Lo sapevate
che esistono le donne giraffa? In Italia sono conosciute con questo nome, dovuto
alle modifiche fisiche provocate da una spirale di ottone portata fin dall’infanzia,
dall’età di cinque anni; la scelta di portare la spirale è completamente
volontaria e viene richiesta dalle bambine alle proprie madri.
Successivamente la spirale viene sostituita con altre di dimensioni sempre
maggiori fino a che la pressione non provoca uno slittamento della clavicola
e una compressione della gabbia toracica. Diversamente da quanto
ritenuto, il collo non è allungato, ma sono invece le spalle che scendono: l’illusione
è creata solo dalla deformazione della clavicola. Le donne adulte possono
indossare fino a 25 anelli. Alcune di loro oltre al collo li portano anche alle
gambe. Le donne giraffa fanno parte dell’etnia Kayan, una minoranza di lingua birmana.
Nel 1990
a causa di un conflitto con il regime militare birmano,
molte tribù si sono rifugiate in Thailandia.
Oggi vivono vivendo soprattutto con il turismo dovuto al tipico costume delle
donne Kayan: gli anelli da collo. Io penso che queste donne non scelgano
volontariamente di diventare col collo lungo come la giraffa, perché ormai sono
diventate un’attrazione, uno spettacolo per il turista in cerca di emozioni e
curiosità e una fonte di guadagno… tutto è business anche in sperduti paesi,
non c’è più pace da nessuna parte, ma si sa la vita è guerra, la morte è pace.
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