Con la
visita ai Musei Torlonia, Betty si era incuriosita di questa famiglia, che in
pochi anni dal niente era diventata non solo immensamente ricca ma influente
politicamente e nobilitata da vari titoli principeschi.
Betty non
credeva a queste ascese repentine… dietro c’era sempre qualcosa.
La famiglia
Torlonia le ricordava l’ascesa di Silvio Berlusconi, anche quest’ultimo aveva
avuto a che fare con la massoneria… anche se pareva che le massonerie fossero
di due tipi da tempo immemorabile, una diciamo progressista, un’altra conservatrice
e Berlusconi sembrava appartenere alla prima, mentre i Torlonia alla seconda.
A Betty poi
non interessava la massoneria, esisteva o meno non le importava, se poi stava sperava che usasse la zucca e questo le bastava.
Torlonia è
il nome di una famiglia di banchieri italiani emigrati dalla Francia, influente
sia per ricchezza, sia per l’importanza politica, nel 1809 passò alla nobiltà
papale e nel 1814 allo stato principesco, sono ancora oggi tra i vip della
nobiltà italiana e dell’aristocrazia europea.
E’ la
famiglia più giovane delle case principesche della nobiltà pontificia romana accanto
a nomi come gli Aldobrandini, i Barberini,
i Borghese, i Caetani, i Chigi e altri.
Nel XVIII
secolo, la famiglia era attiva nel commercio della seta e del tessuto, aveva il
suo palazzo e gli uffici in Piazza di Spagna, poi fondò una piccola banca, che
in seguito è cresciuta e ha reso la famiglia una delle più ricche d’Italia.
immagini: Parco di Villa Torlonia-Roma