
Ringo, il cane numero tre, è stato il tuo compagno inseparabile per quattro anni.
Gli anni della fanciullezza, dove hai fatto le scoperte più interessanti.
Ringo era il più bello di tutti.
Tu in bicicletta e lui ti correva accanto mordicchiandoti i talloni dei piedi.
… E rideva, rideva, voi non ci crederete ma lui rideva; allora gli cantavo la canzone di Little Tony : “Riderà, riderà , tu falla ridere perché…”, allora Ringo stava serio sino alla fine della canzone, poi rideva, rideva e mi leccava i talloni dei piedi.
Allora scendevo dalla bicicletta, mi chinavo, gli prendevo il muso fra le mani, lo guardavo fisso, fisso negli occhi e gli dicevo in dialetto, non so perché agli animali parlo solo in vernacolo, lo so il perché invece, è perché trovo il dialetto romagnolo più naturale dell’ italiano e gli animali sono più naturali di noi.
Riprendo, gli dicevo in dialetto... coma l' è bel, l'è bel coma e' sol ( come sei bello, sei bello come il sole, ) e poi gli baciavo il muso umido.
Ma poi ce ne andammo, Ringo dissero che non si poteva portare con noi, sarebbe rimasto con la nuova famiglia. La nuova famiglia ti avrà voluto certamente più bene di me Ringo, perché tu non hai fatto come Bobi, non hai sentito il mio odore, non sei venuto da me.
Lo sai, ero vicina, solo qualche chilometro più in là.
Ti ho aspettato tanto, ma forse tu hai pensato che non ti volevo più.
Ringo dove sei ora?
Il racconto è frutto di fantasia. Eventuali somiglianze a fatti realmente accaduti sono puramente casuali.