domenica 20 giugno 2010

PEOPLE

NORA 

Nora, cinquant'anni e tutti passati. 
Alle spalle velocemente. 
Ha fatto quello che ha potuto. 
Si è sposata giovane, si è messa docilmente in gabbia per amore. 
Non le è pesata la gabbia, ci ha messo il corpo, il cuore, non la mente. 
Tutti quegli anni passati, cosa le rimane? 
Non lo sa. 
Possibile Nora, che tu ti senta libera come la bambina che eri un tempo? 
Come Don Chisciotte che verso la cinquantina seguì la legge che batteva nel suo cuore? 
Nora, Nora, a te piace il bello, il vero, il giusto, ma non hai ricevuto abbastanza bastonate? 
Che cerchi? 
Come hai detto Nora, parla più forte , per piacere, che non ti sento. "... ho dato e fatto quello che ho potuto, i figli sono grandi, ho cercato di educarli più con l' esempio che con le parole, ho cercato di trasmettere poche cose: il rispetto di sé stessi e degli altri, della mente sana in un corpo sano, di non disperdere i talenti ricevuti dalla vita, di combattere la prepotenza e di amare il diverso, di amare chi ha meno di te, di essere umili, di mantenersi economicamente da sé, di avere rispetto per il lavoro e per i soldi guadagnati in modo giusto, di ridere, in poche parole di amarsi e di amare. Ora il cordone ombelicale è rotto, i figli adulti, liberi, maturi. 
Con sorpresa mi sono accorta che sono libera anch'io, col mio Ronzinante, di battermi contro i mulini a vento. 
Libera senza più paura". 
E allora Nora, perché hai voluto che parlassi di te? "Mi hanno detto che il mio rapporto coi figli era anomalo. Cosa vuol dire anomalo? La lettera A mi è sempre piaciuta, ma non quando ha significato di sottrazione, quando ha un significato ambiguo, e poi non credevo che l'amore per i figli andasse giustificato, credevo che fosse la mancanza d' amore a dover essere giustificata. Ma non importa, cinquant'anni, tanti e tutti passati. Alle spalle velocemente. Dolcemente. E a cent' anni pianterò l' ulivo, non per i miei nipoti, ma perché non crederò alla morte". 


Il racconto è frutto di fantasia. Eventuali somiglianze a fatti realmente accaduti sono puramente casuali.

16 commenti:

kicca ha detto...

Immagino ,visto che non lo dici nel brano che lei sia riuscita a fare tutto quello che si era prefissata con successo ,ma ci colgo un senso di vuoto comunque .....sembra la classica missione compiuta con dovizia ,ma che al suo completamento lascia un senso di vuoto.
Almeno io ci leggo questo ...sara' che oggi sto in vena negativa .

Condivido il discorso delle maschere che hai fatto ,ma vedi ,la distinzione è solo e unicamente una ,cosa spinge a mascherarsi e quando dico questo mi riferisco alle intenzioni che si celano spesso dietro alla finzione volutamente mirata ad apparire cio' che non si e' .

Buona domenica
baci
kicca

Paola Tassinari ha detto...

Cara Kikka,
hai colto il senso del vuoto molto bene, quel senso di vuoto è causato dalla scoperta che l' amore può essere sbagliato. Per amore intendo non pensare al tuo tornaconto ma pensare solo al bene dell' altro, sembra che così non vada bene.
Io penso che la spinta a mascherarsi ( anche involontaria) sia dovuta a questi tempi così confusionari,così vuoti di certezze, così saturi di niente, cerchiamo di rendere più interessante e di valore la nostra vita per non guardare al niente, ci inventiamo,non mettiamo maschere solo con gli altri, ma anche con noi stessi.
Un bacio Kikka ...forse alla fine è meglio pensare poco.

Gianna ha detto...

Lezione perfetta sui sani valori della vita.

Paola Tassinari ha detto...

Cara Stella,
questi valori sono in crisi e ciò ha determinato la crisi di Nora.

Gaetano Barbella ha detto...

Allora ha ragione Anish Kapoor, un genio della scultura reduce dai trionfi londinesi della Royal Academy of Arts in cui troneggia fra l'altro, appunto uno “scimmione”, giusto in una sorta di "luna park", della “settima luna” di Lucio Dalla - vedi qui.

