giovedì 18 ottobre 2018

LA BARONESSA ELSA 1


La Baronessa Elsa von Freytag, chiamata Baronessa Elsa (1874/1927), poetessa e scultrice, amica dei dadaisti in particolare di Marcel Duchamp, è diventata famosa per le sue eccentricità, come i cucchiaini usati  al posto degli orecchini, i francobolli incollati sulle guance, una torta di compleanno, con tanto di candeline accese, al posto del cappello o la rasatura dei capelli o il frugare nell’immondizia per creare dei gioielli con cui si adorna. Nata nel 1874 a in Pomerania, Elsa si trasferisce a vent’anni a Berlino dove lavora nello spettacolo. Dopo varie peripezie, mariti e amanti e molti viaggi arriva a New York, dove sposa il barone Leo von Freytag-Loringhoven, ricco rampollo di una famiglia tedesca. Vivono un anno veramente alla grande, abitando al Ritz,  poi quando scoppia la guerra il marito torna in Germania e si suicida. La baronessa, non più giovane, tre mariti alle spalle e una sempre più evidente bisessualità diventa anche cleptomane. Nel 1923 Elsa torna a Berlino, dove vive in condizioni economiche estreme, chiedendo ai vecchi e importanti amici di prestarle denaro, finisce per qualche tempo in manicomio, termina la sua vita soffocata col gas lasciato aperto. Forse una dimenticanza, forse un suicidio, di certo vivere così inquietamente è un peso molto greve e grave.  Tutto ciò fa realmente pensare che la linea di confine tra arte/genio e sregolatezza/follia sia veramente molto esile mentre all’opposto lo stare in manicomio o alla ribalta, il confine sia ben definito e cioè se sei famoso e ricco o nullatenente e sconosciuto.
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