mercoledì 20 ottobre 2021

Vacanze romane 128°


 

Il terzo viaggio a Roma che anno era? Boh forse il 2006, si partì il treno in un pomeriggio molto caldo, alle 18 in punto si era a Roma un taxi portò Betty e il marito in un delizioso albergo sul colle Aventino, dal finestrino dell’auto Betty vide un mascherone di marmo che attirò la sua curiosità, era la “Bocca della verità” e Betty riandò a tanti anni prima, quando giovane e coraggiosa, sognava leggendo i fotoromanzi Lancio, era stato proprio in una storia di un fotoromanzo interpretato dall’affascinante e sfortunato Franco Gasparri, il re del fotoromanzo: un incidente in moto lo condannò alla sedia a rotelle a 32 anni e la vita se lo è portato via a 51, che Betty vide la Bocca della verità: si doveva mettere la mano dentro la bocca del mascherone e dire “Ti amo” alla tua ragazza/ragazzo se non era vero la maschera si sarebbe ‘mangiata’ la mano, Betty ci credeva, al tempo era poco più che quindicenne e credeva a tutto quello che le dicevano.

immagine: Bocca della verità, Roma

domenica 10 ottobre 2021

Vacanze romane 127°

 


Questo descritto sino ad ora su Santa Maria degli Angeli, era ciò che Betty sottolineò sulla guida, ciò che la interessava, ciò che le era rimasto impresso nel recente ricordo, dei dipinti, cappelle e monumenti funebri ciò che si appuntò con interesse fu la presenza del Monumento a Salvator Rosa, costruito nel 1673 dal figlio il monumento raffigura il pittore che fuoriesce dal sarcofago sorretto da un basamento sul quale sono collocati due putti che simboleggiano la pittura e la poesia, costruiti da Bernardino Fioriti. Betty non ricordava di averlo visto, si mise un indice sul labbro inferiore e meditò sulla Basilica, al culto degli angeli, alla Meridiana e da ultimo Salvator Rosa. Betty allora non lo sapeva ma erano elementi che sarebbero entrati prepotentemente nella sua vita, nei suoi undici anni di pazzia. Ma questo Betty non lo sa, mentre prende il cellulare e digita su Google… Salvator Rosa. Betty non ebbe tempo di guardare le notizie su Salvator Rosa, il treno si era appena fermato alla stazione di Forlì, era arrivata a casa, nella soporifera Ravenna, mise il telefonino in borsa e scese dal treno, in fin dei conti si era stancata di tutti quegli argomenti che ora le parevano pure noiosi. Il secondo viaggio a Roma era finito, il terzo sarebbe stato da lì ad un anno: il viaggio del matrimonio.


immagine:  S.Maria degli Angeli Tomba di Salvator Rosa 

venerdì 1 ottobre 2021

Vacanze romane 126°

 


Nel transetto destro di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri in Roma, incastonata nella splendida pavimentazione in marmi policromi della basilica, si estende una linea meridiana di 44,89 metri facente parte di un grande orologio solare, tra i più pregevoli della Capitale, inaugurato il 6 ottobre 1702 e tuttora funzionante. Sul pavimento, costruito da Giuseppe Barberi, si può notare, sul braccio destro del transetto, la meridiana ideata da papa Clemente XI che la commissionò a Francesco Bianchini per il Giubileo del 1700; per la costruzione, Bianchini chiese l'affiancamento degli astronomi Giacomo Filippo Maraldi e Gian Domenico Cassini, quest’ultimo autore della meridiana di San Petronio a Bologna. Tutto intorno alla meridiana vi sono dei riquadri che rappresentano le costellazioni. Una lapide recente afferma che fu usata come orologio solare fino al 1846 quando fu sostituita dal cannone del Gianicolo. Lo scopo dell’installazione (oltre che di far concorrenza all’analogo oggetto allora esistente in San Petronio di Bologna) era di verificare dimostrativamente la correttezza del Calendario Gregoriano e di determinare la data della Pasqua nel modo più coerente possibile con i moti del Sole e della Luna. Funge da gnomone il foro attraverso il quale la luce del Sole, al momento del suo passaggio al meridiano locale, cade in un punto variabile e misurato della linea di bronzo lunga circa 45 metri tracciata nel pavimento. L’avvicendarsi delle stagioni è rappresentato dalle figure dei segni zodiacali intarsiate in marmo disposte lungo la linea, che porta ad un capo il segno del Cancro, a rappresentare il solstizio d’estate, e all’altro quello del Capricorno (solstizio d’inverno)


immagine: Meridiana di di Santa Maria degli Angeli