martedì 20 febbraio 2024

CON GLI OCCHI, CON LE MANI, CON IL CUORE (la fotografa, la pittrice, il poeta) di Annamaria Antonelli Paola Tassinari Vito Coviello


 Due diverse farfalle… (Fotografie di Annamaria Antonelli)

Come farfalla di Vito Coviello 

Come farfalla vorresti volar via 

dalla solitudine della tua prigione ma, 

fra te e il cielo, c’è un muro invisibile, 

un vetro sul quale continui ad impattare

 i tuoi ricordi ma, aspetta, 

arriverà chi aprirà quella finestra 

e volerà insieme, felice, incurante della gente. 


E’ bello con te di Vito Coviello 

E’ bello con te fare un tratto di quel sentiero 

impervio, pieno di ciottoli 

appuntiti che è la vita. 

E’ bello con te attraversare quel sentiero

 dell’anima che porta al cuore. 

Il nostro amore.


Il ponte tibetano sul torrente Gravina che collega il Sasso Caveoso al Belvedere della Murgia materna. (Fotografia di Annamaria Antonelli)

sabato 10 febbraio 2024

CON GLI OCCHI, CON LE MANI, CON IL CUORE (la fotografa, la pittrice, il poeta) di Annamaria Antonelli Paola Tassinari Vito Coviello

 


Ginestre di Paola Tassinari 

“Ginestre” è il titolo di questo acrilico su tela, dimensioni 60X50 cm del 2005. In questi anni continuo a dipingere con una sintesi di stili diversi: Surrealismo/Informale/Simbolismo, se dei primi due movimenti ho già scritto, del Simbolismo non ho ancora detto nulla. Il Simbolismo è un movimento artistico e culturale che si sviluppa in Francia nella seconda metà dell’Ottocento coinvolgendo arti figurative, poesia e musica, nasce in contrapposizione al Realismo, con l’obiettivo di penetrare al di là delle apparenze dell’evidente. Per i simbolisti la realtà non sta in ciò che si vede con gli occhi, ma in ciò che si percepisce con l’anima, in questo sono 94 quindi affini al Surrealismo come lo sono per i temi legati alla religione, al sogno, al non visibile, concetti ormai cancellati e sepolti dalla ragione che impone l’oggettività della scienza, anche se ultimamente il “dio” della scienza sembra essere messo in discussione. Il Simbolismo è simile all’Informale, nonostante la non figurazione di quest’ultimo, per il fatto che entrambi si affidano al caso, entrambi sono pessimisti ma, mentre il Simbolismo si volta indietro verso un’ipotetica età dell’oro, l’Informale azzera tutto, ma da questo zero si potrà ben ricominciare, arrivati al fondo si potrà ben risalire e a cosa aggrapparsi se non alla tradizione? Il legame tra la letteratura e le opere d’arte simboliste è molto stretto, saranno, infatti le emozioni evocate dai racconti di Edgar Allan Poe o dalle poesie dei “poeti maledetti” Baudelaire, 95 Rimbaud, Verlaine e Mallarmé a fornire spunto di ispirazione per le opere dei pittori del Simbolismo. In Italia, gli echi del Simbolismo arrivano con qualche decennio di ritardo, accolti principalmente da tre autori molto diversi tra loro: Giovanni Pascoli (1855-1912), Gabriele D’Annunzio (1863- 1938) e Dino Campana (1885-1932) ed è proprio attraverso la poesia del Pascoli che riesco a mitigare il forte pessimismo leopardiano. Perché questa mia opera, è ispirata a una poesia di Giacomo Leopardi ed è soffusa di intenso blu, come un grande mare dove nuotare sereni, con qualche sprazzo di denso marrone, che vuol dare la contrastante durezza della terra, che quando la stringi nel pugno ti scivola via tra le dita, lasciandoti le mani sporche, in questo contrasto tra il divino del cielo e la sostanza 96 selvaggia della terra, appare un’onda inarrestabile di giallo pieno di sole, di caldo e di vivacità: sono le ginestre e sono il mio ricordo dell’impatto visivo dal finestrino dell’auto, vagando sull’Appennino romagnolo, in giugno, quando le nuvole gialle delle ginestre accecano, allora il ricordo va al Leopardi, che pessimista come pochi trova ristoro nel fiore e lo paragona all’uomo. Leopardi si rivolge con rispetto e ammirazione alla gentile ginestra, che consapevole di non essere immortale, accetta e vive comunque piena di bellezza e di profumo intenso nei deserti e nelle asperità sassose. In questa mia opera il blu simboleggia il divino, la nostra probabile (o improbabile) immortalità, il giallo è la vita, il bruno rossiccio è la terra… Dio per fare l’uomo lo impastò con la terra. 

Qui su l’arida schiena 

del formidabil monte

 sterminator Vesevo, 

la qual null’altro allegra arbor né fiore, 

tuoi cespi solitari intorno spargi,

 odorata ginestra, 

contenta dei deserti (La ginestra-Giacomo Leopardi- vv. 111-135)

giovedì 1 febbraio 2024

CON GLI OCCHI, CON LE MANI, CON IL CUORE (la fotografa, la pittrice, il poeta) di Annamaria Antonelli Paola Tassinari Vito Coviello


 “Una rosa rossa” (Fotografia di Annamaria Antonelli)

Ti regalerò una rosa di Vito Coviello 

Ti regalerò una rosa 

per dirti che ti amo ancora

 come il primo giorno, 

quando te le portavo a scuola ogni mattino 

rubandole in un giardino sotto casa. 

Ti regalerò una rosa 

per dirti grazie per l’amore che mi hai dato

 e ancora mi dai,

 per quello che sono e, nonostante, 

quello che sono. 

Ti regalerò una rosa 

ma, questa volta, vi toglierò tutte le spine 

perché la vita non abbia più a ferirti. 

Ti regalerò una rosa in ginocchio 

per dichiararti, ancora una volta, 

il mio amore per te.

“Una viola di campo” (Fotografia di Annamaria Antonelli)

Viola di campo di Vito Coviello

Viola di campo, fiore profumato, 

tu aspetti ancor colui che non ritorna.

Viola di campo, fiore più bello del prato, 

il sogno più bello è quello 

che ancor non hai sognato. 

Viola di campo, fiore vellutato, 

l’amor più bello è quello 

che ancor non hai amato. 

Viola di campo, fiore dall’amor colorato,  

sarà chi dall’aria, 

ascolta i suoi sospiri e gioirà del tuo profumo 

che coglierà il tuo fiore e ti darà amore 

e sarete innamorati e felici 

ed insieme per sempre.


(Collage fotografico di Annamaria Antonelli)

Il cielo e il mare di Annamaria Antonelli 
Seduti in riva al mare 
lasciamo andare i pensieri, 
basta sdraiarsi sulla sabbia 
e quei pensieri prendono il volo! 
Il mare calma la mente, 
il cielo la libera. 
Il mare, in qualche modo, ha un inizio: 
“la spiaggia” e a piccole o grandi distanze 
troverà un’altra “terra”. 
Il cielo è immenso, senza confini. 
C’è chi si sente a suo agio nell’acqua ma, 
per respirare deve sempre tornare in superficie. 
Se ci pensate, tutto è rivolto verso l’alto, 
verso il cielo, 
per me rappresenta la LIBERTA’, 
forse è per questo che si desidera VOLARE. 
Sulla Terra o vicino al Mare c’è la Realtà, 
nel Cielo ci sono i Sogni.