Capitolo 14
Un piccolo,
piccolissimo riassunto su quella meraviglia che è il cervello.
Il cervello coordina
tutte le attività, raccoglie le informazioni, le elabora, le collega, le
memorizza ed invia pertinenti risposte.
Le informazioni viaggiano
lungo le cellule nervose.
Il lavoro del
cervello e dell’intero sistema nervoso è continuo: pur dormendo, infatti,
grazie all’attività delle cellule nervose, il cuore continua a battere, i
polmoni a respirare, il cibo ad essere digerito e altro.
Lyuba cercava
di capire con consapevolezza, il dormire, il sonno, quella specie di morte
apparente, in cui solo il respirare dimostrava che il corpo era vivo, mentre in
realtà tutto era in movimento, più il sonno era profondo e più si era ristorati
al risveglio, sentiva che c’era un qualcosa, un qualcosa che le sfuggiva … Il
Signore Dio plasmò l’uomo con polvere del suolo e soffiò nelle narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere
vivente.
Il sistema nervoso si
divide in: sistema nervoso centrale e sistema nervoso periferico.
Il sistema nervoso
centrale svolge la funzione di centro di controllo per l’intero organismo e si
suddivide in encefalo e midollo spinale.
Il sistema nervoso
periferico è formato da nervi che collegano tutte le parti del corpo con l’encefalo
e con il midollo spinale.
Il cervello è diviso
da un solco in due parti dette emisferi, destro e sinistro, collegati fra loro
da fasci di fibre, percorsi da solchi e rilievi.
Con competenze differenziate,
i due emisferi lavorano insieme. Nel cervello aree diverse coordinano funzioni
differenti: alcune il movimento, altre il ragionamento, altre ancora la
memoria, l’apprendimento.
Il cervelletto, è situato
sotto il cervello nella parte posteriore della scatola cranica, è formato anch’esso
da due emisferi con diverse pieghe; ha il compito di coordinare e regolare i
movimenti volontari e l’equilibrio.
Il midollo allungato,
si trova sotto il cervelletto e collega l’encefalo al midollo spinale, ha il
compito di controllare i muscoli involontari indispensabili alla vita, come
quello cardiaco o quelli coinvolti nella respirazione.
Il midollo spinale,
segue il midollo allungato, è un cilindro lungo circa 45 cm e del diametro di
un mignolo.
Al midollo spinale
giungono gli stimoli che provengono dagli organi di senso diretti
all’encefalo, dal midollo spinale partono
verso i muscoli le risposte elaborate dal cervello.
Il sistema nervoso
periferico è costituito da nervi, fasci di fibre nervose, che collegano gli
organi periferici al sistema nervoso centrale, si suddividono in: nervi cranici,
che partono dal cervello, nervi spinali collegati al midollo, insieme formano
una rete su cui viaggiano gli impulsi provenienti dall’esterno e le conseguenti
risposte elaborate dal sistema nervoso.
Il sistema nervoso
periferico si divide in: sistema nervoso somatico e sistema nervoso autonomo.
Il primo, detto anche
volontario, è quello che controlla i muscoli scheletrici. Esso è costituito da neuroni
che portano informazioni dai recettori, all’encefalo e al midollo spinale, e da
neuroni che portano informazioni dall’encefalo e dal midollo spinale ai muscoli
scheletrici.
Il sistema nervoso
autonomo controlla l’attività degli organi interni del nostro corpo che
lavorano in maniera indipendente dalla nostra volontà e garantiscono funzioni
vitali tra le quali la digestione, la respirazione, la circolazione, il battito
cardiaco e altro.
Il sistema nervoso
autonomo, formato da due cordoni nervosi situati ai lati della colonna
vertebrale, si divide in: simpatico e parasimpatico.
Questi due sistemi
innervano i vari organi lavorando da antagonisti, in altre parole dove uno
eccita l’altro deprime, e viceversa: il simpatico, ad esempio, accelera il
battito del cuore mentre il parasimpatico lo rallenta.
Il lavoro coordinato
del simpatico e del parasimpatico consente il perfetto funzionamento dei nostri
organi. (https://icozzano.scuole.bo.it/ic/gnudi/IperANATOMIA/sistema%20nervoso.htm)
Nel
linguaggio simbolico, fin dall’antichità, la colonna vertebrale è raffigurata
come un albero, in cui scorre la linfa vitale: l’albero della vita raccontato
da innumerevoli miti.
Il nostro
cervello si dirama tramite il midollo spinale e i nervi in tutto il corpo,
l’immagine è quella di un albero rovesciato, se il nutrimento per l’albero sono
le radici, per l’uomo ciò avviene con la testa.
L’immagine
dell’albero rovesciato è un simbolo presente in molte culture, dal buddismo
alla cabala ebraica.
Platone
descrive l’uomo come un albero capovolto con le radici protese verso il cielo e
i rami verso la terra.
L’albero
capovolto si trova anche nel Purgatorio di Dante, una pianta spoglia a forma di
cono rovesciato, un albero da cui non cibarsi, dolce al gusto ma in realtà dannoso;
poi l’albero viene legato al carro della Chiesa e come fosse primavera l’albero
sboccia e si riveste di fiori di un colore tra il rosso e il viola.
L’albero si
copre di fiori color lilla, tinta che simboleggia l’unione tra l’umano e il
divino, l’unione di due nature, siamo infatti al XXXII Canto del Purgatorio,
appena un saltino e si sarà in Paradiso.
Il viola dantesco
è leggermente virante al rosso, in quanto tale colore se troppo scuro e
tendente al blu evoca l’ametista, un quarzo usato nell’occultismo, oppure la
violetta usata dai cavalieri della Tavola Rotonda per conoscere il futuro o il
misterioso fluido viola che in Ecuador gli sciamani usano per divinizzare: oggi i turisti vanno
in Ecuador per bere l’ayahuasca, la celebre bevanda a base di liane, si drogano
per raggiungere l’estasi e si ritrovano con un bel mal di pancia o addirittura col
rischio di perdere la vita.
Il messaggio
è molto semplice, non si scruta il futuro che come l’albero spoglio è dolce al
gusto ma è dannoso; la conoscenza è il nostro scopo di vita, ma è spoglia se
usata per scopi non legati a ciò che insegna il carro della Chiesa, il carro di
Cristo, dei Santi e delle Virtù.
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