Se mi volto indietro l' unica cosa importante a cui non rinuncerei è il figlio, e se a volte ho qualche rimbrotto con mio marito, non posso dimenticare che solo con lui poteva nascere nostro figlio, con un altro sarebbe stata un' altra vita...sì caro Piero hai compreso il mio viaggio, io ho trovato il mio senso della vita nella maternità, tu chiamala vita ...è lo stesso amore.
Un bacio ed un abbraccio tondo come il mondo.
PS sai che il mio triplo cerchio minimale mi piace, ne farò un quadro da appendere nel mio salotto.
lieto fine ?
...sì Antonio lieto fine, un inno per la coppia che unita va avanti perchè vuole costruire e non demolire.
Ciao.
Gaetano Barbella ha detto...
Cara "mamma" Paola, sai anche che con la "Madre", la prima madre, è nato anche il figlio del sacrificio, il "Primogenito". Non sei tu la prima, ma concependola in te risali a Lei. Ecco che l'umanità, attraverso di te e tante altre madri come te, si rimodella e nel "Graal" si riattiva la fiamma. L'umanità ha assoluto bisogno di sacerdotesse disposte a tanto.
Gaetano il commento lo pubblico sul blog, grazie perchè sintetizzi con " fiamma" il più bel complimento che una donna possa avere, grazie a nome mio e di tutte quelle donne che non dimenticano, anzi amano la tradizione, e sono la fiamma per la loro famiglia, una fiamma che sa scaldare il cuore.
Ciao.
PS Non perdete l' ultimo saggio di Gaetano sull' arte del Garofalo, sono certa che ci stupirà con la triplofania dell' irrazionalità.
Andate a questo link: http://www.webalice.it/gbarbella/garofalo.html, e buona lettura.
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