Si alzava la
mattina presto e, preso il coltellino, lo infilava in tasca e meticolosamente
passava tutte le vie della città, sfregiando le auto, solo quelle posizionate
male; intendiamoci, lui era un difensore delle regole, insegnava, in modo un
po’ anomalo, che le norme si devono rispettare.
Le buone
maniere a volte non servono.
Nella città
si sparse il terrore, non vi era giorno che una decina di auto non fossero
ritrovate, dai legittimi proprietari, con la carrozzeria rovinata .
Lettere
infuocate arrivavano ai quotidiani locali e alla Polizia Municipale, qualcuno
arrivò pure ad insultare il Sindaco, il quale era assai allarmato da questa
forma di teppismo dilagante nella sua città.
Franco era
al di sopra di ogni sospetto, persona considerata di straordinaria reputazione
dai cittadini, dalle Forze dell‘Ordine, dal Consiglio Comunale; oltretutto era
stato anche consigliere comunale, rispettabile, saggio e soprattutto mite.
I vigili
erano impegnati nella ricerca del teppista, ma forse erano più d’uno.
Si pensava
fossero dei ragazzotti di quartiere.
In Piazza
del Popolo, a Ravenna, non si parlava d’altro.
I più
pontificavano che senz’altro i giovinastri provenivano dalla via Tommaso Gulli.
Questa via
Tommaso Gulli è talmente additata come Bronx di Ravenna, da mettere in secondo
piano il suo arioso tracciato, gli edifici in pietra a vista, gli spazi ampi e
verdi; è luogo di periferia da rivalutare, in quanto i quartieri sorti
posticipatamente agli anni Ottanta e Novanta, sono in stile assai peggiore.
Tommaso
Gulli, il personaggio che da il nome alla via, era nativo di Faenza, da guardiamarina ebbe la
Medaglia d’ oro al valor militare alla memoria.
Le auto
sfregiate aumentarono, si arrivò a venti al giorno.
Ma le
indagini non davano risultati, i teppistelli conosciuti erano stati messi
sotto torchio, ma nessuno sapeva nulla.
I cittadini
ce l’avevano con le Forze dell’Ordine perché non mettevano sotto chiave tutti
gli abitanti della zona di via Gulli.
Ma perché
nessuno vedeva aldilà del proprio naso?
immagine di Teoderica
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