La settima luna /era quella /di un luna park /lo scimmione /s'aggirava tra /la giostra e il bar /mentre l'angelo di /Dio /bestemmiava /facendo sforzi /di petto /grandi muscoli /e poca carne /povero angelo /benedetto /...

Ma non manca la “bestemmia” di questa canzone attraverso un'altra opera scultorea del “luna park” londinese della Royal Academy of Arts suddetta.

Così ne parla qualcuno su un blog:

«... sembrano giganteschi escrementi di dinosauro fossilizzati, quei curiosi reperti preistorici noti sotto il nome di coproliti. C’è chi è più poetico e ci vede le forme di alveari o torte farcite.
Ma diciamoci la verità, l’installazione Greyman Cries, Shaman Dies, Blowing Smoke, Beauty Evoked (2008-09) - vedi qui - dello scultore Anish Kapoor, in mostra alla Royal Academy di Londra fino all’11 gennaio, sembra più un deposito di budella attorcigliate che il retrobottega di una pasticceria.
Eppure, facendosi largo nel paesaggio di forme grigie si prova un senso di pace: quasi si respira la spiritualità primordiale della materia.» - vedi qui.

Ciao, cara Paola,

Gaetano

Paola Tassinari ha detto...

Caro Gaetano,
a Ravenna i valori se li saranno mangiati i 5 scimmioni che hanno messo come guardiani nel cortile del tribunale.
Le installazioni "coprolitiche" non mi dicono proprio niente, nè mi interessano, nè mi scandalizzano. Tempo fa ci fu scalpore per la statua del papa colpita da un meteorite di Cattelan, come ci fu scalpore per il ritratto di una Madonna eseguito con feci......se le opere d' arte testimoniano i tempi, c'è poco da sperare.
Ciao Gaetano

pierperrone ha detto...

Nora cara, cosa desideri di più dalla vita?
Hai vissuto, finora, i tuoi migliori cinquant'anni, facendo e soffrendo per quello che facevi.
Non devi temere, piccola capinera, nessuno vorrà criticare le tue scelte, nessuno ne avrà mai il diritto fin quando tu non glielo concederai.
Non devi tremare. Ogni scelta è un rischio. Ma anche un'opportunità. Solo tu puoi distinguere la differenza.
Ma nessuno mai avrà il potere di criticare te o il tuo mondo, solo se ti glielo concederai potranno farlo. sarà anche quella una tua scelta. Che potrebbe essere anche un'opportunità.

Nora mia cara, i tuoi cinquant'anni sono i miei. I tuoi principi sono i miei. I tuoi figli sono come i miei. Le tue rinunce e le tue lotte sono le stesse che ho vissuto e combattuto anch'io.
Ma non temere. Esse oggi vanno per il mondo da sole, in libera uscita, padrone di se stesse.
E certo, non sempre saranno d'accordo con noi.
Ma cosa c'è di male?
La varietà è ricchezza, ho insegnato a mio figli.
Tutti sono padroni delle proprie idee, opinioni, scelte, cause...
E ne sono anche responsabili.
Perciò io sono uguale a te, anche se ho fatto cose diverse dalle tue, e se ne farei di diverse ancora.
Ma è bello così. Pensa che piattume, il mondo, se tutti facessero le stesse scelte o avessero le stesse idee od opinioni.

Cara Nora, non devi temere di sentire ciò che gli altri possono dire o pensare. Non importa quanta differenza vi sia tra loro e te, o me, che è lo stesso.
Nel mio mondo, nel nostro mondo, il rispetto è dato agli uomini, agli animali e alla natura.
Ed il rispetto chiama il rispetto.
Oh, certo, tu dirai che non ne vedi molto, in giro, di rispetto.
Già, è vero, ce n'è davvero poco.
Ma allora vuol dire che gli uomini sono diventati pochi davvero. Perchè di natura ed animali ce n'è ancora parecchi, anche se non se la passano proprio bene.
ma gli uomini diventano pochi, sempre di meno, anche se aumentano vertiginosamente i cloni, i fantasmi, le maschere.
Ma non dobbiamo temere quei feticci.
Alla nostra età, mia cara Nora, non possono più nuocerci, ormai. Siamo arrivati, ormai, alla nostra meta, o almeno l'abbiamo vicina vicina. Non possono più rubarcela o frapporsi sulla strada del nostro cammino.
E' questo il vantaggio della nostra età.

