sabato 8 febbraio 2020

Quindicesimo giorno dell'Anno 2020



Quindicesimo giorno dell’anno, oggi è mercoledì e alle 15:00 ho la lezione di flauto traverso, dopo 4 anni di studio sto cominciando a comprendere qualcosa, non a suonare meccanicamente, come facevo prima, ma a comprendere e interpretare le sfumature matematiche del rigo musicale, che oltre alle note ha un sacco di aggeggi fra diesis, doppiodiesis, bemolle, accenti, trilli e altri cavoli amari… è duro studiare musica con solfeggio e affini e cercare di suonare uno strumento, è duro alla mia non più verde età ma mi piace tanto, tantissimo.
Un sogno realizzato questo della musica, da bambina non avevo neanche il sogno perché era raro ascoltare qualcuno suonare, a volte la banda per i funerali o i violini per i matrimoni e da piccola pensavo che coloro che suonavano fossero degli angeli che a volte scendevano in terra, più avanti, circa a trent’anni il sogno è apparso, ma ho preferito mandare a scuola di musica mio figlio e soldi per i corsi di musica per tutti e due non c’erano.
Una grande soddisfazione imparare una lingua nuova, perché per me la musica è un linguaggio per di più poetico e non sono d’accordo con Nietzsche, che affermava che la scultura era apollinea cioè ordine mentre la musica era dionisiaca cioè disordine, per me la musica mette in ordine il disordine, in quanto è suono ordinato dalla matematica, penso che della stessa mia opinione fosse anche Umberto Eco: nel Pendolo di Focault uno dei protagonisti si salva dagli ossessi della macumba perché media l’orgia dei suoni tramite uno strumento, una specie di triangolo, che tiene in mano, mentre la ragazza che lo accompagna senza il mezzo/medium dello strumento musicale è invasa dagli spiriti maligni.
A questo punto posto la foto della sera del 23 dicembre 2019 dove ho suonato Lo schiaccianoci, col mio flautino, con gli allievi della Banda cittadina di Ravenna, al Teatro Alighieri… arrivederci al prossimo giorno.

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