Gli
asparagi selvatici li avevo già mangiati, me li avevano regalati, un mazzetto,
assomigliano naturalmente agli orticoli ma sono molto più sottili ed hanno un
gusto più intenso ed amarognolo. Ma dove abito non li ho mai trovati, nei
soliti luoghi della mia cerca, finché una stagione in cui sono andata al mare
prima del mese di giugno ho visto un via vai di persone nella pineta antistante
la spiaggia, stavano raccogliendo gli asparagi. Nel periodo che va da aprile a maggio
sono molti gli appassionati che partono per lunghe spedizioni boschive alla
ricerca di asparagi selvatici, questi elegantissimi steli verdi che non solo
sono deliziosi da gustare ma fanno anche bene perché possiedono una serie di proprietà benefiche per la nostra
salute. Bisogna cercare la pianta nel
mezzo dei rovi perché l’asparago si nasconde molto spesso alla base della
pianta che è aggrovigliata come una rete da pesca di colore verde. La prima
cosa da fare è munirsi di un bastone per scuotere le frasche in quanto il
rischio di imbattersi nelle vipere è reale, dopodiché facendosi largo tra i
rami, e con una buona dose di fortuna, si troveranno gli asparagi che si
mimetizzano facilmente e pungono. E’ fondamentale durante la raccolta non
danneggiare la pianta madre in modo che possano rinascere altri asparagi. L’elevato
contenuto di potassio e di asparagina, attribuisce agli asparagi un’importante proprietà diuretica, disintossicante e
depurativa su reni e fegato, per
questo sono indicati per chi soffre di stipsi, intestino pigro e ritenzione
idrica… sono poveri di calorie ma ricchissimi di gusto. Si mangiano crudi in
insalata, in frittate gustose a cui si può aggiungere la solita dadolata di
pancetta o bacon. La frittata si può poi tagliare a triangoli e poi servita su
un letto di misticanza. Oppure si può preparare un ottimo risotto, rosolando
gli asparagi che prima avrete tritato, aggiungendo un po’ di acqua sale e pepe
e facendo cuocere per una decina di minuti, si aggiunge poi il riso e lo si fa cuocere
aggiungendo a poco a poco l’acqua, infine mantecare con una buona dose di grana
o pecorino, volendo rendere più ricco il piatto si aggiunge panna da cucina. E poi
buonissimo il sugo per le tagliatelle o gli spaghetti con gli asparagi rosolati
e l’aggiunta di salsiccia o pancetta, sfumando il tutto col vino bianco,
volendo si può lasciare il sugo bianco altrimenti si può aggiungere passata di pomodoro, saltare in padella
aggiungere una spolveratona di pecorino e poi gustare il piatto con un
bicchiere di Sangiovese.
2 commenti:
Io adoro gli asparagi selvatici, qui chiamati "asparagina"! Hanno un sapore meraviglioso, forte ma delicato, nulla a che vedere con quelli che compriamo al supermercato!
Ti seguo carissima
Ciao irene, anche tu innamorata delle erbe...siamo un po' streghette.
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