Santa Sabina si trova accanto al Giardino degli Aranci, fu
costruita nel V secolo sulla tomba di Santa Sabina, una nobile romana che fu
martirizzata perché si convertì al cristianesimo. Nel corso del tempo è stata
più volte modificata oggi è ritornata all’antico stile paleocristiano, luminosa
e semplice, conserva all’interno preziose testimonianze. Nell’atrio si trovano
esposti i reperti emersi dagli scavi e l’antichissimo portone d’accesso ligneo
del V secolo oggi non utilizzato conserva, tra le sue incisioni, quella della
Crocifissione di Cristo tra i due ladroni: si tratta della più antica
rappresentazione della crocifissione mai scoperta. L’interno è a tre tre navate
divise da colonne antiche e in alto una lunga serie di grandi finestre. Santa
Sabina è un luogo scelto da parecchie coppie di sposi anche se qui è conservato
lo zampino del diavolo. Sopra una piccola colonna bianca, un po’
nascosta, un po’ in disparte in disparte si trova una pietra dalla tondeggiante
con inciso degli artigli. La leggenda vuole che nel 1220 San Domenico e i suoi
domenicani, che stavano in Santa Sabina, come d’altronde ancora oggi la chiesa
è occupata dai domenicani, si trovarono più volte disturbati dal diavolo. Una
sera, mentre San Domenico pregava inginocchiato per terra, il diavolo afferrò,
con gli unghioni dei suoi piedi un sasso e lo gettò sul Santo, ma sbagliò la
mira e scappò inferocito, mentre il masso fu conservato. Che Santa Sabina porti
iella?
immagine: Interno di Santa Sabina
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