Cara Nora, adesso ti saluto.
Un ultimo pensiero è per quegli scimmioni, quei cinque che hanno messo di guardia nel cortile del tribunale.
Guardali bene, sembrano umani, hanno le stesse movenze degli uomini. Ma gli assomigliano soltanto. E non sono neanche scimmie!

Raffaele ha detto...

Carissima Teodorica,
non penso che bisogna aspettare 100 anni per piantare un ulivo ormai vecchi stanchi decrepite carcasse logarati dalla vita quando se si vuole si può rinascere sotto nuove grintose spoglie...

Paola Tassinari ha detto...

Caro Piero,
un commento bello e consolatorio, ciò non toglie che ci sia la diffusione di un pensiero debole ( Lyotard), Nora è come la maggioranza delle persone oggi, non più sicura di nulla, le sue certezze sono cadute perchè non solo si mette la maschera, ma se ne usano tante lungo la vita che non si sa più cosa è realtà cosa è sogno.
Questa riflessione se la pone Nora, ma è generale, perchè trovo tante personne che si trovano inadeguate, magari col sorriso stampato ma infelici e deboli perchè hanno perso il loro Sacro.
Ciao Piero e non è vero che sei un musone...anzi con l' ultimo tuo post ti ho trovato "rivoluzionario".

Paola Tassinari ha detto...

Caro Raffaele,
si può rinascere sotto nuove grintose spoglie, è vero, verissimo, ma l' impulso deve nascere dentro di te, si può solo cercare ma se non scocca la scintilla, non c'è niente da fare, altrimenti sarebbe una nuova maschera.
Ciao.

Anonimo ha detto...

Carissima Teoderica,
ti garantisco che quell'impulso quando si è dall'altra parte della sponda (mondi spirituali) spesso nasce spontaneo per quell’aspetto compensativo di tutte le cose (causa effetto) è che come una calamita che attrae per affinità tutto ciò che gli è vicino... Fa parte di quella necessaria crescita evolutiva che non può trovare spazio in una sola esistenza, soprattutto se è misera o priva di autoconsapevolezza (coscienza portata in manifestazione)

kicca ha detto...

Si capisco bene cosa intendi e condivido ,ma il mio discorso è proprio puntato verso chi quella maschera la indossa con fini malevoli per il resto so che hai perfettamente ragione ,ma se ci pensi alla fine anche mentire a se stessi serve a poco ....la finzione fa sempre un po' perdere il contatto con la realta' che come giustamente dici non è il massimo in certi casi ,ma anche sognare ,illudersi vivere sopra le righe deve avere un limite altrimenti diventa peggio della realta'.

ribacio e buona settimana
kicca

pierperrone ha detto...

Cara Paola, meno male che non mi vedi musone.
Un abbraccio.

Paola Tassinari ha detto...

Mi sono accorta che c' erano altri commenti...io credo Raffaele che ogni vita non sia misera, nessuna, perchè a differenza degli animali e dei vegetali viviamo,continuiamo a fare figli nonostante sappiamo che si muoia, e se si può sostenere l' idea della morte per noi stessi è invece angoscioso sapere che deve morire anche chi ami...quindi solo amore per tutti gli Uomini, all' inizio ed alla fine siamo uguali.
Ed è subito sera
OGNUNO STA SOLO SUL CUORE DELLA TERRA,
TRAFITTO DA UN RAGGIO DI LUCE,
ED é SUBITO SERA.
Salvatore Quasimodo

Paola Tassinari ha detto...

mashera malevola è....schifosa, mentre la finzione per fuggire una vita grigia o problematica può farti perdere di vista la realtà, fuggire nel sogno e quindi non vivere realmente e pienamente, quanto hai ragione cara Kikka, pensa che sto riflettendo che addirittura il leggere un romanzo sia vivere un' altra reacara Kikka,
laltà, se ci pensi quelle ore mentre leggi vivi una realtà illusoria mentre potresti viverla tu personalmente...ma sto andando fuori percorso, ma la maschera mi attizza parecchio.
Ciao e buona domenica, tu sei giovane e piena di spirito vitale, mantienilo.
Baci.

Paola Tassinari ha detto...

Caro Piero,
solo chi finge può essere sempre allegro, io credo che noi tutti vorremmo essere allegri è la vita che ci rende a volte un po' musoni.
Ciao.