Amicizia
Non posso darti soluzioni per tutti i problema della vita
Non ho risposte per i tuoi dubbi o timori, però posso ascoltarli e dividerli con te
Non posso cambiare né il tuo passato né il tuo futuro Però quando serve starò vicino a te
Non posso evitarti di precipitare, solamente posso offrirti la mia mano perché ti sostenga
e non cadi La tua allegria, il tuo successo e il tuo trionfo non sono i miei
Però gioisco sinceramente quando ti vedo felice
Non giudico le decisioni che prendi nella vita
Mi limito ad appoggiarti a stimolarti e aiutarti se me lo chiedi
Non posso tracciare limiti dentro i quali devi muoverti,
Però posso offrirti lo spazio necessario per crescere
Non posso evitare la tua sofferenza, quando qualche pena ti tocca il cuore
Però posso piangere con te e raccogliere i pezzi per rimetterlo a nuovo.
Non posso dirti né cosa sei né cosa devi essere
Solamente posso volerti come sei ed essere tua amica.
In questo giorno pensavo a qualcuno che mi fosse amico in quel momento sei apparso tu...
Non sei né sopra né sotto né in mezzo non sei né in testa né alla fine della lista
Non sei ne il numero 1 né il numero finale e tanto meno ho la pretesa
di essere il 1° il 2° o il 3° della tua lista
Basta che mi vuoi come amica
NON SONO GRAN COSA,
PERO’ SONO TUTTO QUELLO CHE POSSO ESSERE
Jorges Luis Borges
A. de Saint Expèry nel Piccolo Principe scrive che gli uomini comprano tutto al mercato e siccome non esistono mercati di amici, gli uomini non hanno più amici.
A me è capitato di trovare nel web il mercato dove si trovano gli amici, cari frequentatori del mio blog la poesia è tutta per voi, io non sono gran cosa, però sono tutto quello che posso essere.
Grazie.
immagine di Teoderica
10 commenti:
non scriva baggianate ma parli di lei, è la cosa migliore
Brava Teo, questa sì che é una poesia regalata. Buon ferragosto, e comunque buon tutto, de core.
Caro Anonimo,
dal tono ironico ed impertinente già mi piaci molto...io parlo sempre di me anche solamente scegliendo gli scritti degli altri, copiare è sbagliato rubare è grande almeno così diceva Picasso che è stato il più grande "scopiazzatore" della storia.
Io scrivo baggianate, sono una baggianata e la vita è una baggianata...almeno per chi come me è un boh.
Piacere di averti conosciuto, sarei felice tu uscissi dall' anonimato.
Ciao e buon Ferragosto.
Caro Soffio di Modena, buon Ferragosto e nel tuo mondo agricolo già ti trovo somigliante ad un re e precisamente a Luigi Filippo , rappresentato costantemente con il volto a forma di pera da Daumier.
Ciao.
Carissima Paola, ciaooo...
.....qgrazie per gli auguri di ferragosto!!!...
questo post si unisce bene a quello che lo precede. L'amicizia è un'altra forma di amore, quindi anche di rispetto. Il web è come il mare ci sono pesci grossi, pesci piccol. Ci sono pure le sardelle e i gioiosi delfini. Io appartengo a questa razza e seguendoti da tempo, posso permettermi di dire che anche tu appartieni alla razza pregiata delle sardelle. Sardelle sinonimo di umiltà, trasparenza e sincerità.
Tornando al ferragosto, chissà come sarà stato il tuo, ad iniziare dalla sera di ferragosto.
Immagino le stelle lassù, i fuochi sul mare, anche nel mare dei pensieri e del cuore.
Immagino persino una notte di ferragosto speciale.
Forse ho immaginato troppo?
Di certo mi sono rifatto alla mia sera di ferragosto: u n i c a in tutti i sensi!!!
Un fortissimo abbraccio di collina al mare.
Un beso d'oro.
Jorge Luis Borges
Narratore, poeta e saggista, è famoso sia per i suoi racconti fantastici, in cui ha saputo coniugare idee filosofiche e metafisiche con i classici temi del fantastico (quali: il doppio, le realtà parallele del sogno, i libri misteriosi e magici, gli slittamenti temporali), sia per la sua più ampia produzione poetica.
Oggi l'aggettivo «borgesiano» definisce una concezione della vita come storia (fiction), come menzogna, come opera contraffatta spacciata per veritiera (come nelle sue famose recensioni di libri immaginari).
«Borgesiano» attraverso la sua poesia «Amicizia», che tu ci proponi oggi, festività cosiddetta di "Ferragosto", è davvero azzeccato per l'ambiguità di questa festa, appesantita oggi dalla catastrofica situazione economica del nostro paese. Si salverà l'amicizia a causa di ciò? O è della razza "borgesiana"?
Da un lato la parola Ferragosto deriva dal latino, Feriae Augusti, la festa pagana, introdotta in onore dell'imperatore romano Augusto, con cui, dal primo giorno del mese di agosto si celebrava la raccolta dei cereali.
Le Feriae Augusti si dipanavano tra riti collettivi e banchetti, bevute ed eccessi sessuali, a cui tutti potevano partecipare, comprese schiavi e serve.
Mentre dall'altro lato, queste festività, che erano così radicate nel popolo, indusse la Chiesa a cristianizzarle, piuttosto che provare a sradicarla. Così, nel secolo VI, le Feriae Augusti vennero assorbite e trasformate nella celebrazione dell’Assunzione in cielo di Maria Vergine che, terminata la sua vita terrena, fu elevata alla gloria celeste con l’anima e con il corpo.
Ciao Paola e buona serata di ferragosto,
Gaetano
Ciao Cosimo,
mi è piaciuto molto il tuo paragonare il web al mare, una metafora veramente poetica.
La mia sera di ferragosto è stata magica, io dico magico quando si realizza qualcosa più bello di un sogno.
Ciao Cosimo piccola sardella gioiosa dei mari del sud.
Mio carissimo Gaetano, sei uscito dall' antro dove ti eri nascosto, era tanto che non ti sentivo e mi mancavi.Grazie per i tuoi approfondimenti che mi hanno fatto pensare che in fondo tutte le feste sono ambigue e forse è per questo che piacciono tanto.
Ciao e per te ...non sono gran cosa ma ti sono amica sincera e affine.
NO, è MEGLIO CHE RESTI ANONIMO, del resto sono anche veneziano, quindi...complimenti per il suo blog ma lo ripeto, parli di lei, non si nasconda come me, macerato dai dubbi e ingobbito (purchè giovane) dal peso degli anni
Gentile Anonimo veneziano...spero Lei non sia così triste come l' Anonimo suddetto o come Venezia...io non sono più tanto giovane ed ho notato che col passare degli anni i miei dubbi aumentano, sono un dubbio vivente anzi a volte mi chiedo se vivo o sono il burattino di qualcuno o qualcosa che non so. Venezia nel 1400 ha conquistato Ravenna e l' ha dominata per circa 100 anni, qui ha lasciato la sua impronta, qui ha portato un po' di filigrana esterna perchè Ravenna è forse come la morte severa e scura dal di fuori luminosa dal di dentro.
Anonimo resta anonimo, ma se torni posso darti del tu?
Ciao ed un sorriso luminoso for you.
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