Stabilito
che i tirreni, i pelasgi e gli etruschi sono gli stessi, che popolarono
anticamente la Grecia, ricordati dai loro miti più importanti, per poi
ritornare in Italia, dopo la caduta di Troia e successivamente fondando le
cosiddette colonie greche: “Si deve
quindi immaginare, dal 4 millennio a.C., mille anni prima che arrivassero i
popoli indoeuropei, una civiltà dominante. Ha enormi capacità tecniche, e un po’
alla volta si impone in tutta l’area del Mediterraneo sino a formare il regno
dei tirreni.
Mario
Guarnacci racconta in Memorie italiche che
l’origine dei tirreni ebbe inizio dopo il diluvio universale, da Jafet,
anticamente anche italianizzato come Giapeto, uno dei figli di Noè, che colonizzò
l’Italia… abbiamo antica origine ebrea?
I figli di
Giapeto sono stati talvolta considerati, nella mitologia greca, come gli
antenati del genere umano e da tale nome deriva il dio Giano dei romani.
I figli di
Noè, Cam, Sem e Jafet divisero la razza umana in tre grandi stirpi: camiti per
i nord africani, semiti per i mediorientali, Jafetiti o giapetiti per gli europei.
Nel testo
biblico si narra che i popoli nati dai discendenti di Jafet abitavano le terre
poste a settentrione e a occidente di Israele, nel mar Egeo e nella penisola
Anatolica (popoli chiamati ittiti, keta o kittim nella Bibbia), arrivando a comprendere
anche i cretesi e più in generale il popolo greco.
La compilazione
rabbinica medievale Josippon (una cronaca della storia ebraica da Adamo fino
all’età di Tito che si ritiene sia stata scritta da Josippon o Giuseppe Flavio
o forse da un ebreo medievale italiano chiamato Yosef Ben Gurion), contiene un
resoconto dettagliato sui Kittim. Mentre i popoli si espandono, narra Josippon,
i Kittim si accamparono in Campania e costruirono una città chiamata Posomanga, mentre i discendenti di Tubal,
figlio di Jasef, si accamparono nella vicina Toscana e costruirono Sabino, con il fiume Tevere come loro
frontiera. Tuttavia, presto andarono in guerra e fu perpetrato lo stupro delle
Sabine da parte dei Kittim. Questa guerra fu conclusa quando i Kittim mostrarono
ai discendenti di Tubal la loro progenie reciproca.
Poi
costruirono città chiamate Porto, Albano e Aresa.
Successivamente,
il loro territorio fu occupato da Agnias, re di Cartagine, ma i Kittim
finiscono col nominare Zepho, figlio di Elifaz e nipote di Esaù, come loro re,
col titolo di Janus Saturnus .
Questi
Kittim hanno la medesima mitologia di Roma, evidente che si tenta la
rifondazione di un impero, un po’ come è accaduto molto più tardi col sacro
romano impero che mutuava quello di Roma, che aveva mutuato quello dei Kittim o
meglio dire dei tirreni.
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