Scatola in una
valigia (titolo originale: Boîte en-valise) è un’opera di Marcel
Duchamp del 1941 che consiste in una valigia di pelle
contenente copie in miniatura, riproduzioni a colori e una fotografia delle
opere dell’artista, fa parte di una serie di valigette da viaggio che l’artista
propone come evoluzione dei ready made. Nelle valigie vengono assemblati e
incastrati oggetti, tra cui si riconoscono il famoso orinatoio e l’ampolla air de Paris, i fogli di riproduzioni di
suoi lavori, su più livelli. L’idea di Duchamp è quella di raccogliere le
riproduzioni di tutte le sue opere realizzate fino a quel momento. Nella
Scatola in una valigia si individua di solito la conferma della totale rinuncia
all’arte tradizionale e una riflessione sull’opera d’arte nell’epoca in cui la
tecnica sta iniziando a realizzare ogni oggetto, ogni pittura in serie. Sembra
che Duchamp anticipi il pensiero di Andy Wharol che in un’intervista del 1963
disse: “Tutti si rassomigliano e agiscono
allo stesso modo, ogni giorno che passa di più. Penso che tutti dovrebbero
essere macchine. Io dipingo in questo modo perché voglio essere una macchina”.
La Valigia di Duchamp sembra quella piena di mercanzia del commesso viaggiatore,
l’artista si propone come un qualsiasi commesso che porta in giro il suo
campionario per vendere, anticipazione della mercificazione dell’arte,ma all’opposto
può essere percepita come opera d’arte la Valigia stessa in quanto
contenitore/museo.
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