Nel 1706 il
ducato di Milano fu ereditato dagli austriaci, che quasi un secolo dopo furono
cacciati da Napoleone Bonaparte, il cui dominio durò solo una ventina d’anni.
Caduto
Napoleone, con la Restaurazione il regno Lombardo-Veneto ritornò sotto Vienna.
Quando si diffusero le idee indipendentistiche tese a realizzare l’Unità d’Italia,
dal 1830 la regione diventò un centro di cospirazioni segrete tutte motivate
dal desiderio di unificazione nazionale.
Stessa sorte
per la Romagna che eguagliò, se non addirittura superò il Lombardo-Veneto per i
forti sentimenti patriottici.
Carboneria/massoneria,
religione laica?
Romagna e
Lombardia contro lo strapotere di Roma, sino a quando il 17 marzo 1861 fu
proclamata l’Unità del Regno d’Italia.
Il 20
settembre 1870, ci fu la breccia di Porta Pia, tanto osannata dai novelli
italiani, in realtà un sopruso contro lo Stato Pontificio.
La Romagna
pagò il suo ardore e impeto repubblicano: non fu una regione unica ma fu
appiccicata all’Emilia, la nuova Italia non era una repubblica bensì un regno e
i romagnoli erano troppo rivoluzionari chissà cosa avrebbero combinato se non
fossero stati tenuti un po’ a freno… ben diversamente andò a Milano che diventò
la seconda capitale, quella economica, ma…
Dopo la
condivisione di certe idee terroristiche del rosso e del nero degli anni di
piombo, fili rossi e neri che partivano da Roma per Milano incontrandosi in
Romagna e in particolare nella zona di Bologna, negli anni Ottanta Milano
diviene simbolo della crescita economica, capitale
morale dell’Italia, e simbolo del rampantismo economico-finanziario della Milano da bere, il socialista milanese
Bettino Craxi occupa il governo a Roma.
Arriva lo
scandalo di Tangentopoli e l’inchiesta di Mani pulite che si svolgono, ancora,
principalmente a Milano ma…
Sebbene lo
sporco sia tanto, ancora una volta a rimetterci è la sola Romagna, sarà Raul
Gardini, il geniale imprenditore ravennate e romagnolo, il solo gigante che
cadrà, gli altri e soprattutto i milanesi continueranno nella loro Milano
brianzola/ gallozzola/ imbozzola.
E ora?
Boh!
immagine: simboli massonici
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