“ Drin, driin…”
“ Pronto chi parla?”
“ Ciao, non ti dico chi sono, se vuoi scoprirlo, vieni domani alle diciotto a S. Apollinare in Classe, ci troviamo davanti all’ abside, sappi solo che eri e sei nei miei pensieri.”
“ Ma chi sei, stai scherzando? Comunque io non vengo a nessun appuntamento.”
Clic.
Claudia ha buttato giù la cornetta del telefono, interrompendo brusca la conversazione, ma il filo dei pensieri non si è interrotto, anzi più passano i minuti più la curiosità si accende.
Chi era al telefono?
La voce le ricorda qualcosa di lontano, disperso nella nebbia del tempo.
Meglio uscire a fare una passeggiata, perché non andare proprio alla basilica di S. Apollinare ad immergersi nell’ ombra luminosa dei suoi antichi mosaici?
Detto e fatto, una doccia veloce, una buona dose di crema per il corpo, un fresco abito a fiori, sandali, rossetto e una sottile riga nera al contorno degli occhi.
Claudia è pronta per uscire, carina e sicura di sé.
Da Ravenna arrivare a Classe, sono pochi chilometri. L’ antica chiesa del VI secolo si erge possente e nuda all’ esterno, ma l’ interno rifulge dei frammenti di luce dei suoi mosaici bizantini.
Una calamita attrae il visitatore all’ abside, dove al centro in un trionfo di tonalità verdi appare la figura del patrono di Ravenna : S. Apollinare con la veste adorna di api
Le api sono simbolo di eloquenza, sono piccole ed umili, ma producono il miele che è il cibo più dolce che c’è.
“ Oh cavolo!"
immagine di Teoderica
11 commenti:
Ciao dolcezza !
Paolo
Ciao Paola.....,
inizio con i complimenti all'opera d'arte. E' stupenda. Oltretutto quel lieve rossore sul viso si sposa benissimo con il racconto. Descrive di una duplice emozione. Quella della telefonata misteriosa e quella dell'ingresso nella chiesa. E nella chiesa la luce dei mosaici mette in risalto anche il miele che vive nel cuore.
Non sarà un appuntamento senza appuntamento, ma saprà lo stesso alterare i battiti del cuore.
Finisco con i complimenti per il racconto, che credo continuerà con un altro post.
Nell'attesa un abbraccio e un bacio pieni di mosaici e di miele.
Il finale è un po' scalcagnato, c'è chi lo farebbe meglio. Però è bello il racconto. Forse la protagonista si prepara per la morte, quella dal di dentro, di Ravenna e VENEZIA
Ciao Paolo,
con un nome come il tuo non puoi che essere anche tu una dolcezza.
Paola.
Caro Cosimo,
se verrai finalmente a Ravenna non dimenticare di visitare anche Sant' Apollinare in Classe non è bella quanto le altre chiese di Ravenna( per me) ma è patrimonio dell'Unesco.
Miele e mosaici sono affini entrambi si sciolgono alla luce del sole...ciao.
...caro Anonimo incontentabile ( ho messo il raccontino per te, lo avevo nelle bozze, perchè avevi richiesto qualcosa di mio) io non sono gran cosa neanche nello scrivere, sono medium in tutto,ma mi butto allo sbaraglio con la contentezza di una bambina...però il finale non è questo ci sono ancora due puntate...
Au sautè.
PS quello che più mi spaventa è la morte fisica ma ancora dippù mi spaventa il non vivere.
Paola per non vivere cosa intendi? Giochiamo, come il mio nome "non dice" però a carte scoperte' ?
Ciao Teo, ti si sente in questo racconto, un pò una anguilla, che però si lascia anche accarezzare salvo sgusciare via all'improvviso.
Poi a me piace molto Maigret, e credo di saperne molto.
Il protagonista di questa clip è un anonimo, sei attratta da loro, è inutile negarlo, dovresti anche interpretarne il perchè. Ma sai, a volte la psicologia è dannosa, ti mette conro te stesso, pensi di essere normale e l'abiuri, ma normale non è nessuno, siamo, per chi ancora non lo sapesse, premuti dalla forza di gravità e giriamo in una palla che gira intorno al sole, e ad una certa età qualcuno muore, e tu hai paura della tua o di quella dei tuoi? Se mi trovi macabro la prossima ti racconto una bella barzelletta!!!
Anonimo non ti trovo macabro, anzi mi intrighi e molto...sono attratta dall' anonimato perchè è ancora tutto da scoprire e ci si può fantasticare...io ho paura della morte già a 8 anni mi chiedevo cosa è il nulla e lo paragonavo alla morte che non capivo e di solito mi sgridavano perchè ai morti sorridevo, lo facevo per esorcizzare il terrore però non lo sapevo e perciò mi sentivo in colpa...la psicologia non mi piace molto preferisco la psichiatria ...psicologa sono giè io ah ah ah ( scusami soffio).
Io ho paura della mia morte chi non ne ha paura ,ma ho anche paura di non vivere e cioè non vivere pienamente così come si è ma vivere come ti vogliono gli altri.
Ciao simpatico anonimo...sarai mica anche tu uno psicologo?
Ciao Soffio di Modena,
io ti vedo meglio come Nero Wolf, sai oltre che grande pensatore e grande detective era un appassionato di coltivazione di orchidee, ed anche tu ami la terra e in fondo, ma neanche tanto sei ... sofisticato proprio come lo è Nero Wolf.
Io un' anguilla...ma dai una rosa semmai.
Ciao.
Posta un commento